Macchie di Köplik

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Macchie di Koplik
Enantema nel Morbillo

Le macchie di Köplik o segno di Köplik sono una manifestazione estremamente iniziale del morbillo che si ha dopo 7-13 giorni di incubazione del virus e circa 24-48 ore prima del rash della malattia. In altre parole, sono enantemi virali patognomonici della malattia del morbillo, riscontrabili nella sua fase prodromica.

Caratteristiche cliniche[modifica | modifica wikitesto]

Le macchie di Koplik sono lesioni della mucosa che tendono a comparire simultaneamente alla febbre elevata e ad altre manifestazioni del morbillo, quali tosse, congiuntivite e fotofobia. In questa fase il paziente è in assoluto più contagioso.
Si caratterizzano come lesioni biancastre, a grappolo, localizzate sulla mucosa buccale in corrispondenza dello sbocco del dotto di Stenone (in prossimità del secondo molare della arcata dentaria superiore) e sono patognomoniche per il morbillo.[1]
La descrizione da manuale delle macchie di Koplik è quella di lesioni ulcerate della mucosa caratterizzate da necrosi, essudato neutrofilo, e neovascolarizzazione. Le macchie di Koplik permangono per 24-48 ore e assomigliando a "granuli di sale su un fondo rossastro" di circa 1-2 millimetri di diametro, circondati da un alone rosso. Oltre che a livello della mucosa orale esse tendono a manifestarsi a livello di altre mucose quali quella vaginale, e della congiuntiva. Quasi sempre le lesioni si risolvono con la comparsa del rash maculare.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le macchie prendono il nome da Henry Koplik (1858-1927), un pediatra americano che le descrisse nel 1896. La prima descrizione delle macchie è però avvenuta nell'arco di alcuni anni da parte di molti scienziati. Secondo alcuni la prima descrizione deve essere attribuita a Reubold,[2][3] secondo altri a Johann Andreas Murray (1740-1791), e per altri ancora al dr. Richard Hazeltine che nel 1802 descrisse[4] una epidemia di morbillo nel Maine. Certamente prima di Koplik,[5] l'internista tedesco Carl Adolf Christian Jakob Gerhardt (1833-1902) nel 1874, il medico danese N. Flindt nel 1879, ed il russo Filatov Nil (1847-1902) nel 1895, ebbero modo di osservare e descrivere quadri clinici equivalenti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tierney LM, Wang KC, Images in clinical medicine. Koplik's spots, in N. Engl. J. Med., vol. 354, n. 7, febbraio 2006, p. 740, DOI:10.1056/NEJMicm050576, PMID 16481641.
  2. ^ Hesse P. Koplik's, or, better, Reubold's spots and the area buccalis media. Kinderarztl Prax 1954 Dec; 22(12) :563-4
  3. ^ Puschel E. An early description of so-called Koplik's spots in measles. Kinderarztl Prax. 1954 Apr;22(4):168-9.
  4. ^ Hazeltine R. An account of the measles, as they appeared in Berwick, County of York, District of Maine, during a part of the years 1802 and 1803. Hexade 2.Vol 1.(Vol 7) 1804. No. 4.art. 6. p.344-58
  5. ^ Koplik, H. The diagnosis of the invasion of measles from a study of the exanthema as it appears on the buccal mucous membrane. Archives of Pediatrics, New York, 1896; 13: 918-922.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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