Fab lab

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Fab Lab logo
Amsterdam Fab Lab

Un fab lab (dall'inglese fabrication laboratory) è una piccola officina che offre servizi personalizzati di fabbricazione digitale.

Un fab lab è generalmente dotato di una serie di strumenti computerizzati in grado di realizzare, in maniera flessibile e semi-automatica, un'ampia gamma di oggetti, tra cui prodotti tecnologici generalmente considerati di appannaggio esclusivo della produzione di massa.

Mentre non possono competere con la produzione di massa, e le relative economie di scala, nella produzione di beni di consumo, i fab lab hanno dimostrato grandi potenzialità nel fornire ai loro utenti gli strumenti per realizzare in proprio dispositivi tecnologici. Tali dispositivi possono infatti essere adattati alle esigenze locali o personali in modi tuttora non accessibili alle produzioni su larga scala.

Il concetto di fab lab nasce da un'idea del prof. Neil Gershenfeld del MIT. L'idea è legata ad un laboratorio in grado di collaborare a distanza ed elaborare progetti in forma digitale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il programma è iniziato come una collaborazione tra Grassroots Invention Group e il Center for Bits and Atoms presso il Media Lab del Massachusetts Institute of Technology (MIT) con una sovvenzione della National Science Foundation (Washington, DC) nel 2001. [1]

Vigyan Ashram in India è stato il primo Fab Lab creato al di fuori del MIT. È stato istituito nel 2002 e ha ricevuto fondi da NSF-USA e IITK.

Il concetto di fab lab è nato durante una lezione al MIT (MAS.863) chiamata "How To Make (Almost) Anything". Le lezioni si tengono tuttora nei semestri autunnali.

Macchinari e utensili[modifica | modifica wikitesto]

Solitamente, all'interno di un fab lab si trovano una serie di strumenti per la fabbricazione digitale:[2] [3]

Fab Academy[modifica | modifica wikitesto]

La Fab Academy sfrutta la rete dei Fab Lab per insegnare abilità basate sulla pratica e la fabbricazione digitale. [4] Gli studenti si riuniscono al Fab Lab "Supernodes" per il corso di 19 settimane per conseguire un diploma e costruire un portfolio. In alcuni casi, il diploma è accreditato o vi è la possibilità di avere crediti accademici. [5] Il curriculum si basa sul corso di prototipazione rapida del MIT MAS 863: "How to Make (Almost) Anything". [6] Il corso ha un costo di circa 5000 USD, ma varia in base alla posizione e alle opportunità di borsa di studio disponibili.

Fab City[modifica | modifica wikitesto]

Le Fab City sono state concepite per ricercare modi innovativi di creare le città del futuro. Lo scopo è quello di trasformare le città in centri di produzione locale, innovazione sostenibile e di connessione globale. Questa trasformazione dovrebbe portare a un passaggio da una città di importazione/esportazione di prodotti a una città di importazione/esportazione di dati. Tutto ciò dovrebbe portare la conversione delle città in entità autosufficienti nel 2054; in linea con l'impegno assunto a Barcellona. [7] La città Fab si collega al movimento Fab Lab, perché fanno uso dello stesso capitale umano.

Green Fab Lab[modifica | modifica wikitesto]

La rete Green Fab Lab ha avuto inizio nel Green Fab Lab Valldaura Labs in Catalogna, situato nel parco naturale Collserola, ed è costituita da Fab Labs che abbracciano i concetti di economia simbiotica open source e dell'economia circolare attraverso l'imprenditoria verde [8]. Ad esempio, promuovono il riciclaggio distribuito; alcuni locali hanno riciclato i loro rifiuti di plastica triturandoli in particelle fuse/fabbricazione granulare fusa (FPF/FGF), per riusarli con la stampa 3D, che, oltre ad essere un vantaggio a livelli economico, è una soluzione sostenibile per l'ambiente. [9] [10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fab Central - Fab Lab - IaaC, su web.archive.org, 10 febbraio 2014. URL consultato il 21 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2014).
  2. ^ Copia archiviata, su muse.it. URL consultato il 13 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2019).
  3. ^ Macchinari Fablab Catania, su fablabcatania.eu. URL consultato il 9 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2017).
  4. ^ Fab Academy Diploma | Fab Academy, su web.archive.org, 8 ottobre 2016. URL consultato il 21 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2016).
  5. ^ Accreditations | Fab Academy, su web.archive.org, 13 dicembre 2018. URL consultato il 21 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2018).
  6. ^ (EN) Fab Labs @ 10 | Make:, su Make: DIY Projects and Ideas for Makers, 8 luglio 2014. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  7. ^ Fab City Global Initiative, su fab.city. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  8. ^ (EN) Projects & Development, su IAAC. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  9. ^ Dennis J. Byard, Aubrey L. Woern e Robert B. Oakley, Green fab lab applications of large-area waste polymer-based additive manufacturing, in Additive Manufacturing, vol. 27, 1º maggio 2019, pp. 515–525, DOI:10.1016/j.addma.2019.03.006. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  10. ^ (EN) Green Fab Lab: Using the Fab Lab To 3D Print New Things From Recycled Plastics, su 3DPrint.com | The Voice of 3D Printing / Additive Manufacturing, 9 aprile 2019. URL consultato il 21 dicembre 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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