Littifredi Corbizi

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Miniatura di Littifredi Corbizi conservata allo Spedale degli Innocenti.

Littifredi Corbizi, oppure Litti Corbizzi (Firenze, 1465Siena, 1520), è stato un miniatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Miniatura di Littifredi Corbizi conservata allo Spedale degli Innocenti.

Figlio illegittimo di Filippo Corbizi, fu avviato dapprima alla vita religiosa, ma dopo alcuni contrasti con il padre si trasferì a Siena.[1][2]

Nel 1494 firmò e datò le miniature del codice Officia B. Mariae Virginis et defunctorum (Siena, Biblioteca comunale) eseguite per la Compagnia di Santa Caterina a Fontebranda.[1][2]

Corbizi secondo alcune fonti storiche avrebbe miniato nel 1496, in un codice, irrintracciabile, per la Compagnia di San Sebastiano in Camollia, un incipit con le figure della Vergine e dei santi Sebastiano, Rocco e Sigismondo.[1]

Tra il 1499 e il 1501, soggiornò a Gubbio dove miniò un Salmista diurno per il monastero di San Benedetto.[1][2]

L'ultima notizia che lo riguarda è del 1515, quando abitava a Siena in piazza San Francesco, in una casa della Compagnia di San Bernardino.[1]

La sua attività conosciuta è esclusivamente dovuta al codice miniato della Biblioteca comunale di Siena, costituita da piccole storie e due scene a piena pagina, la Natività e l'Estasi di santa Cateritta, dove sono presenti sia la firma sia la data.[1]

Formatosi artisticamente nell'ambito della miniatura fiorentina, Corbizi si ispirò ad Attavante Attavanti, senza perdere di vista Domenico Ghirlandaio.[1][2]

Le miniature realizzate da Corbizi risultarono impreziosite per la gradevole e virtuosa decorazione delle cornici a base floreale, su fondo rosso, verde e turchino, che comprende anche gemme, medaglioni figurati e putti, seguendo lo stile di Attavante e di Gherardo e Monte del Flora.[1][2]

Corbizi si distinse, in quello che fu l'ultimo periodo della grande miniatura fiorentina, per la ricchezza dei particolari.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Miniature del codice Officia B. Mariae Virginis et defunctorum (Siena, Biblioteca comunale);
  • Miniatura del codice per la Compagnia di San Sebastiano in Camollia, con la Vergine e dei santi Sebastiano, Rocco e Sigismondo;
  • Miniatura del Salmista diurno per il monastero di San Benedetto, Gubbio (1499-1501).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Marina Righetti Tosti Croce, Corbizi, Litti, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 28, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1983. URL consultato il 14 marzo 2021.
  2. ^ a b c d e f Corbizi, Littifredi, in le muse, III, Novara, De Agostini, 1965, p. 426.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Giulia Bologna, Illuminated Manuscripts: The Book before Gutenberg, New York, Crescent Books, 1995.
  • (EN) W. Bradley, A Dictionary of Miniaturists..., I, Londra, 1889, p. 254.
  • J. A. Crowe e Giovanni Battista Cavalcaselle, Storia della pittura in Italia dal secolo II al secolo XVI, Firenze, 1875.
  • P. D'Ancona, La miniatura fiorentina, Firenze, 1914.
  • (EN) Christopher De Hamel, A History of Illuminated Manuscripts, Boston, David R. Godine, 1986.
  • (EN) Carra Ferguson, a cura di Carl Nordenfalk, Medieval & Renaissance Miniatures from the National Gallery of Art, Washington, National Gallery of Art, 1975.
  • M. Levi D'Ancona, Miniatura e miniatori a Firenze dal XIV al XVI secolo, Firenze, 1962, pp. 167 s..
  • Giorgio Vasari, Le Vite..., IV, Firenze, 1878.
  • Adolfo Venturi, Storia dell'arte italiana, VIII, Milano, 1923.

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