Johnny Ace

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Johnny Ace
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereRhythm and blues
Periodo di attività musicale1949 – 1954
Strumentovoce, pianoforte
Sito ufficiale

Johnny Ace, pseudonimo di John Marshall Alexander Jr. (Memphis, 9 giugno 1929Houston, 25 dicembre 1954), è stato un cantante e musicista statunitense. Ebbe una serie di singoli di successo negli anni cinquanta. Morì all'età di 25 anni a causa di un colpo di pistola auto-inflitto.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Diede il proprio nome alla ex-band di B.B. King, dopo che quest'ultimo fu ingaggiato dalla Universal Attractions. Secondo la testimonianza riportata nell'autobiografia di B.B. King, Johnny aveva bella presenza, era coraggioso, determinato e ricco di talento, ma era anche incline ad accettare sfide molto pericolose.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Dopo essere stato in tour per un anno, il giorno di Natale del 1954 Ace si esibì presso il City Auditorium di Houston, Texas. Durante una pausa in camerino, si mise a giocare con una pistola calibro .32. I membri della sua band dissero che questa era una pratica abituale per Ace, che spesso si metteva a sparare ai cartelli stradali mentre erano in viaggio per concerti.

Fu ampiamente riportata la notizia che Ace si uccise giocando alla roulette russa.[1][2][3] Tuttavia, il bassista di Big Mama Thornton, Curtis Tillman, che era presente al fatto, raccontò: «Ti dirò esattamente cosa è successo! Johnny Ace aveva bevuto e aveva questa piccola pistola che sventolava intorno al tavolo e qualcuno ha detto: "Stai attento con quella cosa... " e lui disse: "Va tutto bene! La pistola non è carica... capisci?" e la puntò contro se stesso con un sorriso stampato in faccia e Bang! - una cosa triste, molto triste. Big Mama corse fuori dal camerino urlando "Johnny Ace si è ammazzato!"».[4]

Big Mama Thornton affermò in una dichiarazione scritta (inclusa nel libro The Late Great Johnny Ace) che Ace stava giocando con la pistola ma non stava facendo la roulette russa. Secondo Thornton, Ace puntò la pistola contro la sua ragazza e un'altra donna che erano sedute nelle vicinanze ma non sparò. Poi puntò la pistola verso di sé, vantandosi di sapere quale camera del tamburo fosse carica. Secondo il suo biografo Nick Tosches, Ace si sparò con un revolver calibro .32, non calibro .22, e il tutto successe poco più di un'ora dopo che egli si era comprato una nuova Oldsmobile.[5]

Il funerale di Ace si tenne il 2 gennaio 1955 a Memphis. Vi presero parte circa 5.000 persone.[6] Le sue spoglie furono sepolte presso il New Park Cemetery di Memphis.[7]

Pledging My Love[3] divenne un successo postumo da primo posto nella classifica R&B negli Stati Uniti.[8]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Singoli
  • My Song / Follow the Rule, Duke Records (1952)
  • Cross My Heart / Angel, Duke Records (1953)
  • The Clock / Aces Wild, Duke Records (1953)
  • Saving My Love for You / Yes, Baby, Duke Records (la B-side è un duetto con Willie Mae "Big Mama" Thornton) (1954)
  • Please Forgive Me / You've Been Gone So Long, Duke Records (1954)
  • Never Let Me Go / Burley Cutie (strumentale), Duke Records (1954)
  • Pledging My Love / Anymore / No Money, Duke Records (1955)
  • Anymore/ How Can You Be So Mean, Duke Records (1955)
  • So Lonely / I'm So Crazy, Baby, Duke Records (1956)
  • Don't You Know / I Still Love You So, Duke Records (1956)
  • Mid Night Hours Journey (Johnny Ace) / Trouble and Me (Earl Forest), Flair Records (1953)
Album
  • Johnny Ace Memorial Album, Duke (1955)
  • Johnny Ace: Pledging My Love, Universal Special Products (1986)
  • Johnny Ace: The Complete Duke Recordings, Geffen (2004)
  • The Chronological Johnny Ace: 1951–1954, Classics (2005)
  • Johnny Ace: Essential Masters, Burning Fire, digital download (2008)
  • Johnny Ace: Aces Wild! The complete solo sides and sessions, Fantastic Voyage (2012)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Laura Jackson, Out of the Shadows, in Paul Simon: The Definitive Biography of the Legendary Singer/Songwriter, Citadel Press, 2003, pp. 12–13, ISBN 978-0-8065-2538-9. URL consultato il 30 agosto 2009.
  2. ^ Johnny Ace Is Victim of Russ Roulette, in Billboard, 8 gennaio 1955, p. 14, ISSN 0006-2510 (WC · ACNP).
  3. ^ a b Show 4 – The Tribal Drum: The Rise of Rhythm and Blues. [Part 2], su digital.library.unt.edu.
  4. ^ realbluesmagazine.com. URL consultato il 6 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2011).
  5. ^ Nick Tosches, Number One with a Bullet, in Unsung Heroes of Rock 'n' Roll, C. Scribner's Sons, 1984, p. 136, ISBN 0-684-18149-5. URL consultato il 28 gennaio 2012.
  6. ^ Salem, James M. (2001). The Late Great Johnny Ace and the Transition from R & B to Rock 'n' Roll. Champaign: University of Illinois Press. pp. 141ff. ISBN 0-252-06969-2
  7. ^ Resting Places: The Burial Places of 14,000 Famous Persons, di Scott Wilson
  8. ^ Talent Corner, in Billboard, 29 gennaio 1955, p. 34, ISSN 0006-2510 (WC · ACNP).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2662023 · ISNI (EN0000 0000 8350 8117 · Europeana agent/base/69466 · LCCN (ENno95040637 · GND (DE121337383 · BNF (FRcb139465076 (data) · CONOR.SI (SL184053347