Lussazione delle falangi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Lussazione delle falangi
Lussazione dell'articolazione interfalangea distale del terzo dito della mano, prima (immagini a sinistra) e dopo (immagini a destra) la riduzione. Si noti che la lussazione non può essere vista nella proiezione AP (antero-posteriore) come è evidente osservando la seconda immagine da sinistra.
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-10S63.2 e S63.1

Con il termine lussazione delle falangi ci si riferisce alla fuoriuscita, ovvero allo spostamento permanente delle superfici articolari delle articolazioni falangee, più spesso quelle della mano e più raramente anche del piede. Molto spesso la lussazione di un'articolazione falangea si accompagna a lesioni ed interessamento delle strutture e dei tessuti molli adiacenti. Queste lesioni sono estremamente comuni in coloro che praticano sport, ed in particolare in quelle attività sportive che prevedono contatti anomali con il pallone, con o senza contrasto con un avversario.[1] La lussazione dell'articolazione interfalangea prossimale, ad esempio, che spesso si associa a lesioni capsulo-legamentose e/o rottura dell'apparato estensore, si verifica con relativa facilità in sport come la pallavolo, la pallacanestro e la pallanuoto.[2][3]

Segni e sintomi[modifica | modifica wikitesto]

  • Dolore localizzato
  • Deformità articolare
  • Impossibilità al movimento dell'articolazione
  • Riduzione o perdita della sensibilità
  • Instabilità dell'articolazione (in presenza di una lesione legamentosa)

Il medico deve sempre attentamente valutare la mano per determinare il punto di massima dolorabilità e soprattutto per valutare la stabilità dell'articolazione. La stabilità si determina esercitando delle sollecitazioni in senso radiale o ulnare.

Diagnosi[modifica | modifica wikitesto]

Immagine radiografica di una lussazione di mignolo della mano destra

La diagnosi può essere semplicemente clinica ma può essere completata dal ricorso alla diagnostica per immagini.

  • Radiografia base: deve comprendere le proiezioni laterale, antero-posteriore e, se necessario, anche obliqua della mano. Il confronto permette un'adeguata valutazione dei rapporti ossei ed articolari.
  • Radiografie in stress: sono indicate in alcuni casi particolari, specialmente quando si sospettino lesioni legamentose.
  • Artrografia: questo esame comprende l'esecuzione di una radiografia dopo aver inserito un mezzo di contrasto nell'articolazione interessata. È probabilmente l'esame più opportuno per identificare sia la natura che la sede precisa di un'eventuale lesione legamentosa.

Complicanze[modifica | modifica wikitesto]

  • Lesione dei legamenti collaterali (particolarmente nelle lussazioni laterali)
  • Lesioni delle benderelle centrali
  • Lesioni della placca volare
  • Lesioni ossee

Trattamento[modifica | modifica wikitesto]

Esempio di uno splint applicato al 4° dito della mano destra

Nelle lussazioni non complicate è spesso sufficiente eseguire una riduzione a cielo chiuso, informando il paziente che è necessario osservare un adeguato periodo di riposo, applicare del ghiaccio e mantenere l'articolazione elevata al fine di favorire la riduzione dell'edema e della tumefazione.
La correzione dell'allineamento, la più anticipata possibile, e la protezione della zona lesa facilita la ripresa precoce del movimento articolare e massimizza il recupero funzionale. In caso di dolore si può ricorrere all'assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o di analgesici. Il dosaggio, all'interno delle dosi massime consigliate, è necessariamente individualizzato. Il paziente deve essere informato della necessità di una assoluta immobilizzazione dell'articolazione al fine di conseguire la guarigione completa e la stabilità.

Nelle lesioni legamentose è assolutamente necessario immobilizzare la parte ricorrendo alla cerottatura, molto valida in caso di lesioni dei legamenti collaterali, od alla applicazione di uno splint, in caso di lesione della placca volare o palmare.[4]
In caso di rottura delle benderelle centrali il paziente deve essere immobilizzato in estensione nell'articolazione colpita. Successivamente si può dover ricorrere ad una serie di gessi.[5][6]
Nei casi più gravi, e cioè di fronte ad una lussazione aperta od irriducibile, può essere necessario provvedere ad un intervento chirurgico.

Terapia fisica e riabilitatoria[modifica | modifica wikitesto]

Una volta raggiunto l'obiettivo della stabilità dell'articolazione, è necessario programmare ed iniziare esercizi progressivi riabilitatori, sia passivi che attivi.[7][8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ P. Renström, Swedish research in sports traumatology., in Clin Orthop Relat Res, n. 191, dicembre 1984, pp. 144-58, PMID 6388937.
  2. ^ FC. McCue, K. Meister, Common sports hand injuries. An overview of aetiology, management and prevention., in Sports Med, vol. 15, n. 4, aprile 1993, pp. 281-9, PMID 8460290.
  3. ^ DM. Kahler, FC. McCue, Metacarpophalangeal and proximal interphalangeal joint injuries of the hand, including the thumb., in Clin Sports Med, vol. 11, n. 1, gennaio 1992, pp. 57-76, PMID 1544187.
  4. ^ DY. Chan, Management of simple finger injuries: the splinting regime., in Hand Surg, vol. 7, n. 2, dicembre 2002, pp. 223-30, PMID 12596285.
  5. ^ JH. Dobyns, EC. McElfresh, Extension block splinting., in Hand Clin, vol. 10, n. 2, maggio 1994, pp. 229-37, PMID 8040201.
  6. ^ EC. McElfresh, JH. Dobyns; ET. O'Brien, Management of fracture-dislocation of the proximal interphalangeal joints by extension-block splinting., in J Bone Joint Surg Am, vol. 54, n. 8, dicembre 1972, pp. 1705-11, PMID 4653646.
  7. ^ DT. Thayer, Distal interphalangeal joint injuries., in Hand Clin, vol. 4, n. 1, febbraio 1988, pp. 1-4, PMID 3277973.
  8. ^ SJ. Chinchalkar, BS. Gan, Management of proximal interphalangeal joint fractures and dislocations., in J Hand Ther, vol. 16, n. 2, pp. 117-28, PMID 12755163.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina