Edmea Pirami

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Edmea Pirami coniugata Emiliani (Ascoli Piceno, 27 giugno 1899Bologna, 31 dicembre 1978) è stata una pediatra italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque ad Ascoli Piceno da Alberto Pirami e Virginia Amidei e, seguendo le orme delle sorelle, Ester Pirami e Lea, si iscrisse alla facoltà di Medicina e Chirurgia di Bologna per poi specializzarsi in pediatria nel 1927 e in puericultura nel 1933[1]. Dopo il matrimonio e la nascita di una figlia, lasciò la carriera ospedaliera continuando, tuttavia, ad occuparsi di ragazze madri, donne indigenti e dei loro bambini e fece aprire due ambulatori gratuiti a Bologna. La sua attività umanitaria continuò anche durante la seconda guerra mondiale e, in tali circostanze, Edmea procurò un rifugio a bambini e bambine ebrei.

Nel dopoguerra, fu la prima donna ad essere eletta nel Consiglio dell'Ordine dei Medici di Bologna[2]. Tra i vari impegni e le cariche che ricoprì, ricordiamo che fu presidente dell'Associazione Italiana Donne Medico (AIDM) di Bologna e successivamente presidente nazionale nel 1963; fu vicepresidente del Medical Women's International Association (MWIA) per l'Europa meridionale nel 1964[3]; fu tra le fondatrici nel 1949 del Soroptimist Club di Bologna e presidente per due mandati.

Morì a Bologna il 31 dicembre 1978.[4] È sepolta nel cimitero cittadino.[5]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

La città di Bologna le ha intitolato un giardino pubblico, come omaggio postumo, nel quartiere Savena.[6][7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pirami Edmea, Pari opportunità.
  2. ^ Pirami Emiliani Edmea, Scienza a due voci.
  3. ^ Storia, su Associazione Italiana Donne Medico. URL consultato il 12 febbraio 2023.
  4. ^ Serena Fabbrini, Edmea Pirami, pediatra bolognese. Per tutti “la Dottoressa”, su Oggi Scienza, 29 ottobre 2020. URL consultato il 13 febbraio 2023.
  5. ^ Fonte: totem informativo di Bologna Servizi Cimiteriali.
  6. ^ Pirami Edmea, su Chi era costui?. URL consultato il 12 febbraio 2023.
  7. ^ Giardino Edmea Pirami, su Iperbole, Comune di Bologna. URL consultato il 13 febbraio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]