Istituto nazionale di ottica

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Istituto nazionale di ottica
TipoEnte di ricerca
Fondazione2010
Sede centraleBandiera dell'Italia Firenze
Area di azioneItalia
DirettoreFrancesco S. Cataliotti
Lingua ufficialeItaliano
Sito web

L'Istituto nazionale di ottica, in acronimo INO, è un istituto di ricerca che fa parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche specializzato negli ambiti dell'ottica, della fotonica, della fisica atomica e molecolare.

Missione[modifica | modifica wikitesto]

L'obiettivo dell'INO è sostenere e far progredire la ricerca scientifica italiana in tutti quei campi della fisica che riguardano le proprietà della radiazione elettromagnetica e le interazioni tra questa e la materia. Le principali direttrici lungo cui l'INO indirizza i propri sforzi sono l'innovazione, il trasferimento tecnologico, la consulenza tecnico-scientifica, in collaborazione con le università, le imprese e altri enti di ricerca, anche internazionali.

Struttura e sedi[modifica | modifica wikitesto]

La sede principale dell'INO è a Firenze, sulla collina di Arcetri. L'Istituto nazionale di ottica ha inoltre 6 sezioni distaccate sul territorio nazionale a Pisa, Napoli, Lecce, Trento, Sesto Fiorentino e Brescia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'odierna struttura dell'INO deriva da una serie di accorpamenti di istituzioni preesistenti. In particolare è l'integrazione dell'ex Istituto nazionale di ottica applicata (INOA) fondato a Firenze nel 1927, di una parte dell'Istituto per i processi chimico-fisici (IPCF) di Pisa, del Centro sulla condensazione di Bose-Einstein (BEC) di Trento, con la sua sede distaccata presso il Laboratorio europeo di spettroscopia non lineare di Sesto Fiorentino. Da tale integrazione deriva un ampliamento degli argomenti di ricerca dell'ex INOA e una larga rappresentatività nei settori più significativi dell'Ottica, intesa nell'accezione più ampia e moderna.

Organi direttivi[modifica | modifica wikitesto]

Il direttore dell'istituto è affiancato da un consiglio di istituto[1], che viene eletto dai dipendenti e dal personale associato , e da due gruppi di responsabili: uno territoriale per le sedi distaccate e uno tecnico-scientifico per la valutazione dei progetti di ricerca[2].

Ricerca scientifica[modifica | modifica wikitesto]

Gli interessi scientifici dell'INO sono principalmente rivolti alle applicazioni della ricerca di base, in particolare in settori quali l'aerospazio e la difesa, l'ambiente, l'energia, la salute, i beni culturali. L'istituto è attivo anche nella ricerca fondamentale in campi come la manipolazione di stati di luce quantistici, di gas atomici e molecolari ultra freddi, l'informazione quantistica, la generazione di sorgenti coerenti, la fisica della materia soggetta ad alti campi magnetici o ad alte pressioni, la fisica del plasma.

Trasferimento tecnologico[modifica | modifica wikitesto]

Un'attività di grande rilievo dell'istituto è la messa a disposizione delle strumentazioni per consulenze, misure e tarature di alta precisione, soprattutto con finalità di trasferimento tecnologico e anche a soggetti privati. In particolare gli ambiti coperti riguardano lo sviluppo di sistemi ottici per l'imaging, la caratterizzazione dei materiali, le tecnologie legate alla biologia della visione, l'accelerazione di particelle per applicazioni biomediche, l'analisi non invasiva delle opere d'arte.

Didattica e formazione[modifica | modifica wikitesto]

L'attività di formazione avviene in collaborazione con le università, altri istituti di ricerca e anche soggetti privati. Le iniziative consolidate sono corsi di formazione professionale per aziende, corsi universitari e post-universitari, corsi di livello scolastico, disponibilità per tesi di laurea, dottorati di ricerca e formazione post-doc.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Regolamento CNR: il consiglio di istituto, su cnr.it. URL consultato il 30 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2012).
  2. ^ Organigramma ufficiale sul sito dell'INO [1].

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN122874394 · ISNI (EN0000 0001 2097 1574 · LCCN (ENn79065218 · J9U (ENHE987007317565105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79065218