Kepler-10

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Kepler-10
Kepler-10
ClassificazioneNana gialla
Classe spettraleG
Distanza dal Sole564±85 al
CostellazioneDragone
Coordinate
(all'epoca J2000)
Ascensione retta19h 02m 43s
Declinazione+50° 14′ 29″
Dati fisici
Raggio medio1,065[1] R
Massa
0,91[1] M
Temperatura
superficiale
5627±28 K[2] (media)
Luminosità
1,004[1] L
Metallicità71% rispetto al Sole[3]
Età stimata10,6+1,5
−1,3
miliardi di anni
Dati osservativi
Magnitudine app.+11,16[3] (media)
Magnitudine app.11,16
Magnitudine ass.+4,75[1]
Moto proprioAR: -19.2 mas/anno
Dec: 43.0 mas/anno
Nomenclature alternative
KOI-72, KIC 11904151, 2MASS 19024305+5014286

Coordinate: Carta celeste 19h 02m 43s, +50° 14′ 29″

Kepler-10 è una stella nella costellazione della Dragone, distante 564 anni luce dal sistema solare. Osservata nell'ambito della missione Kepler, nel 2011 orbitanti attorno alla stella sono stati scoperti due pianeti extrasolari, Kepler-10 b e Kepler-10 c.

Kepler-10 è una stella molto somigliante al Sole; ha un raggio di 1,06 R ed una massa del 91% di quella del Sole. Pare piuttosto vecchia, e anche se esiste un grande margine di incertezza la stella potrebbe avere oltre 10 miliardi di anni di vita alle spalle[3]

Sistema planetario[modifica | modifica wikitesto]

Kepler-10 vista dal suo pianeta più esterno in un'immagine artistica (NASA/Ames/JPL-Caltech).

Kepler-10 b è stato definito il primo pianeta roccioso extrasolare scoperto[4], la notizia è stata pubblicata nel gennaio del 2011 dopo qualche tempo di osservazioni. Il pianeta ruota piuttosto vicino alla propria stella, ad una distanza media di 0,017 UA, che equivalgono a 2,5 milioni di chilometri, un ventesimo della distanza che divide Mercurio dal Sole. Impiega meno di un giorno ad effettuare una rivoluzione attorno alla stella madre, ed ha una massa stimata in 3,3±0,49 M ed un raggio 1,47 volte quello della Terra[1][5].

Kepler-10 c è invece stato scoperto nel maggio del 2011; è più grande di b, ha un raggio 2,35 volte quello terrestre ed orbita a circa 0,25 UA di distanza dalla stella, in un periodo di 45 giorni[1][6] Uno studio del 2014 stimò la sua massa in 17,2±1,9 volte quella della Terra, e fu considerato come un nuovo tipo di pianeti, una mega Terra con massa paragonabile a quella di Nettuno ma con superficie probabilmente solida, per via della sua alta densità.[1][7].

Tuttavia successivi studi hanno ridimensionato significativamente la sua massa in 7,37 M, per cui si tratterebbe più probabilmente di un mininettuno con abbondante atmosfera ricca di gas volatili come idrogeno ed elio.[8][9]

Nel 2017 è stata suggerita la presenza di un terzo pianeta, Kepler-10 d, confermato nel 2023. Orbita in 102 giorni alla distanza di 0,5379 UA e della sua massa è noto solo il valore minimo, di circa 12,7 volte quella terrestre.[10]

Prospetto del sistema

PianetaMassaRaggioPeriodo orb.Sem. maggioreEccentricitàIncl. orbita
b3,26±0,3 M1,47 R0,838 giorni0,0169 UA084,8°
c11,4±1,3 M2,355 45,294 giorni0,241 UA0,1389,62°
d12,68±2,24 M151,04 giorni0,5379 UA>0,26
Diagramma artistico del sistema.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Xavier Dumusque et al., The Kepler-10 planetary system revisited by HARPS-N: A hot rocky world and a solid Neptune-mass planet (PDF), 30 maggio 2014.arΧiv:1405.7881
  2. ^ Lisa J. Esteves et al., Changing phases of alien worlds: probing atmospheres of Kepler planets with high-precision photometry, in The Astrophysical Journal, vol. 804, n. 2, maggio 2015.
  3. ^ a b c Kepler-10 b Enciclopedia dei pianeti extrasolari
  4. ^ Batalha, N. M.; et al. (2011), Kepler's First Rocky Planet: Kepler-10b", in The Astrophysical Journal, vol. 729, p. 27, DOI:10.1088/0004-637X/729/1/27.
  5. ^ Richard A. Lovett, NASA Finds Smallest Earthlike Planet Outside Solar System, su news.nationalgeographic.com, National Geographic Society, 10 gennaio 2011.
  6. ^ Fressin, F.; et al., Kepler-10c, A 2.2-Earth Radius Transiting Planet In A Multiple System, 2011.arΧiv:1105.4647
  7. ^ Astronomers find a new type of planet: The 'mega-Earth', su sciencedaily.com, Science Daily. URL consultato il 14 luglio 2014.
  8. ^ V. Rajpaul, Pinning down the mass of Kepler-10c: the importance of sampling and model comparison, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 471, n. 1, ottobre 2017, pp. L25–L130, DOI:10.1093/mnrasl/slx116.
  9. ^ The mass of Kepler-10c revisited: upping the radial velocities game, su astrobites.org, 2017.
  10. ^ Bonomo, A. S et al., Cold Jupiters and improved masses in 38 Kepler and K2 small-planet systems from 3661 high-precision HARPS-N radial velocities. No excess of cold Jupiters in small-planet systems, in arXiv, aprile 2023, pp. 21, Bibcode:2023arXiv230405773B, DOI:10.48550/arXiv.2304.05773.
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