Hypsugo bodenheimeri

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Pipistrello di Bodenheimer
Immagine di Hypsugo bodenheimeri mancante
Stato di conservazione
Specie non valutata[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineLaurasiatheria
OrdineChiroptera
SottordineMicrochiroptera
FamigliaVespertilionidae
SottofamigliaVespertilioninae
TribùVespertilionini
GenereHypsugo
SpecieH.bodenheimeri
Nomenclatura binomiale
Hypsugo bodenheimeri
Harrison, 1960
Areale

Il pipistrello di Bodenheimer (Hypsugo bodenheimeri Harrison, 1960) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nel Vicino Oriente.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 32 e 41 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 26 e 32 mm, la lunghezza della coda tra 26 e 37 mm e la lunghezza delle orecchie tra 8 e 12 mm.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga e densa. Le parti dorsali sono giallo-biancastre, con la base color ardesia, mentre le parti ventrali sono bianche. Sui lati del muso sono presenti delle masse ghiandolari. Le orecchie sono chiare, semitrasparenti, relativamente lunghe e arrotondate, il margine anteriore è leggermente concavo, mentre quello posteriore è convesso all'estremità. Il lobo antitragale è ben sviluppato, alto e stretto, il trago è lungo circa quanto la metà del padiglione auricolare, concavo nel margine anteriore e con la punta smussata. Le ali sono scure e attaccate posteriormente alla base delle dita dei piedi. La punta della lunga coda si estende oltre l'ampio uropatagio, il quale è chiaro e semi-trasparente.

Ecolocazione[modifica | modifica wikitesto]

Emette ultrasuoni a basso ciclo di lavoro, con impulsi di breve durata a frequenze comprese tra 87 e 41,6 kHz ed energia massima a 49,1 kHz.[4]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia nelle feritoie e nelle fessure delle rocce. L'attività predatoria inizia alle prime ore della sera. Il suo volo delicato e basso sopra il terreno o intorno agli alberi. Sembra essere attivo durante tutto l'anno, sebbene sia stato osservato raramente in inverno.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di insetti catturati in volo, particolarmente lepidotteri, ditteri e coleotteri.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Una femmina catturata in Israele aveva due embrioni. Altre in allattamento sono state invece osservate verso la fine di maggio e gli inizi di giugno. Probabilmente è presente una lunga stagione riproduttiva, all'interno della quale possono partorire due volte.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nella Penisola del Sinai meridionale, Israele sud-orientale e Giordania sud-occidentale, Arabia Saudita occidentale, Yemen meridionale.

Vive in zone rocciose in habitat desertici o semi-desertici. In Giordania è stata osservata nelle vicinanze di fattorie e aree irrigate.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie, è considerata dalla IUCN come sinonimo di Hypsugo ariel.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Hypsugo bodenheimeri, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Hypsugo bodenheimeri, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Aulagnier & Al., 2011.
  4. ^ P.Benda, C.Dietz, M.Andreas, J.Hotovy, R.K.Lucan, A.Maltby, K.Meakin, J.Truscott & P.Vallo, Bats (Mammalia: Chiroptera) of the Eastern Mediterranean and Middle East. Part 6. Bats of Sinai (Egypt) with some taxonomic, ecological and echolocation data on that fauna (PDF), in Acta Soc.Zool. Bohem., vol. 72, 2008, pp. 1-103. URL consultato il 14 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Daniel K.Riskin, Pipistrellus bodenheimeri (PDF), in Mammalian Species, n. 651, 2001 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  • Stephan Aulagnier & Al., Guide des mammiferes d'Europe, d'Afrique du Nord et du Moyen-Orient, Delachaux & Niestlé SA, Parigi, 2011, ISBN 9788889999707.

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