Gemalto

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Gemalto
StatoBandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
Forma societariaSocietà per azioni
Borse valoriEuronext: GTO
ISINNL0000400653
Fondazione2006
Sede principaleAmsterdam
GruppoThales
Persone chiave
SettoreElettronica, Sicurezza informatica, Telecomunicazioni, Amministrazione digitale, Commercio elettronico, Internet delle cose[2]
Prodotti
Slogan«security to be free»
Sito webwww.gemalto.com/

Gemalto è stata un'azienda di sicurezza informatica che forniva programmi software, strumenti per la sicurezza personale come smart card e token. È stato il più grande produttore di schede SIM[3].

La società è stata fondata nel 2006 quando le due aziende Axalto e Gemplus International, si sono fuse. I ricavi di Gemalto del 2015 erano di 3,122 miliardi di euro.[4] Era quotata all'Euronext Amsterdam e all'Euronext Paris[5] sotto il simbolo di Euronext: GTO.

Gemalto N.V. era una società pubblica con sede ad Amsterdam nei Paesi Bassi ed aveva filiali in diversi paesi. Globalmente aveva 15.000 impiegati, 118 uffici; 17 siti di produzione, 45 centri di personalizzazione, e 27 centri di Ricerca e Sviluppo in 49 nazioni.

Gemalto è stata acquistata da Thales nel dicembre 2017, l'operazione si concluse nel 2018.

Telecomunicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Near field communications (NFC) and mobile payment
  • Combinazione SIM/DVD
  • Firme portatili

Transazioni sicure[modifica | modifica wikitesto]

  • EMV in Turchia
  • Emissione istantanea
  • CardLikeMe
  • e-Banking e sicurezza e-Commerce
  • Barclays
  • FINO PayTech Limited

Sicurezza nel settore pubblico[modifica | modifica wikitesto]

  • Passaporto elettronico
  • Patente elettronica
  • Carte d'identità elettronica
  • Tessera sanitaria elettronica
  • ID e-Government
  • Trasporti

Sicurezza e impresa[modifica | modifica wikitesto]

  • Pfizer
  • Virchow Krause
  • Microsoft partnership
  • Citrix Systems partnership
  • Verisign

Violazioni della sicurezza[modifica | modifica wikitesto]

  • Accuse di perdita della chiave di crittografia della scheda SIM 3G/4G
  • Vulnerabilità delle Smart card

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Gemalto Board of Directors, su gemalto.com. URL consultato il 20 giugno 2018.
  2. ^ (EN) Gemalto, Our main markets (PDF), in Annual Report 2017, 2 marzo 2018, pp. 5-7. URL consultato il 20 giugno 2018.
  3. ^ The endangered SIM card, in The Economist, 22 novembre 2014.
  4. ^ Annual Report 2015 [collegamento interrotto], su fr.sitestat.com, Gemalto.
  5. ^ Gemalto applies for a dual listing on NYSE Euronext Amsterdam, su Gemalto.com. URL consultato il 22 giugno 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàISNI (EN0000 0004 0591 6632