Loggia degli Albizi

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Loggia degli Albizi
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàFirenze
IndirizzoPiazzetta Piero Calamandrei 1 angolo Borgo degli Albizi 19
Coordinate43°46′17.19″N 11°15′36.31″E / 43.771442°N 11.260086°E43.771442; 11.260086
Informazioni generali
CondizioniIn uso

La loggia degli Albizi è un'architettura scomparsa del centro di Firenze, oggi sostituita da una casa situata in piazzetta Piero Calamandrei 1 angolo Borgo degli Albizi 19.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio, basso e dal disegno attuale decisamente modesto, nasce sull'antica loggia degli Albizi, come ricordato da una targa che si legge sul lato che guarda la piazzetta Piero Calamandrei. La famiglia Albizi, proprietaria di numerose case e palazzi nella zona tanto da dare il nome a Borgo degli Albizi, celebrava qui particolari cerimonia, come i matrimoni, ed era solo una delle logge privati delle maggiori famiglie fiorentine (la più nota e meglio conservata è la loggia Rucellai, ma esistettero anche una loggia degli Adimari, dei Cerchi, dei Peruzzi, dei Corsi, ecc.).

Nonostante il suo attuale scarso rilievo, in funzione di tali memorie, l'edificio è stato sottoposto nel 1962 a vincolo architettonico.

Presso la cantonata con borgo Albizi è stata messa dai Capitani di Parte (eredi dei Signori Otto) con decreto del 20 aprile 1733 per garantire il decoro della piazza:

GL'ILLMI SSRI CAPITANI DI PARTE
DELLA CITTÀ DI FIRENZE
PER LORO DECRETO DEL DI
20 APLE 1733 PROIBIRONO IL
NON POTER FAR BRVTTVRE
IN QVESTA PIAZZA
SOTTO PENA DELLA
CATTVRA ET ARBITRIO RIGOROSO
DEL MAGISTRATO LORO

Il decreto non sua particolarmente chiaro, poiché con la doppia negazione sembra sia proibito "non sporcare".

La seconda lapide si trova sotto una che sembra una normale targa del nome dello slargo, e chiarisce le condizioni di parcheggio delle carrozze nella piazza:


L O G G I A

DEGLI ALBIZI

POSTO PER
DUE VETTURE
DI PIAZZA

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Federico Fantozzi, Pianta geometrica della città di Firenze alla proporzione di 1 a 4500 levata dal vero e corredata di storiche annotazioni, Firenze, Galileiana, 1843, p. 168, n. 397;
  • Agostino Ademollo, Marietta de’ Ricci, ovvero Firenze al tempo dell’assedio. Racconto storico, seconda edizione con correzioni e aggiunte per cura di Luigi Passerini, 8 voll., Firenze, Ferdinando Chiari, 1853, IV, p. 1356;
  • M. Georges Rohault de Fleury, La Toscane au Moyen Age. Lettres sur l’architecture civile et militare en 1400, 2 voll., Paris, Morel, 1874, I, pp. 430-431;
  • Iscrizioni e memorie della città di Firenze, raccolte ed illustrate da M.ro Francesco Bigazzi, Firenze, Tip. dell’Arte della Stampa, 1886, p. 358;
  • Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, I, 1977, p. 163;
  • Gian Luigi Maffei, La casa fiorentina nella storia della città dalle origini all’Ottocento, con scritti originali di Gianfranco Caniggia, appendici documentarie di Valeria Orgera, Venezia, Marsilio, 1990, p. 130;
  • Franco Cesati, Le strade di Firenze. Storia, aneddoti, arte, segreti e curiosità della città più affascinante del mondo attraverso 2400 vie, piazze e canti, 2 voll., Roma, Newton & Compton editori, 2005, I, p. 102;
  • Lia Invernizi, Roberto Lunardi, Oretta Sabbatini, Il rimembrar delle passate cose. Memorie epigrafiche fiorentine, Firenze, Edizioni Polistampa, 2007, I, pp. 74-75, nn. 54-55;
  • Claudio Paolini, Case e palazzi nel quartiere di Santa Croce a Firenze, Firenze, Paideia, 2008, p. 28, n. 22;
  • Claudio Paolini, Borgo degli Albizi. Case e palazzi di una strada fiorentina, Quaderni del Servizio Educativo della Soprintendenza BAPSAE per le province di Firenze Pistoia e Prato n. 24, Firenze, Polistampa, 2008, p. 39, n. 15;
  • Claudio Paolini, Architetture fiorentine. Case e palazzi nel quartiere di Santa Croce, Firenze, Paideia, 2009, p. 33, n. 27.

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