Nevo di Ota

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Nevo di Ota
Paziente con nevo di Ota che presenta pigmentazione melanocitica della sclera e della cute peri-orbitaria
Specialitàoncologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-10D22.3
MeSHD009507
Sinonimi
Melanocitosi oculo-dermica

Il nevo di Ota, o melanocitosi oculo-dermica, è un nevo, ovvero un'alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute e delle strutture oculari e peri-oculari.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu per primo descritto nel 1938 da Masao Ōta (Mokutaro Kinoshita), da cui prese il nome l'anno successivo[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Appare come una chiazza grigio-bluastra disposta lungo le prime due branche del nervo trigemino unilateralmente (rari sono i casi bilaterali) e interessa la regione sclerale dell'occhio nei due terzi dei casi (alto rischio per glaucoma). Istologicamente i melanociti sono presenti a livello dermico.

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

Colpisce prevalentemente il sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. Il 4% dei pazienti può sviluppare un melanoma uveale, per cui è necessario eseguire periodici controlli con l'oftalmoscopio.

Terapia[modifica | modifica wikitesto]

La terapia prevede la rimozione tramite laser.[2][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ eMedicine - Nevi of Ota and Ito : Article by Harvey Lui, su emedicine.com. URL consultato il 22 marzo 2008.
  2. ^ Geronemus R. "Q-switched ruby laser therapy of nevus of Ota". Arch Dermatol. 128:1618-1622. 1992 [1]
  3. ^ Watanabe S, Takahashi H, Treatment of nevus of Ota with the Q-switched ruby laser, in N. Engl. J. Med., vol. 331, n. 26, 1994, pp. 1745–50, DOI:10.1056/NEJM199412293312604, PMID 7984195.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Naldi, Rebora, Dermatologia basata sulle prove di efficacia, Elsevier, 2006. [2]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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