Esotropia essenziale infantile

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L'esotropia essenziale infantile è un disturbo della visione binoculare caratterizzato dalla deviazione verso l'interno di uno od entrambi gli occhi. Tale anomalia rientra nelle forme di strabismo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1988, l'oftalmologo Americano Gunter K. Von Noorden aveva per primo descritto un caso di esotropia essenziale infantile, elencando .[1] Helveston nel 1993 sullo studio di Von Noorden ha perfezionato l'elenco delle caratteristiche di tale anomalia oculistica.[2]

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

Si manifesta nell'età infantile e precisamente entro il sesto mese.

Terapie[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alla cura di eventi quali nistagmo latente, ipermetropia e ambliopia, il trattamento è chirurgico e avviene tramite recessione dei muscoli mediali, con il quale si indeboliscono, e se successivamente si riscontra ancora un residuo di esotropia si può optare per la resezione.

Recenti studi medici[3] stanno cercando di comprendere se al precoce intervento corrisponde un intervento definitivo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ von Noorden G.k.; A Reassessment of Infantile esotropia. XLIV Edward jackson Memorial lecture; American Journal of Ophthalmology, 1988; 105:1-10
  2. ^ Helveston E.M.; Frank Costenbader Lecture: Journal of Paediatric Ophthalmology and Strabismus, 1993
  3. ^ Simonsz HJ, Kolling GH, Unnebrink K. Strabismus. 2005 Dec;13(4):169-99

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

' Paolo Nucci. Lo strabismo: clinica e terapia. Manuale per oftalmologi ed ortottisti. Editore Fabiano|

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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