Guido Banti
Guido Banti (Montebicchieri, 1852 – Firenze, 1925) è stato un patologo italiano.
Dal 1883 fu primario all'Ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze e dal 1895 insegnante di anatomia all'università di Firenze, come titolare dell'Istituto di Anatomia Patologica. A lui dobbiamo la prima descrizione della malattia di Banti (che verrà poi studiata a fondo da Ferdinando Micheli) ed una serie di studi eziologici, come Endocarditi e nefriti (1895), Patologia polmonare (1902) e l'incompiuto trattato di Anatomia patologica (1907-1911).[1]
Banti ebbe modo anche di occuparsi di medicina sociale e igiene pubblica, con studi su epidemie di febbre tifoidea e altre infezioni.[2]
Sua figlia, Luisa Banti, divenne una conosciuta archeologa. Morì nel 1925 a Firenze e oggi le sue spoglie si trovano nella Certosa di Reggello vicino a Firenze.
Note[modifica | modifica wikitesto]
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Mario Crespi, BANTI, Guido, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 5, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1963. URL consultato il 30 ottobre 2016.
- (EN) Ole Daniel Enersen, Guido Banti, in Who Named It?.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 54990682 · ISNI (EN) 0000 0000 5539 0924 · SBN RMLV027200 · LCCN (EN) n2013186026 · GND (DE) 120908832 · BNF (FR) cb11045044z (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n2013186026 |
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