Metilcellulosa

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Metilcellulosa
Caratteristiche generali
Aspettosolido bianco, incolore ed inodore
Numero CAS9004-67-5
Numero EINECS618-391-7
PubChem51063134
DrugBankDB11228
Proprietà tossicologiche
DL50 (mg/kg)275 g/kg, topo, i.p.
Indicazioni di sicurezza

La metilcellulosa è un polimero largamente utilizzato nella farmacopea e nell'industria. Si tratta di una forma modificata (metilata) del polisaccaride naturale cellulosa, allo scopo di renderlo idrofilo e adatto a formare gel, utilizzabili come collanti, addensanti e gelificanti in molti campi.

In ambito farmacologico è utilizzata come lassativo.

Indicazioni[modifica | modifica wikitesto]

È utilizzato soprattutto per persone affetta da colostomia, emorroidi, diarrea cronica, ileostomia.

Deve essere utilizzato solo se non è stato possibile combattere la stitichezza con una dieta più equilibrata e con sufficiente assunzione di liquidi.

Dosaggi[modifica | modifica wikitesto]

Cambiando a seconda del disturbo riscontrato, attenersi alle istruzioni contenute nella scheda.

Farmacodinamica[modifica | modifica wikitesto]

I lassativi di volume aumentano la massa fecale stimolando di conseguenza la peristalsi, combattendo in tal modo la stitichezza.

Effetti indesiderati[modifica | modifica wikitesto]

Distensione addominale, occlusione gastrointestinale, flatulenza, ipersensibilità

Eccipiente farmaceutico[modifica | modifica wikitesto]

La metilcellulosa può essere ottenuta per parziale metilazione della cellulosa con cloruro di metile. Nelle metilcellulose basso sostituite la presenza dei gruppi metossilici diminuisce le forze di attrazione fra le catene di glucosio sicché le molecole di acqua possono idratarle (solubile in acqua fredda, insolubile a caldo). pH di massima stabilità 3-11. Disponibile in tipi a differenti viscosità. È un addensante e viscosizzante di largo impiego (anche per uso parenterale). Ha proprietà stabilizzanti e di colloide protettore e tensioattivante. Concentrazioni d'uso: 0,5-5%. Possibili incompatibilità per alte concentrazioni di elettroliti e tensioattivi. Scarso potere sospendente

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • British national formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, agenzia italiana del farmaco, 2007.
  • Masson SPA, L’informatore farmaceutico, Lavis, OEMF, 2006.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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