Miguel Cotto

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Miguel Cotto
Nazionalità Bandiera di Porto Rico Porto Rico
Altezza 170 cm
Peso 69 kg
Pugilato
Categoria Pesi superleggeri
Pesi welter
Pesi superwelter
Pesi medi
Termine carriera 2 dicembre 2017
Carriera
Incontri disputati
Totali 47
Vinti (KO) 41 (33)
Persi (KO) 6 (2)
Palmarès
2004-2006Titolo mondiale WBOsuperleggeri
2006-2008Titolo mondiale WBAwelter
2009Titolo mondiale WBOwelter
2010-2012Titolo mondiale WBAsuperwelter
2014-2015Titolo mondiale WBCmedi
2014-2015Titolo The Ringmedi
 

Miguel Ángel Cotto (Caguas, 29 ottobre 1980) è un ex pugile portoricano. È il primo ed unico pugile portoricano ad aver vinto titoli mondiali in quattro differenti categorie di peso.

Come dilettante, ha rappresentato il proprio paese in vari eventi internazionali, come le olimpiadi di Sydney 2000. Ha iniziato la sua carriera professionistica nel 2001, e l'11 settembre 2004 ha sconfitto Kelson Pinto, diventando campione WBO dei pesi welter jr. Ha difeso la sua corona con successo per 5 incontri, per poi renderla vacante dopo essere passato ai pesi welter. Ha difeso la corona WBA contro Oktay Urkal, Zab Judah, Sugar Shane Mosley e Alfonso Gomez, prima di perdere il suo titolo contro Antonio Margarito.

Il 21 febbraio 2009 ha sconfitto Michael Jennings, conquistando la corona WBO vacante dei pesi welter. Dopo averla difesa contro lo statunitense di origini ghanesi Joshua Clottey, ha perso il suo titolo nel match contro Manny Pacquiao, anch'egli campione, svoltosi il 14 novembre 2009. In seguito al match con Pacquiao, Cotto è passato alla categoria di peso successiva ed ha sconfitto l'israeliano Yuri Foreman il 5 giugno 2010, conquistando così la cintura WBA dei superwelter che ha perso successivamente contro Floyd Mayweather Jr. il 5 maggio 2012. Il 7 giugno 2014 ha sconfitto il campione argentino Sergio Martínez, conquistando i titoli WBC e The Ring dei pesi medi, che ha detenuto sino alla sconfitta con Saúl Álvarez nel 2015.

Tra i maggiori e più apprezzati pugili della sua generazione, è annoverato tra i migliori boxeur portoricani, assieme a figure come Félix Trinidad, Wilfred Benítez, Hector Camacho, Wilfredo Gomez e Carlos Ortiz.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Carriera da dilettante[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

Da giovane Cotto ha frequentato la palestra di Bairoa a Caguas.[2] Qui ha avuto la possibilità di migliorare come pugile e di diventare uno dei dilettanti più promettenti e bravi. Ha rappresentato il Porto Rico ai giochi di Sydney nel 2000.[2] Dopo essere stato eliminato nelle prime fasi della competizione, ha deciso di passare al mondo dei professionisti.[2]

Come pugile dilettante Cotto ha partecipato a numerosi eventi internazionali. Ha conquistato una medaglia d'argento ai 1998 Junior World Championships, che si sono svolti a Buenos Aires, Argentina, gareggiando nella divisione dei pesi leggeri.[2] Qui ha vinto tre vittorie ai punti: l'ucraino Andrey Kolevin 15-3; la canadese Dana Laframboise 6-1, e il lituano Darius Jasevicius 9-5. Ha subito la sua unica sconfitta ai punti, contro il russo Anton Solopov con il punteggio di 8-9. Nel 1999 Cotto ha preso parte ai Pan American Games, che si sono svolti a Winnipeg. Ha lottato solo una volta, perdendo ai punti contro Dana Laframboise con il punteggio finale di 2-5. Dopo questo evento Miguel ha partecipato ai 1999 World Amateur Boxing Championships a Houston, Texas.[2] Ha perso ai punti il suo unico incontro disputato contro Robertas Nomeikas.

Carriera da professionista[modifica | modifica wikitesto]

Cotto ha fatto il suo debutto contro John Brown, vincendo nettamente ai punti con i seguenti cartellini: 100-89, 100-88 e nuovamente 100-89.[3] Nell'incontro il portoricano ha dimostrato di avere un grande potenziale, stendendo l'avversario nella seconda ripresa e dominando tutto il match.

Nel 2001 Cotto ha subito un pericolosissimo infortunio che ha rischiato di porre fino alla sua carriera da pugile professionista, iniziata appena un anno prima. Mentre stava guidando la sua automobile verso una palestra alle 5 del mattino ha sentito sonno durante la guida, schiantandosi e rompendosi un braccio. Il portoricano è stato portato subito all'ospedale.[4] Dopo l'incidente ha dichiarato di sentire dei dolori alla spalla ogni tanto, ma di non risentire altri danni collaterali.[1]

Il 13 settembre 2003 Cotto ha sconfitto Demetrio Ceballos tramite KO alla 7ª ripresa a Las Vegas, Nevada, in un incontro dove Ceballos ha subito un infortunio a causa delle potenti combinazioni dell'avversario. Nel 7º round Cotto ha dato prova del suo stile di combattimento aggressivo, colpendo il rivale con serie di pugni micidiali che hanno costretto l'arbitro a fermare la gara a 32 secondi dal gong. Con questa vittoria Cotto è stato nominato il numero 1 della sua divisione dalla WBA.[5]

Il suo primo match del 2004 lo ha visto trionfare contro Victoriano Sosa tramite KO alla 4ª ripresa. La settimana prima dell'incontro è stata molto movimentata per Cotto: ha dovuto aspettare 4 ore per i suoi bagagli per arrivare al McCarran International Airport di Las Vegas e ha rischiato di essere "cacciato" via dal Mandalay Bay Hotel (il luogo del match) da una guardia della sicurezza che pensava che il pugile fosse un minorenne non accompagnato.[6]

Il 4 aprile 2004 Cotto ha sconfitto l'ex pretendente al titolo mondiale Lovemore N'dou tramite decisione unanime a Las Vegas.[7] Le prime tre riprese del match sono state combattute in parità, in quanto nessuno dei due pugili è stato in grado di prendere il controllo della gara.[7] Cotto ha dominato il 4º e il 5º round, riuscendo a colpire l'avversario alla testa con serie di efficaci combinazioni.[7] La 7ª e l'8ª ripresa sono state controllate da N'dou, il quale è riuscito a mandare più pugni precisi rispetto all'avversario. Le ultime tre battute dell'incontro hanno visto entrambi i pugili stabilire brevi periodi di controllo della gara.[7] Il verdetto finale ha visto N'dou perdere ai punti con i cartellini 117-111, 116-112 e 115-113.[7]

Il titolo WBO[modifica | modifica wikitesto]

L'11 settembre 2004 Cotto ha affrontato il l'imbattuto brasiliano Kelson Pinto per il titolo vacante WBO dei pesi welters junior. Questo è stato il 3º match tra i due, poiché si erano già affrontati a livelli amatoriali, con Cotto vincitore per due volte.

L'incontro è stato trasmesso dalla HBO da San Juan, Porto Rico. Durante la gara Cotto ha utilizzato una strategia diversa dal suo solito, tenendo la guardia alta e difendendosi, piuttosto che attaccare aggressivamente.[8] Nel corso dell'incontro Miguel è riuscito ad atterrare l'avversario per ben tre volte, riuscendo a conquistare la corona World Boxing Organization dei pesi welters jr. per KO alla 6ª ripresa.[8]

L'11 dicembre 2004 ha difeso con successo il suo titolo sconfiggendo l'ex campione del mondo Randall Bailey per KO alla 6ª ripresa, nell'undercard dello scontro Vitali Klitschko-Danny Williams a Las Vegas.[9] La performance di Cotto è stata descritta come un insieme di velocità ed accuratezza.[9] Durante la gara Bailey ha ricevuto molti colpi sul volto, tanto che gli si sono aperti due tagli sopra e sotto gli occhi.[9] Come risultato le ferite di Bailey sono state subito esaminate dal medico di gara. In seguito Randall ha espresso il suo desiderio di abbandonare l'incontro, così l'arbitro ha deciso di porre fine alla disputa a poco più di 1 minuto dal termine del 6º round.[9] Pochi giorni dopo, il 22 dicembre 2004, la commissione pugilistica portoricana ha nominato Cotto Fighter of the year di Porto Rico, per l'anno corrispondente.[10]

Cotto ha difeso la sua cintura per la seconda volta il 26 febbraio 2005 al Rubén Rodríguez di Bayamón, Porto Rico, contro Demarcus Corley.[11] Durante il match Cotto ha battuto uno stile più aggressivo del solito (la tattica opposta di quella del match con Bailey), scambiando colpi con l'avversario per tutto il corso del 1º round.[11] Nel corso della gara è stato anche detratto un punto ad entrambi i combattenti, per dei low blow (colpi bassi) illegali.[11] Cotto ha atterrato Corley per tre volte, e dopo il 3º KD l'arbitro ha deciso di terminare la contesa, a una decina di secondi dalla fine della 5ª ripresa.[11] Corley ha dichiarato che l'arbitro ha fermato la gara troppo presto e che se avesse voluto farlo avrebbe potuto chiudere la gara mentre stava mettendo in difficoltà l'avversario.[11] Giusto pochi giorni dopo la sua vittoria su Corley, Cotto e il suo amico Joseph Serrano, sono stati colpiti da diversi colpi di arma da fuoco. Cotto è rimasto illeso, mentre Serrano è stato colpito alla testa. Pur essendo riuscito a sopravvivere, Serrano è rimasto in condizioni critiche per un lungo periodo.

L'11 giugno 2005 Cotto ha affrontato l'ultimo uomo che l'ha sconfitto come dilettante, l'ex olimpionico Mohamed Abdullaev dall'Uzbekistan. Come pugili amatoriali, Abdulaev aveva eliminato Miguel dai giochi di Sydney nel 2000. Questa volta si sono incontrati come professionisti al Madison Square Garden di New York. Prima della gara Cotto ha ricevuto un'ovazione dal pubblico, che pareva essere dalla sua parte.[12] Miguel ha iniziato il match sull'offensiva, attaccando l'avversario che in qualche modo ha tentato di difendersi. Alla 4ª ripresa un potente gancio sinistro di Cotto ha colpito Abdullaev, che da lì in seguito si è concentrato maggiormente a colpire l'avversario nel corpo.[12] Ciò ha cambiato la strategia di Cotto che è passato così alla difensiva, mentre Abdullaev tentava di bucare la sua difesa.[12] Dopo l'8º round l'occhio di Abdullaev era quasi totalmente chiuso, a causa dei potenti colpi di Cotto.[12] Nella 9ª ripresa, mentre Cotto si stava concentrando nel colpire la zona già danneggiata del viso del rivale, l'arbitro ha interrotto il match, chiedendo al dottore di controllare l'occhio di Abdullaev.[12] Dopo l'esaminazione il medico ha ordinato all'arbitro di fermare l'incontro, poiché l'occhio del pugile uzbeco era già ridotto male. Ciò ha permesso a Cotto di conservare il suo titolo dei welters jr.[12]

La terza difesa del titolo di Cotto ha preso posto al Boardwalk Hall in Atlantic City, New Jersey, il 24 settembre 2005, contro il colombiano Ricardo Torres.[13] Nel 1º round Miguel è subito passato in vantaggio nei cartellini, stendendo fulmineamente al tappeto Torres.[13] Nella 2ª ripresa tutto il contrario, è stato invece Torres ad atterrare Cotto.[13] Il round è finito con entrambi gli atleti infortunati e in parità.[13] Cotto era apparentemente in migliori condizioni rispetto a Torres, e ciò gli ha permesso di dominare il match dal 3º round in poi. A due minuti dal termine della 4ª ripresa, uno dei pugni di Cotto è finito sotto la cintura dell'avversario. L'arbitro è intervenuto concedendo 30 secondi di recupero a Torres.[13] Cotto ha dominato questo round, mentre Torres il successivo.[13] Alla fine dei conti, però, è stato Cotto a trionfare, con un gancio sinistro al 7º round che ha messo KO il rivale.[13]

Il 4 marzo 2006 Cotto ha difeso il suo titolo WBO dei welters jr. atterrando al tappeto Gianluca Branco, che ha dovuto arrendersi a causa di un infortunio alla spalla all'8º round.[14] L'incontro, tenutosi a Bayamón, Porto Rico, ha visto Miguel dominare la gara con serie di jab, combinazioni e pugni efficaci.[14] In seguito Cotto ha affrontato l'imbattuto Paul Malignaggi il 10 giugno 2006 al Madison Square Garden.[15] Nella 1ª ripresa un colpo di Cotto ha aperto un taglio sopra l'occhio sinistro di Malignaggi, fattore che secondo quest'ultimo lo ha condizionato per tutto l'incontro, impedendogli di vedere correttamente e di reagire ai colpi dell'avversario.[15] Malignaggi ha inoltre detto di rispettare Cotto, ma di essere deluso per la sua prima sconfitta subita in carriera.[15] Cotto ha vinto il match per verdetto unanime con i seguenti cartellini: 116-111 e 115-112.[15] Dopo la gara Malignaggi è stato trasportato al Roosevelt Hospital, a causa di una frattura all'osso orbitale destro e ad un infortunio alla mascella.[15]

I pesi welter[modifica | modifica wikitesto]

Miguel Cotto nel suo match contro Oktay Urkal.

Cotto ha reso vacante il suo titolo nel 2006 e ha annunciato di voler passare ai pesi welters per sfidare Carlos Quintana per la corona vacante WBA della divisione. L'incontro tra i due si è svolto il 2 dicembre 2006 e nell'evento Miguel è riuscito a detronizzare l'avversario per KOT alla 5ª ripresa. Dopo aver subito un colpo al corpo Quintana ha gettato la spugna poco prima della campanella del 6º round, decretando Cotto nuovo campione WBA dei welters.[16] La prima difesa del suo titolo si è svolta il 3 marzo 2007 contro il turco Oktay Urkal. Il match è terminato all'11ª ripresa per abbandono di Urkal. Vedendolo in difficoltà l'allenatore di Urkal ha ritirato il suo atleta, ritenendo inoltre ingiusta la decisione dell'arbitro di togliere un punto al suo pugile per aver dato una testata al rivale.[17] Il 9 giugno 2007, a New York, Cotto (29-0) ha difeso la sua cintura contro "Super" Zab Judah. Nel match Cotto ha dato subito prova delle sue innate doti d'incontrista. I primi round sono stati molto attivi ma nel corso di essi Cotto ha inspiegabilmente colpito l'avversario sotto la cintura. In entrambe le occasioni Zab si è gettato per terra dolorante e gli è stato concesso qualche attimo di riposo da parte dell'arbitro. Per tale gesto a Cotto è stato tolto un punto. Judah ha così ripreso a combattere, aggiudicandosi anche qualche ripresa. Ciononostante dalla metà dello scontro in poi, il match è passato nelle mani del portoricano, capace di scuotere più volte l'avversario con potenti combinazioni. La svolta si è verificata nella 10ª ed 11ª ripresa. Al 10º round Judah, stanco e oramai poco incisivo, è stato costretto a mettersi in ginocchio in seguito ad un attacco del rivale, ma è riuscito a resistere sino alla campanella. Nell'11ª ripresa ha però ceduto, cadendo a pancia in su in seguito ad una nuova serie di colpi del portoricano. Judah, autore di una prova di gran coraggio e spirito di volontà (lui stesso si è più volte battuto la mano sul cuore durante le ultime riprese), è riuscito a rialzarsi ma dopo aver subito un nuovo attacco di Cotto ha costretto l'arbitro a porre fine all'incontro e a decretare la vittoria di Miguel per KOT. Al momento dello stop Miguel era in vantaggio su tutti i tre i cartellini dei giudici per 97-91.[18]

Cotto VS Mosley[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 novembre 2007 Cotto ha affrontato un avversario ben più noto e quotato, "Sugar" Shane Mosley (44-4, 37 KO), al Madison Square Garden. Lo scontro è stato il frutto di un accordo tra la Top Rank Boxing, i promoter di entrambi i pugili e la Golden Boy Promotions di Óscar de la Hoya.[19] L'incontro è stato teletrasmesso dalla HBO in Pay-Per-View ed è stato vinto dal portoricano per decisione unanime. Verso la parte finale dello scontro, Sugar Shane ha adottato uno stile più aggressivo, diventando quindi l'aggressore.[20] La prestazione del portoricano è stata descritta come "un raro momento nello sport, quando una stella sorge all' improvviso da ciò che è categoricamente definito come bravura, sino alla cuspide di grandezza."[20] Il 12 aprile 2008 Miguel ha difeso con successo la sua corona contro Alfonso Gómez. Nel corso dell'incontro Cotto è riuscito ad effettuare tre knockdown ai danni dell'avversario, prima dello stop da parte dell'arbitro di gara alla 5ª ripresa, su consiglio del dottore, che ha indicato che Gómez non poteve più continuare lo scontro.[21] Cotto è stato nominato "pugile dell'anno" dalla World Boxing Association, durante le premiazioni annuali dell'organizzazione, che si svolgono in Argentina, a Buenos Aires.[22]

Cotto VS Margarito[modifica | modifica wikitesto]
Antonio Margarito è stato il primo pugile a sconfiggere Cotto, come professionista.

Il 26 luglio 2008, all'MGM Grand di Las Vegas, Cotto ha subito la sua prima sconfitta da professionista da parte del messicano Antonio Margarito, in una difesa del titolo senza successo.

Il campione di Caguas ha preso l'iniziativa subito, riuscendo spesso a portare a segno i suoi colpi durante le prime battute del match e utilizzando il suo lavoro di gambe per evitare pericoli. Ciononostante Margarito ha pressato offensivamente l'avversario con costanza, iniziando a martellare la resistenza dell'avversario intrappolandolo all'angolo e attaccandolo con alcune combinazioni. Cotto è stato ferito alla 7ª ripresa, dopo che un paio di montanti da parte del messicano gli hanno causato fuoriuscita di sangue dal naso. Margarito ha continuato sulla sua strada, attaccando il rivale e infliggendogli ancora più danni durante il 10º round. Il nativo di Torrance lo ha poi scosso con serie di colpi all'inizio del round successivo, mandandolo sanguinante sulle corde. Una nuova combinazione da parte del messicano ha infine costretto Miguel a mettersi in ginocchio. Il portoricano è riuscito a rimettersi in piedi, ma dopo aver passivamente subito una nuova ondata di colpi, il suo zio/allenatore Evangelista Cotto ha deciso di ritirarlo dalla contesa, risparmiandogli così un'eccessiva punizione. Due giudici hanno dato Margarito vincente per 96-94, mentre il terzo ha dato l'incontro in perfetta parità.[23] Medesima l'opinione dell'analista della HBO Harold Lederman. Il match, denominato The Battle, è considerato uno dei più belli del 2008.

La sconfitta di Cotto da parte di Margarito è stata soggetta ad investigazioni, dopo il tentato utilizzo di bendaggi irregolari da parte del messicano nel suo incontro con Sugar Shane Mosley.

Cotto è tornato all'azione il 21 febbraio 2009, in uno scontro svoltosi al Madison Square Garden. Nell'occasione ha affrontato Michael Jennings (34-1, 16 KO) per la corona vacante WBO dei welter. Dopo un'iniziale fase di studio da parte di entrambi i combattenti, il ritmo è aumentato durante la 2ª ripresa.[24] Nel 3º round il campione di Caguas ha iniziato a prendere l'iniziativa, attaccando l'avversario con diretti e ganci.[24] Poco dopo Cotto ha messo a segno 2 knockdown ai danni dell'avversario, che è stato comunque in grado di proseguire sino al termine della ripresa. Nel 5º round, Jennings, intrappolato contro le corde del ring, ha subito un nuovo attacco da parte del portoricano, finendo nuovamente per terra dopo un devastante gancio destro.[24] Il britannico è stato in grado di rimettersi in sesto, ma il direttore di gara ha deciso di terminare la contesa.[25] Con questa grande vittoria, Cotto ha conquistato il suo secondo titolo nella divisione dei welter. Pochi mesi dopo, l'8 aprile, Cotto ha licenziato suo zio Evangelista come allenatore, in seguito ad una violenta discussione nella quale sono rimaste coinvolte proprietà del pugile. Tuttavia, nessuno dei due campi ha deciso di avviare azioni legali. Di conseguenza, Miguel ha nominato Joe Santiago come suo nuovo trainer. Quest'ultimo aveva in precedenza servito come nutrizionista del team.

Il 13 giugno 2009 Junito ha difeso la sua corona contro Joshua Clottey (35-2, 20 KO), in un match che ci si aspettava inizialmente essere un'unificazione che includeva anche la cintura IBF. Le scintille si sono accese sin dalla 1ª ripresa: knockdown di Cotto ai danni dell'avversario. Nel 3º round, una testata involontaria ha aperto un profondo taglio sopra l'occhio sinistro del portoricano. Il taglio si è maggiormente aggravato nel 4º round, ma Miguel è stato comunque in grado di prendere il controllo della situazione. Nella 5ª ripresa, però, è stato Clottey a subire un infortunio, dopo essere finito sul tappeto in seguito ad uno scambio di colpi. Con problemi al ginocchio sinistro, il ghanese ha avuto comunque la possibilità di ottenere qualche attimo di recupero. Nella ripresa seguente Cotto ha intrappolato l'avversario all'angolo, ottenendo un vantaggio dal punto di vista offensivo. Le battute successive sono state controllate da Clottey, consapevole del fatto che il rivale non era più in grado di vedere i pugni provenienti da destra a causa del taglio. Durante l'ultima parte della gara, Cotto ha deciso di applicare più tecnica che potenza, mantenendo inalterato il suo ritmo. La contesa è terminata per Split Decision, con due giudici dalla parte di Cotto (115-112 e 116-111) e l'altro dalla parte di Clottey (114-113).

Cotto VS Pacquiao[modifica | modifica wikitesto]

Subito dopo l'incontro con Clottey, le negoziazioni per riuscire a concretizzare un match contro il campione filippino Manny Pacquiao sono iniziate e sono riuscite a programmare uno scontro per il 14 novembre 2009. Pacquiao ha iniziato ad acquisire popolarità dopo la sua vittoria sul campione messicano Marco Antonio Barrera e ha rafforzato la sua reputazione sconfiggendo grandi nomi come Érik Morales, Juan Manuel Márquez, Óscar de la Hoya e Ricky Hatton. In particolare è stata fulminea la vittoria su quest'ultimo: devastante sinistro alla 2ª ripresa che ha lasciato il britannico privo di sensi sul ring. Ciò ha portato gli appassionati di boxe ad aspettarsi una gara spettacolare tra due dei più forti pesi welter in circolazione. L'incontro tra Cotto e Pacquiao è stato denominato Firepower. Ancora prima che Pacquiao sconfiggesse Ricky Hatton, il promoter Bob Arum ha esplicitato il suo interesse per questa potenziale contesa.[26] In seguito anche Pac-Man ha espresso il suo interesse.[27] Durante la trattativa, è stato rivelato che il peso limite sarà di 145 libbre, mentre il frazionamento degli incassi in pay-per-view sara del 65% per Pacquiao e 35% per Cotto.[28][29]

Lo scontro, svoltosi all'MGM Grand di Las Vegas, ha visto Miguel subire la sua seconda sconfitta come pugile professionista, per KO tecnico al 12º round. Dopo una prima ripresa attiva e dalla parte del portoricano, Cotto ha visto il graduale domininio dell'avversario, subendo due knockdown nella 3ª e 4ª ripresa. Il 5º round è stato di Junito, capace di mettere in mostra qualche buon colpo. Ciononostante da quel punto in poi l'incontro è stato totalmente comandato dal filippino, capace di scuotere più volte l'avversario con i suoi rapidi e potenti pugni; all'11ª ripresa, quando la resa di Miguel sembrava oramai imminente, la moglie e i figli del campione di Caguas hanno deciso di abbandonare l'MGM Grand, dopo che avevano chiesto invano all'arbitro di gara di interrompere il match, per evitare un'inutile punizione nei confronti del portoricano. Tuttavia Cotto, autore di una grande prova di coraggio e orgoglio, ha deciso di tenere stretti i denti, intenzionato a finire l'ultima ripresa per dimostrare che era ancora in gara. A circa un minuto dall'ultimo gong, Pacquiao ha nuovamente attaccato l'avversario con una combinazione di colpi, costringendo finalmente l'arbitro a porre fine all'incontro per KO tecnico.

Record professionale[modifica | modifica wikitesto]

N. Risultato Record Avversario Tipo Round, tempo Data Località Note
47 Sconfitta 41-6 Bandiera degli Stati Uniti Sadam Ali UD 12 2 dicembre 2017 Bandiera degli Stati Uniti Madison Square Garden, New York City, New York, USA Perde il titolo WBO dei pesi superwelter
46 Vittoria 41-5 Bandiera del Giappone Yoshihiro Kamegai UD 12 26 agosto 2017 Bandiera degli Stati Uniti StubHub Center, Carson, California, USA Vince il titolo vacante WBO dei pesi superwelter
45 Sconfitta 40-5 Bandiera del Messico Saúl Álvarez UD 12 21 novembre 2015 Bandiera degli Stati Uniti Mandalay Bay Events Center, Paradise, Nevada, USA Perde i titoli The Ring e del campionato lineare dei pesi medi
44 Vittoria 40-4 Bandiera dell'Australia Daniel Geale TKO 4 (12), 1:28 6 giugno 2015 Bandiera degli Stati Uniti Barclays Center, New York City, New York, USA Difende i titoli WBC, The Ring e del campionato lineare dei pesi medi
43 Vittoria 39-4 Bandiera dell'Argentina Sergio Martínez RTD 9 (12), 3:00 7 giugno 2014 Bandiera degli Stati Uniti Madison Square Garden, New York City, New York, USA Vince i titoli WBC, The Ring e del campionato lineare dei pesi medi
42 Vittoria 38-4 Bandiera della Rep. Dominicana Delvin Rodríguez TKO 3 (12), 0:18 5 ottobre 2013 Bandiera degli Stati Uniti Amway Center, Orlando, Florida, USA
41 Sconfitta 37-4 Bandiera degli Stati Uniti Austin Trout UD 12 1º dicembre 2012 Bandiera degli Stati Uniti Madison Square Garden, New York City, New York, USA Per il titolo WBA Regular dei pesi superwelter
40 Sconfitta 37-3 Bandiera degli Stati Uniti Floyd Mayweather Jr. UD 12 5 maggio 2012 Bandiera degli Stati Uniti MGM Grand Garden Arena, Paradise, Nevada, USA Perde il titolo WBA Super dei pesi superwelter
39 Vittoria 37-2 Bandiera del Messico Antonio Margarito TKO 10 (12), 0:03 3 dicembre 2011 Bandiera degli Stati Uniti Madison Square Garden, New York City, New York, USA Difende il titolo WBA Super dei pesi superwelter
38 Vittoria 36-2 Bandiera del Nicaragua Ricardo Mayorga TKO 12 (12), 0:53 12 marzo 2011 Bandiera degli Stati Uniti MGM Grand Garden Arena, Paradise, Nevada, USA Difende il titolo WBA Super dei pesi superwelter
Vince il titolo vacante WBB dei pesi superwelter[30]
37 Vittoria 35-2 Bandiera d'Israele Yuri Foreman TKO 9 (12), 0:42 5 giugno 2010 Bandiera degli Stati Uniti Yankee Stadium, New York City, New York, USA Vince il titolo WBA dei pesi superwelter
36 Sconfitta 34-2 Bandiera delle Filippine Manny Pacquiao TKO 12 (12), 0:55 14 novembre 2009 Bandiera degli Stati Uniti MGM Grand Garden Arena, Paradise, Nevada, USA Perde il titolo WBO dei pesi welter
35 Vittoria 34-1 Bandiera del Ghana Joshua Clottey SD 12 13 giugno 2009 Bandiera degli Stati Uniti Madison Square Garden, New York City, New York, USA Difende il titolo WBO dei pesi welter
34 Vittoria 33-1 Bandiera del Regno Unito Michael Jennings TKO 5 (12), 2:38 21 febbraio 2009 Bandiera degli Stati Uniti Madison Square Garden, New York City, New York, USA Vince il titolo vacante WBO dei pesi welter
33 Sconfitta 32-1 Bandiera del Messico Antonio Margarito TKO 11 (12), 2:05 26 luglio 2008 Bandiera degli Stati Uniti MGM Grand Garden Arena, Paradise, Nevada, USA Perde il titolo WBA dei pesi welter
32 Vittoria 32-0 Bandiera del Messico Alfonso Gómez RTD 5 (12), 3:00 12 aprile 2008 Bandiera degli Stati Uniti Boardwalk Hall, Atlantic City, New Jersey, USA Difende il titolo WBA dei pesi welter
31 Vittoria 31-0 Bandiera degli Stati Uniti Shane Mosley UD 12 10 novembre 2007 Bandiera degli Stati Uniti Madison Square Garden, New York City, New York, USA Difende il titolo WBA dei pesi welter
30 Vittoria 30-0 Bandiera degli Stati Uniti Zab Judah TKO 11 (12), 0:49 9 giugno 2007 Bandiera degli Stati Uniti Madison Square Garden, New York City, New York, USA Difende il titolo WBA dei pesi welter
29 Vittoria 29-0 Bandiera della Germania Oktay Urkal TKO 11 (12), 1:01 3 marzo 2007 Bandiera di Porto Rico Coliseo Roberto Clemente, San Juan, Porto Rico Difende il titolo WBA dei pesi welter
28 Vittoria 28-0 Bandiera di Porto Rico Carlos Quintana RTD 5 (12), 3:00 2 dicembre 2006 Bandiera degli Stati Uniti Boardwalk Hall, Atlantic City, New Jersey, USA Vince il titolo vacante WBA dei pesi welter
27 Vittoria 27-0 Bandiera degli Stati Uniti Paulie Malignaggi UD 12 10 giugno 2006 Bandiera degli Stati Uniti Madison Square Garden, New York City, New York, USA Difende il titolo WBO dei pesi superleggeri
26 Vittoria 26-0 Bandiera dell'Italia Gianluca Branco TKO 8 (12), 0:49 4 marzo 2006 Bandiera di Porto Rico Coliseo Rubén Rodríguez, Bayamón, Porto Rico Difende il titolo WBO dei pesi superleggeri
25 Vittoria 25-0 Bandiera della Colombia Ricardo Torres KO 7 (12), 1:52 24 settembre 2005 Bandiera degli Stati Uniti Boardwalk Hall, Atlantic City, New Jersey, USA Difende il titolo WBO dei pesi superleggeri
24 Vittoria 24-0 Bandiera dell'Uzbekistan Muhammad Abdullaev TKO 9 (12), 0:57 11 giugno 2005 Bandiera degli Stati Uniti Madison Square Garden, New York City, New York, USA Difende il titolo WBO dei pesi superleggeri
23 Vittoria 23-0 Bandiera degli Stati Uniti DeMarcus Corley TKO 5 (12), 2:45 26 febbraio 2005 Bandiera di Porto Rico Coliseo Rubén Rodríguez, Bayamón, Porto Rico Difende il titolo WBO dei pesi superleggeri
22 Vittoria 22-0 Bandiera degli Stati Uniti Randall Bailey TKO 6 (12), 1:39 11 dicembre 2004 Bandiera degli Stati Uniti Mandalay Bay Events Center, Paradise, Nevada, USA Difende il titolo WBO dei pesi superleggeri
21 Vittoria 21-0 Bandiera del Brasile Kelson Pinto TKO 6 (12), 0:32 11 settembre 2004 Bandiera di Porto Rico José Miguel Agrelot Coliseum, San Juan, Porto Rico Vince il titolo vacante WBO dei pesi superleggeri
20 Vittoria 20-0 Bandiera del Sudafrica Lovemore N'dou UD 12 8 maggio 2004 Bandiera degli Stati Uniti MGM Grand Garden Arena, Paradise, Nevada, USA Difende il titolo WBC International dei pesi superleggeri
Vince il titolo vacante WBA Fedelatin dei pesi superleggeri
19 Vittoria 19-0 Bandiera della Rep. Dominicana Victoriano Sosa TKO 4 (12), 2:51 28 febbraio 2004 Bandiera degli Stati Uniti MGM Grand Garden Arena, Paradise, Nevada, USA Difende il titolo WBC International dei pesi superleggeri
18 Vittoria 18-0 Bandiera della Colombia Carlos Maussa TKO 8 (12), 2:07 6 dicembre 2003 Bandiera di Porto Rico Coliseo Rubén Rodríguez, Bayamón, Porto Rico Difende il titolo WBC International dei pesi superleggeri
17 Vittoria 17-0 Bandiera di Panama Demetrio Ceballos TKO 7 (12), 2:28 13 settembre 2003 Bandiera degli Stati Uniti MGM Grand Garden Arena, Paradise, Nevada, USA Difende il titolo WBC International dei pesi superleggeri
16 Vittoria 16-0 Bandiera del Messico Rocky Martinez KO 2 (12), 2:42 28 giugno 2003 Bandiera di Porto Rico Coliseo Rubén Rodríguez, Bayamón, Porto Rico Difende il titolo WBC International dei pesi superleggeri
Vince il titolo vacante WBO-NABO dei pesi superleggeri
15 Vittoria 15-0 Bandiera degli Stati Uniti Joel Perez KO 4 (10), 1:29 19 aprile 2003 Bandiera degli Stati Uniti Selland Arena, Fresno, California, USA
14 Vittoria 14-0 Bandiera del Messico César Bazán TKO 11 (12), 0:16 1º febbraio 2003 Bandiera degli Stati Uniti Mandalay Bay Events Center, Paradise, Nevada, USA Vince il titolo vacante WBC International dei pesi superleggeri
13 Vittoria 13-0 Bandiera del Messico Ubaldo Hernandez KO 7 (10), 1:31 22 novembre 2002 Bandiera di Porto Rico Coliseo Héctor Solá Bezares, Caguas, Porto Rico
12 Vittoria 12-0 Bandiera degli Stati Uniti John Brown UD 10 14 settembre 2002 Bandiera degli Stati Uniti Mandalay Bay Events Center, Paradise, Nevada, USA
11 Vittoria 11-0 Bandiera del Messico Carlos Alberto Ramirez KO 3 (10), 2:34 30 luglio 2002 Bandiera degli Stati Uniti Lucky Star Casino, Concho, Oklahoma, USA
10 Vittoria 10-0 Bandiera dell'Uganda Justin Juuko TKO 5 (10), 2:44 22 giugno 2002 Bandiera degli Stati Uniti MGM Grand Garden Arena, Paradise, Nevada, USA
9 Vittoria 9-0 Bandiera del Messico Juan Angel Macias TKO 7 (10), 1:54 3 maggio 2002 Bandiera degli Stati Uniti The Orleans, Paradise, Nevada, USA
8 Vittoria 8-0 Bandiera degli Stati Uniti Sammy Sparkman TKO 2 (10), 2:49 1º marzo 2002 Bandiera di Porto Rico Coliseo Guillermo Angulo, Carolina, Porto Rico
7 Vittoria 7-0 Bandiera degli Stati Uniti Joshua Smith TKO 2 (8), 1:24 11 gennaio 2002 Bandiera di Porto Rico Coliseo Héctor Solá Bezares, Caguas, Porto Rico
6 Vittoria 6-0 Bandiera del Messico Arturo Rodríguez KO 2 (6), 2:52 28 luglio 2001 Bandiera degli Stati Uniti Staples Center, Los Angeles, California, USA
5 Vittoria 5-0 Bandiera degli Stati Uniti Rudolfo Lunsford TKO 4 (6), 1:00 1º luglio 2001 Bandiera di Porto Rico Arena Pier 10, San Juan, Porto Rico
4 Vittoria 4-0 Bandiera del Messico Martin Ramirez UD 4 20 maggio 2001 Bandiera di Porto Rico San Juan, Porto Rico
3 Vittoria 3-0 Bandiera degli Stati Uniti Waklimi Young UD 4 28 aprile 2001 Bandiera degli Stati Uniti Hammerstein Ballroom, New York, New York, USA
2 Vittoria 2-0 Bandiera degli Stati Uniti Jacob Godinez TKO 2 (4), 1:17 30 marzo 2001 Bandiera degli Stati Uniti Convention Center, Fort Worth, Texas, USA
1 Vittoria 1-0 Bandiera degli Stati Uniti Jason Doucet TKO 1 (4), 2:12 23 febbraio 2001 Bandiera degli Stati Uniti Frank Erwin Center, Austin, Texas, USA

Vita personale[modifica | modifica wikitesto]

Cotto è nato e cresciuto a Caguas, una regione di Porto Rico, con vari familiari legati al mondo del pugilato, come il padre Miguel Cotto Sr., il fratello José Miguel Cotto, il cugino Abner Cotto e lo zio e istruttore di boxe Evangelista Cotto. È sposato con Melissa Guzman, con la quale ha due figli: Miguel Cotto III e Alondra.[31] Ha una figlia, nata nel novembre 2006, da un'altra relazione.[32]

Oltre a fare il pugile, Miguel Cotto è anche proprietario della "Promociónes Miguel Cotto", che organizza incontri di pugilato a Porto Rico.[33] Ha inoltre fondato "El Ángel", un'organizzazione che promuove l'attività fisica.[34]

Miguel collabora inoltre con Marc Ecko, artista, designer e imprenditore proprietario della Ecko Unlimited, o semplicemente Ecko.[35] Tale collaborazione gli regala pantaloncini per il combattimento nel ring ed accessori e vestiti per l'esterno.

Ha un fratello, Josè Miguel Cotto, anch'egli pugile con un buon record da professionista.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Biografia di Miguel Cotto, su hbo.com, 6 luglio 2009. URL consultato il 28 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2009).
  2. ^ a b c d e Miguel Cotto's Biography, su braggingrightscorner.com, Braging Rights Corner, 2002. URL consultato il 9 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2007).
  3. ^ Dan Rafael, Cotto's star continues to rise, su usatoday.com. URL consultato l'11 giugno 2007.
  4. ^ Sean Stowell, Cotto Sounds the Alarms, su maxboxing.com, 6 maggio 2004. URL consultato l'11 giugno 2007 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2007).
  5. ^ John Gregg, Cotto Grinds Up Ceballos In Seven, su boxingtimes.com, 13 settembre 2003. URL consultato l'11 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2007).
  6. ^ Doug Fischer, Sosa calls Cotto 'a very hard puncher', su sports.espn.go.com, 29 febbraio 2004. URL consultato l'11 giugno 2007.
  7. ^ a b c d e Gregory Robinson, Not Quite as Exciting as the Main Event.., su lvboxing.com. URL consultato l'11 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2006).
  8. ^ a b Luis Escobar, Cotto Cuts Down Pinto Captures Crown, su boxingtimes.com. URL consultato il 16 giugno 2007 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2007).
  9. ^ a b c d John Gregg, Cotto cuts down Bailey, su boxingtimes.com, 11 dicembre 2004. URL consultato l'11 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2007).
  10. ^ (ES) Cotto, boxeador del año en Puerto Rico, su espndeportes.espn.go.com, 24 dicembre 2004. URL consultato il 10 giugno 2007.
  11. ^ a b c d e John Gregg, Cotto Tested By Corley Scores TKO, su boxingtimes.com, 26 febbraio 2005. URL consultato l'11 giugno 2007 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2007).
  12. ^ a b c d e f Thomas Gerbasi, Cotto avenges last loss; Casamayor, 'Diamond' draw, su sports.espn.go.com. URL consultato l'11 giugno 2007.
  13. ^ a b c d e f g John Gregg, Jersey War Cotto KO's Torres, su boxingtimes.com, 24 settembre 2005. URL consultato l'11 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2007).
  14. ^ a b Cotto Breaks Down Branco!, su hbo.com, 4 maggio 2006. URL consultato l'11 giugno 2007.
  15. ^ a b c d e Cotto wins close decision over Malignaggi, su boston.com, 11 giugno 2006. URL consultato l'11 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2006).
  16. ^ Dan Rafael, Cotto crushes Quintana in five; Margarito goes distance, su sports.espn.go.com, 2 dicembre 2006. URL consultato l'11 giugno 2007.
  17. ^ Luis Escobar, Cotto Halts Urkal On 11th Round TKO, su boxingtimes.com, 3 marzo 2007. URL consultato l'11 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2007).
  18. ^ Cotto KOs Judah to retain crown, su news.bbc.co.uk, 10 giugno 2007. URL consultato il 10 giugno 2007.
  19. ^ ESPN, Cotto-Mosley to take place on November 10th., su sports.espn.go.com, ESPN, 15 agosto 2007. URL consultato il 15 agosto 2007.
  20. ^ a b Vivek Wallace, Cotto Outpoints Mosley, su eastsideboxing.com, East Side Boxing. URL consultato il 28 dicembre 2007.
  21. ^ (ES) Noel Algarín Martínez, Otra victoria para Miguel Cotto, su primerahora.com, Primera Hora, 13 aprile 2008. URL consultato il 13 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2008).
  22. ^ (ES) Carlos González, La AMB resalta la labor de Cotto, su primerahora.com, Primera Hora, 4 luglio 2008. URL consultato il 6 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2008).
  23. ^ Margarito stops Cotto, su skysports.com, Sky Sports, 27 luglio 2008. URL consultato il 27 luglio 2008.
  24. ^ a b c (ES) Ángel M. Rivera, Deportes, in Round por round, El Nuevo Día, p. 93.
  25. ^ Kevin Iole, Cotto drops Jennings, claims WBO title, su sports.yahoo.com, Yahoo! Sports, 21 febbraio 2009. URL consultato il 21 febbraio 2009.
  26. ^ ABS-CBNNews.com, Arum: After Hatton, Pacquiao may fight Cotto
  27. ^ Yahoo! Philippines through PhilStar.com, Pacquiao okays Cotto showdown - Arum[collegamento interrotto]
  28. ^ ABS-CBNNews.com, Roach OKs 145 lb for Cotto fight
  29. ^ GMANews.tv, Pacquiao seeks 65-35 purse split in proposed Cotto fight
  30. ^ (EN) Miguel Cotto's Mysterious Silver Title, Details Revealed, su boxingscene.com, Boxing Scene, 16 marzo 2011. URL consultato il 28 febbraio 2020.
  31. ^ (ES) Carlos González, Incómodo Episidio para el campeón, Puerto Rico, Primera Hora, p. 95.
    «En estos momentos, Cotto se encuentra separado de su esposa Melissa Guzmán, con quien procreó dos hijos, Alondra y Miguel.»
  32. ^ (ES) Carlos González, Incómodo Episidio para el campeón, Puerto Rico, Primera Hora, p. 95.
    «Sin embargo, el propio Cotto le solicitó al juez Solá que no le interesaba perjudicar a Cáceres, con quien tiene una bebe de cinco meses de nacida»
  33. ^ (ES) Nueva conquista, su espndeportes.espn.go.com, ESPN Deportes, 2 maggio 2008. URL consultato il 2 gennaio 2009.
  34. ^ (ES) Lester Jiménez, Miguel Cotto es el “ángel” de los gorditos, su primerahora.com, Primera Hora, 20 settembre 2007. URL consultato il 2 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2007).
  35. ^ Brian Katkin, Ecko jumps into ring with Cotto partnership, su usatoday.com, USA Today, 10 aprile 2008. URL consultato il 2 gennaio 2009.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Miguel Cotto, su BoxRec. URL consultato il 28 febbraio 2020.