Museo storico della fisica e Centro di studi e ricerche "Enrico Fermi"

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Museo storico della fisica e Centro di studi e ricerche "Enrico Fermi"
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàRoma
IndirizzoVia Panisperna 89
Coordinate41°54′00.12″N 12°29′37.87″E / 41.900032°N 12.493854°E41.900032; 12.493854
Caratteristiche
TipoStoria della fisica
Istituzione15 marzo 1999
Apertura15 novembre 2019
Sito web
La storica palazzina di via Panisperna, sede istituzionale dell'ente

Il Museo storico della fisica e Centro di studi e ricerche "Enrico Fermi" (in breve CREF) è un ente di ricerca vigilato dal Ministero dell'università e della ricerca, che promuove la ricerca scientifica interdisciplinare e raccoglie l’eredità scientifica del Regio istituto di fisica dell'Università di Roma. È situato nella storica palazzina al numero civico 89 di via Panisperna a Roma, dove nel 1934 Enrico Fermi e i suoi allievi fecero l'importante scoperta del ruolo dei neutroni lenti nella fissione nucleare. Attualmente l'accesso al CREF avviene attraverso il Ministero dell'interno (e più precisamente dall’ingresso del Palazzo del Viminale posto al numero civico 1 di piazza del Viminale) ed è aperto soltanto per i visitatori che si registrano alla segreteria dell'ente. Il CREF è stato istituito dalla legge 15 marzo 1999, n. 62 votata all’unanimità dall'intero Parlamento italiano. L’obiettivo è quello di raccogliere l’eredità dei Ragazzi di via Panisperna e di creare un polo interdisciplinare in cui sviluppare la ricerca scientifica. Dunque la missione dell'ente è duplice: da una parte istituire un museo storico della fisica per trasmettere l'eredità di Enrico Fermi e del suo gruppo e dall'altra sviluppare una sua propria linea di ricerca originale con caratteri interdisciplinari che prendono le mosse dal campo dei sistemi complessi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I ragazzi di Via Panisperna

L’idea che ha spinto l’istituzione del Museo storico della fisica e Centro di studi e ricerche "Enrico Fermi" è stata quella di riportare la famosa palazzina di via Panisperna a un utilizzo scientifico che onorasse la memoria di Enrico Fermi e del suo gruppo dei “Ragazzi di via Panisperna” che, con le loro fondamentali scoperte, hanno dato un contributo cruciale alla fisica moderna. Il CREF è stato istituito dalla legge 15 marzo 1999, n. 62. Durante un primo periodo sono state definite le strategie del CREF e la sua struttura organizzativa, ma le attività vere e proprie non sono partite immediatamente in quanto la sede ha subìto una lunga fase di ristrutturazione, terminata alla fine del 2019. La particolare collocazione della sede all’interno del complesso del Ministero degli Interni ha reso altresì lungo e complesso il processo di riconversione ad istituzione scientifica. A partire dal novembre del 2019, con la consegna ufficiale della nuova sede, quasi totalmente restaurata, è iniziata la fase propriamente operativa, scientifica e museale, di questo ente di ricerca. Il museo è allestito all’interno della palazzina che è stata sede fino al 1935 dello storico Regio istituto di fisica dove un gruppo di giovani fisici, aggregati intorno ad Enrico Fermi, condusse negli anni Trenta del Novecento i famosi esperimenti sulla radioattività indotta da neutroni, che sono stati fondamentali per lo sviluppo dell’energia atomica. In questa palazzina è dunque passata la Storia non solo della fisica ma del Novecento stesso, punto di intersezione tra scoperte scientifiche e avvenimenti epocali che hanno segnato il corso del secolo scorso.

Missione[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi è nato con l’obiettivo di restituire il famoso edificio di Via Panisperna ad un uso scientifico e al contempo di onorare la memoria delle scoperte fondamentali del gruppo di Enrico Fermi. La missione dell’ente è quindi duplice: da una parte, sviluppare un museo storico della fisica con reperti originali degli esperimenti di Fermi, presentati anche tramite moderni sistemi audio-visivi, in grado di rendere facilmente comprensibile a tutti il complesso lavoro scientifico svolto da Enrico Fermi e tutti gli eventi storici ad esso collegati. Dall’altra, l’obiettivo del Centro è di sviluppare una attività di ricerca originale e di avanguardia sulla frontiera di diverse discipline.

Ricerca[modifica | modifica wikitesto]

La moderna ricerca scientifica richiede sempre più spesso un approccio multidisciplinare perché i nuovi problemi a cui la scienza è chiamata a rispondere, negli ultimi anni, fanno sempre più riferimento al campo dei sistemi complessi. L’approccio a questi problemi richiede la collaborazione di specialisti in diversi ambiti, come ad esempio fisica, intelligenza artificiale, biologia, medicina, scienze sociali, economia e molto altro. In questo scenario in veloce evoluzione è necessario passare da una organizzazione settoriale della ricerca, caratteristica del secolo precedente, ad una modalità flessibile e sempre più interdisciplinare. Il CREF, nato come un ente piccolo e agile, può orientarsi rapidamente verso queste attività particolarmente attuali e può quindi cogliere questa opportunità strategica per essere un’istituzione che stimoli tematiche scientifiche innovative. Gli elementi che favoriscono questa opportunità sono l’indubbio prestigio del CREF e della sua sede. Tuttavia, anche le sue ridotte dimensioni diventano un vantaggio per consentire decisioni rapide ed efficaci nell’individuazione di nuove problematiche scientifiche. Per quanto riguarda, dunque, la scelta delle tematiche scientifiche, l’idea di base è stata da una parte quella di focalizzarsi su attività complementari rispetto alle altre istituzioni scientifiche nazionali, dall’altra quella di riorganizzare i progetti scientifici già in essere nel Centro. La fisica dei sistemi complessi è una delle principali tematiche individuate, ma l’attività di ricerca copre anche aree della Fisica di base, quali la fotonica e la superconduttività. In questa ristrutturazione scientifica il CREF mira, dunque, a diventare una istituzione volta a stimolare tematiche innovative, ponendosi come una sorta di incubatore per “start-up” di natura scientifica.

Progetti scientifici[modifica | modifica wikitesto]

Il paradigma dell’interdisciplinarità[modifica | modifica wikitesto]

Nella palazzina di Via Panisperna l’interdisciplinarità è sempre stata un riferimento costante, già dai tempi della gestione di Orso Maria Corbino. Un appunto scritto da Enrico Fermi, l’11 dicembre 1938 a Stoccolma, dove si trovava per la cerimonia del Nobel assegnatogli, oggi riemerge come un riferimento molto chiaro per l’attività scientifica del CREF:

La nota di Enrico Fermi del dicembre 1938

Io sono convinto che la scienza fisica debba orientarsi verso un’intensa collaborazione con altre scienze sorelle e specialmente con la biologia. Spero che una tale tendenza, che va oggi delineandosi, possa tornare a beneficio dell’una e dell’altra di queste scienze.

Anche il più famoso allievo e collaboratore di Fermi, Ettore Majorana, manifestò un interesse per gli studi interdisciplinari. Majorana scrisse infatti un articolo[1] intitolato Il valore delle leggi statistiche in fisica e scienze sociali”. Questo articolo, visionario, rappresenta oggi una sfida particolarmente rilevante, soprattutto considerando lo sviluppo della rete internet e dei “Big Data” che hanno permesso di accedere ad un’incredibile quantità di informazione proprio su fenomeni economici, sociali e biomedici. Oggi, poco più di ottanta anni dopo, il CREF ha così deciso di riportare il paradigma dell’interdisciplinarità al centro dello sviluppo della ricerca scientifica, ispirandosi ad una visione della ricerca che va oltre i temi caratteristici della fisica più tradizionale e usando tecniche innovative e metodi di avanguardia.

Diffusione della cultura scientifica[modifica | modifica wikitesto]

Il CREF si occupa della diffusione della cultura scientifica attraverso il Museo della fisica e le iniziative ad esso connesse. Inoltre il progetto congiunto tra CREF e INFN Extreme Energy Events per lo studio della radiazione cosmica secondaria al suolo è orientato alla diffusione scientifica nelle scuole superiori.

Organigramma[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonino Zichichi è stato il primo Presidente del CREF, e Luisa Cifarelli la seconda, entrambi sono rimasti in carica due mandati.
  • Il 30 dicembre 2019 Luciano Pietronero è stato nominato Presidente del CREF.
  • Il Consiglio di Amministrazione, oltre che dal Presidente, è composto da Tiziana Di Matteo e Roberto Benzi.
  • Il Direttore Scientifico è Andrea Gabrielli.
  • Il Consiglio Scientifico è composto da Eugenio Gaudio (Presidente), Ruth Durrer, Fernando Ferroni, Marco Trombetti, Stefano Zapperi.
  • Il Comitato Interno di Valutazione è diretto da Itamar Procaccia e gli altri due membri sono, Yi-Cheng Zhang e Lucilla De Arcangelis.
  • Federica Cavalieri è il Direttore Amministrativo.
  • Direttore del Museo storico della fisica è Francesco Sylos Labini.

Il Museo storico della fisica[modifica | modifica wikitesto]

Pianta del Museo

Il Museo del CREF intende essere il luogo della Memoria Storica di quanto avvenuto negli anni Trenta nella palazzina, delle fondamentali scoperte di Enrico Fermi e dei ragazzi di Via Panisperna e delle loro avventurose vite ancora oggi foriere di indagini e curiosità (si pensi al caso di Ettore Majorana che ispira continuamente opere cinematografiche ed editoriali così come servizi dei media), e si propone anche di diventare, grazie al prestigio dell’edificio e al suo posizionamento nel rione Monti, ovvero al centro di Roma, il riferimento per la diffusione della cultura scientifica nella Capitale ed uno dei poli a livello nazionale.

La grandezza di Enirco Fermi, la sua straordinaria figura di maestro e di gigante della fisica del XX secolo, le sue formidabili conquiste scientifiche, frutto di un’eccezionale mente creativa ’in equilibrio’ tra teorie ed esperimenti, vengono efficacemente illustrate all’interno del percorso museale. Un viaggio che prendendo le mosse dalle rivoluzioni avvenute nella fisica dei primi anni del Novecento, la relatività e la fisica quantistica, ripercorre la vita e le scoperte scientifiche di Enrico Fermi. Il visitatore potrà immergersi in questa ‘avventura’ coinvolgente e appassionante combinando in maniera innovativa oggetti e pannelli tradizionali con moderne tecnologie multimediali, dalle visualizzazioni grafiche ai pannelli interattivi, dagli schermi tattili a quelli olografici. Di tale percorso è parte integrante il complesso monumentale di via Panisperna, con la "fontana dei pesci rossi" dove si narra che Fermi e il suo gruppo portarono avanti gli esperimenti sul rallentamento dei neutroni; la scalinata all’ingresso, immortalata nel 1931 in occasione del primo congresso internazionale di Fisica nucleare.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pubblicato dopo la sua scomparsa.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]