Maestro di zecca

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Il maestro di zecca o più anticamente mastro di zecca, era un incarico fondamentale nella gestione di una zecca, titolo concesso solitamente al direttore di uno stabilimento di produzione di monete. Il termine di "maestro di zecca", pur essendo stato utilizzato sino all'Ottocento, di fatti affonda le proprie radici nel medioevo e si radica profondamente per tutto il Rinascimento, ovvero in quei periodi storici in cui uno stato aveva generalmente più di una zecca. I maestri di zecca divennero figure ancora più esclusive con la formazione degli stati nazionali dove i nuovi governi cercarono di centralizzare le zecche, solitamente nelle capitali.

Generalmente, al maestro di zecca erano demandati, oltre a vari compiti amministrativi e di gestione dello stabilimento della zecca, anche quelli relativi a nuove proposte di monete da sottoporre poi al giudizio del ministero competente in materia (generalmente quello delle finanze o del tesoro) ma soprattutto al giudizio ultimo e definitivo del sovrano.

Regno Unito[modifica | modifica wikitesto]

L'incarico di maestro di zecca (in inglese: Master of the Mint) sorse separatamente dapprima per il regno d'Inghilterra e per quello di Scozia e poi congiuntamente per quello di Gran Bretagna e del Regno Unito, rimanendo in vigore dal medioevo sino al XIX secolo. Sino al 1699 la carica veniva concessa "a vita", ma la carica venne abolita poi nel 1879 quando le sue funzioni vennero assorbite dal Cancelliere dello Scacchiere e quindi la posizione divenne ancora più un incarico governativo.

Durante l'Interregno (1643-1660) l'ultimo maestro di zecca di Carlo I, Sir Robert Harley giurò fedeltà al parlamento e poté conservare la propria carica. Dopo la sua morte nel 1656 Aaron Guerdon venne nominato al suo posto.

Maestri di zecca in Inghilterra[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mints and Money in Medieval England By Martin Allen
  2. ^ a b c d e f g h i j k l John craig, The Mint: A History of the London Mint from A.D. 287 to 1948, 1953. URL consultato il 10 luglio 2012. Google Books
  3. ^ a b c d e f g h i j k l Rogers Ruding, Annals of the coinage of Great Britain and its dependencies. URL consultato il 15 luglio 2012.
  4. ^ Dictionary of National Biography [senza fonte]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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