Mahir Abd al-Rashid

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Mahir Abd al-Rashid
al-Rashid durante la Guerra Iran-Iraq
NascitaTikrit, 1942
MorteSulaymaniyya, 29 giugno 2014
Dati militari
Paese servito Repubblica irachena
Iraq ba'athista
Forza armata Esercito iracheno
Anni di servizio1963 - 2003
GradoColonnello generale
GuerreGuerra dei sei giorni
Guerra del Kippur
Guerra Iran-Iraq
Rivolte in Iraq del 1991
Guerra in Iraq
CampagneOperazione Ramadan
Operazioni ala Allah Tawakalna
BattagliePrima battaglia di al-Faw
Seconda battaglia di al-Faw
Assedio di Bassora
Comandante di3ª Armata
"fonti nel corpo del testo"
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Maher Abd al-Rashid (Tikrit, 1942Sulaymaniyya, 29 giugno 2014) è stato un generale iracheno, fu un importante comandante dell'Esercito iracheno durante la Guerra Iran-Iraq.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Appartenente alla tribù degli Al-Bu Nasir,[1] Rashid assunse notorietà durante la guerra Iran-Iraq e venne considerato come uno dei più fidati generali di Saddam Hussein.[2] Servì come capo di stato maggiore iracheno fino al 1983, quando fu costretto a delle dimissioni forzate. Rashid ebbe un ruolo importante nel permettere all'esercito iracheno di riprendere la sua iniziativa contro l'Iran.

Nonostante i suoi meriti nella guerra Iran-Iraq, alla fine del conflitto fu messo agli arresti, misura presa contro i generali più influenti per evitare che arrivassero a minacciare la stabilità del regime ba'athista.[3] Rashid venne scarcerato soltanto alla fine della guerra del Golfo, quando in Iraq esplosero le rivolte della popolazione sciita contro il regime ba'athista e Saddam Hussein chiese il suo aiuto per sedare tali rivolte.[4]

Non tutte le valutazioni su di lui sono positive; ad esempio, il generale della Guardia repubblicana irachena Ra'ad al-Hamdani lo definì come uno dei più "stupidi generali dell'esercito iracheno".[5]

Rashid ottenne da Saddam Hussein la responsabilità del comando sud delle Forze armate irachene durante l'invasione statunitense nel 2003. Saddam lo nominò anche supervisore generale del 3°, del 4º e del 7º corpo dell'esercito iracheno. Dopo la caduta del regime, Rashid si diede alla latitanza, prima di essere arrestato nel luglio 2003 a Tikrit e passò i successivi cinque anni in carcere.

Durante il periodo passato in carcere diversi dei suoi parenti furono uccisi o rapiti. Suo figlio Maher fu ucciso il 23 luglio 2003 in uno scontro a fuoco con le forze statunitensi e un altro suo figlio, Abdullah Maher, e suo nipote Marwan Taher furono arrestati a Tikrit l'8 marzo 2005 in seguito a una segnalazione dei cittadini. Rashid fu sospettato anche di aver ricevuto diversi fondi da suo genero Qusayy Saddam Hussein, con cui avrebbe finanziato l'insurrezione in Iraq.

Dopo il suo rilascio nel 2008 tornò a vivere a Tikrit nella sua fattoria.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Rashid morì il 29 giugno 2014 nell'ospedale della città di Sulaymaniyya, due mesi dopo aver subito un infarto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Iraqi Tribes and the Post-Saddam System, 8 luglio 2003. URL consultato il 1º dicembre 2019.
  2. ^ Karsh, Efraim The Iran-Iraq War 1980–1988, London: Osprey, 2002 page 48
  3. ^ Tripp, Charles (2002) [2000]. A History of Iraq (2nd ed.). The Edinburgh Building, Cambridge: Cambridge University Press. p. 249. ISBN 0-521-52900-X.
  4. ^ Woods, Kevin M. (2009). Saddam's War: An Iraqi Military Perspective of the Iran-Iraq War. Washington, D.C.: Institute for National Strategic Studies, National Defence University. p. 80. ISSN 1071-7552.
  5. ^ (EN) Saddam's generals :perspectives of the Iran-Iraq War /Kevin M. Woods ... [et al.]..

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