Explorer 6

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Explorer 6
Immagine del veicolo
Dati della missione
OperatoreNASA
NSSDC ID1959-004A
SCN00015
DestinazioneOrbita terrestre
EsitoMissione riuscita. Disintegratosi per rientro nell'atmosfera.
VettoreThor-Able
Lancio7 agosto 1959
Luogo lancioCape Canaveral Space Launch Complex 17A
Rientro1º luglio 1961
Durata59 giorni
Proprietà del veicolo spaziale
CostruttoreTRW
Strumentazione
Parametri orbitali
Orbitaorbita altamente ellittica
Periodo765 min
Inclinazione47°
Eccentricità0.7588
Programma Explorer
Missione precedenteMissione successiva
Explorer 5 Explorer 7

L'Explorer 6 fu un satellite statunitense appartenente al Programma Explorer, fu il secondo di una nuova generazione di macchine, il primo esemplare non raggiunge mai l'orbita.

La missione[modifica | modifica wikitesto]

Explorer 6 fu lanciato il 7 agosto 1959 tramite il vettore Thor-Able. Fu immesso in orbita senza problemi e iniziò la sua missione la quale consisteva nello studio dei raggi cosmici, del geomagnetismo, della propagazione radio nell'alta atmosfera e del flusso di micrometeoriti. In più eseguì dei test su un dispositivo atto a fotografare le condizioni climatiche della Terra.
Il satellite smise di trasmettere il 6 ottobre 1959 a causa dell'inefficienza delle batterie a bordo. Explorer 6 fu utilizzato, sempre nel 1959, come bersaglio per il test di un missile antisatellite americano, il quale passò con successo a meno di 6,4 km dalla sonda (non era previsto l'abbattimento). Explorer 6 rientrò nell'atmosfera il 1º luglio 1961.

Il satellite[modifica | modifica wikitesto]

Explorer 6 era un piccolo satellite all'incirca sferico, dal quale fuoriuscivano quattro pannelli solari atti a ricaricare le batterie. Tutti gli apparati scientifici, eccetto il sistema fotografico, potevano inviare i dati sia in formato digitale che analogico. Un trasmettitore UHF veviva utilizzato per la telemetria digitale e per l'invio delle immagini, mentre due trasmettitori VHF erano utilizzati per i dati analogici. Dei quattro pannelli solari, solo tre si dispiegarono e questo spiega perché i dati digitali furono trasmessi solo per poche ore al giorno. Da segnalare che la bassa potenza elettrica disponibile creava anche dei disturbi nella trasmissione dei dati in VHF.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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