Giovanni Battista Cavalletto

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Giovanni Battista Cavalletto, oppure de Cabaleto (Bologna, XV secoloBologna, XVI secolo), è stato un miniatore, pittore e scultore italiano, oltre che poeta e musicista.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Francesco di bolognese, Cavalletto fu attivo dal 1486 al 1523 al servizio della fabbrica di San Petronio,[1] negli anni del mecenatismo dei Bentivoglio; difatti dedicò una canzone intitolata Contro la desperata, ad Annibale II Bentivoglio, figlio di Giovanni II.[2]

Cavalletto risultò molto considerato dai suoi contemporanei, dato che il poeta portoghese Enrico Cajado lo celebrò nelle sue Aeclogae et Silvae et Epigrammata, pubblicate nel 1501 a Bologna.[2]

Nella sua casa in pieno centro città ospitò Benvenuto Cellini, a dimostrazione sia dell'importanza dell'artista sia della sua versatilità artistica,[2]dato che oltre alle miniature realizzò opere in numerose discipline artistiche.[1]

Assieme a lui il figlio Scipione, anche lui miniatore, che seguì lo stile paterno, ingentilendone le forme,[1] e che collaborò con i miniatori Giovanni Battista Trombetti, bolognese, e Damiano, parmense.[2]

Come miniaturista il Cavalletto miscelò assieme i modi secchi e lineari dello stile tradizionale della scuola bolognese[1] con influenze ferraresi e quelle di Martino da Modena, con il quale lavorò ai libri corali della basilica di San Petronio, realizzando nel 1486 la miniatura raffigurante i Santi Fabiano e Sebastiano (Bologna, Museo della Fabbrica di S. Petronio, Corale XII).[2]

Cavalletto ricevette pagamenti riferiti al Corale XIV (Messa di San Petronio, 1511), oltre che per il Corale XV (Vespri nella solennità del Santo, 1523).[2]

Negli stessi libri sono documentati i pagamenti fatti al figlio Scipione e ai suoi collaboratori.[2]

Del Cavalletto si conserva una sola opera datata e firmata, e risale al 1º febbraio 1523 la miniatura con l'Incoronazione di Maria nella prima pagina degli Statuti dell'arte dei Mercanti e Drappieri di Bologna (Museo civico).[2][1]

Inoltre si distinse per l'Officio della settimana santa (Bologna, Museo civico medievale), in cui rivela più evidenti i caratteri ferraresi della sua formazione.[1]

Al Cavalletto è attribuita la miniatura del frontespizio degli Statuti del Collegio dei giuristi di Bologna (Archivio di Stato) raffigurante l'Assunzione di Maria fiancheggiata dai Santi Pietro e Paolo.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Musica[modifica | modifica wikitesto]

  • Contro la desperata.

Miniature[modifica | modifica wikitesto]

  • Santi Fabiano e Sebastiano, 1486;
  • Messa di San Petronio, 1511;
  • Vespri nella solennità del Santo, 1523;
  • Incoronazione di Maria, 1523;
  • Officio della settimana santa;
  • Assunzione di Maria fiancheggiata dai Santi Pietro e Paolo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Cavalletto, Giovanni Battista, in le muse, III, Novara, De Agostini, 1965, p. 172.
  2. ^ a b c d e f g h i Giuseppe Mondani Bortolan, Cavalletto, Giovanni Battista, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 22, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1979. URL consultato il 10 gennaio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Giulia Bologna, Illuminated Manuscripts: The Book before Gutenberg, New York, Crescent Books, 1995.
  • (EN) Michael Bryan, Walter Armstrong e Robert Edmund Graves, Dictionary of Painters and Engravers, Biographical and Critical, Londra, 1889.
  • (EN) A. Crowe e Giovanni Battista Cavalcaselle, A New History of Painting in Italy, Londra, 1864.
  • J. A. Crowe e Giovanni Battista Cavalcaselle, Storia della pittura in Italia dal secolo II al secolo XVI, Firenze, 1875.
  • P. D'Ancona, Di alcuni codici miniati delle biblioteche tedesche e austriache, in L'Arte, X, 1907, pp. 25-32.
  • (EN) Christopher De Hamel, A History of Illuminated Manuscripts, Boston, David R. Godine, 1986.
  • (EN) Carra Ferguson, a cura di Carl Nordenfalk, Medieval & Renaissance Miniatures from the National Gallery of Art, Washington, National Gallery of Art, 1975.
  • (ES) A. E. Pérez Sánchez, La pintura del Cinquecento. El Manierismo en Italia, in Historia del Arte, Madrid, Anaya, 1986.
  • Adolfo Venturi, Storia dell'arte italiana, VIII, Milano, 1923.
  • F. Wittgens, La miniatura nel pieno Rinascimento di Milano, in Storia di Milano, VII, Treccani, 1956.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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