Dominique Voynet

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Dominique Voynet
Dominique Voynet nel 2010

Direttore dell'Agenzia sanitaria regionale di Mayotte
In carica
Inizio mandato1° gennaio 2020

Sindaco di Montreuil
Durata mandato22 marzo 2008 –
4 aprile 2014
PredecessoreJean-Pierre Brard
SuccessorePatrice Bessac

Segretario generale de I Verdi
Durata mandato2001 –
2003
PredecessoreJean-Luc Bennahmias
SuccessoreGilles Lemaire

Ministro della pianificazione territoriale e dell'ambiente
Durata mandato4 giugno 1997 –
9 luglio 2001
PresidenteJacques Chirac
Capo del governoLionel Jospin
PredecessoreJean-Claude Gaudin
(Pianificazione regionale)
Corinne Lepage (Ambiente)
SuccessoreYves Cochet

Senatrice francese
Durata mandato26 settembre 2004 –
30 settembre 2011
CircoscrizioneSenna-Saint-Denis
Sito istituzionale

Deputata francese
Durata mandato1º giugno 1997 –
4 luglio 1997
PredecessoreGilbert Barbier
SuccessoreAndré Vauchez
LegislaturaXV (Quinta Repubblica)
Gruppo
parlamentare
RCV
Circoscrizione3ª del Giura
Sito istituzionale

Europarlamentare
Durata mandato13 novembre 1991 –
10 dicembre 1991
PredecessoreSolange Fernex
SuccessoreMarie-Anne Isler-Béguin
LegislaturaIII
Gruppo
parlamentare
Gruppo Verde
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoEELV(dal 2010)
In precedenza:
I Verdi (1984-2010)
Titolo di studioLaurea in medicina
UniversitàUniversità della Franca Contea
ProfessioneAnestesista, ispettore generale degli affari sociali

Dominique Voynet (Montbéliard, 4 novembre 1958) è una politica francese, appartenente al partito dei Verdi di cui è stata cofondatrice nel 1984.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dominique Marie Denise Voynet è nata il 4 novembre 1958 a Montbéliard nel dipartimento del Doubs dal matrimonio di Jean Voynet, insegnante, e Monique Richard, direttrice di scuola.[1]

È madre di due figlie: Marine e Jeanne.

Si è formata e laureata come medico, in particolare come anestesista.[1] Durante i suoi studi, alla fine degli anni '70, iniziò a prendere parte all'attivismo ambientale. Si è battuta contro la realizzazione dei reattori nucleari a Fessenheim e Malville e contro la deforestazione dei Vosgi per conto dell'Associazione Belfort per la Protezione della Natura.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Leader dei verdi di Besançon nel 1985, viene eletta al Parlamento europeo nel 1989. Abbandona il seggio parlamentare nel 1991 per assumere la carica di portavoce nazionale de I Verdi. Nel 1992 viene eletta consigliere regionale della Franca Contea, carica che lascia nel 1994 per dedicarsi alla campagna presidenziale dell'anno successivo nella quale ottiene 1.010.738 voti (3,31%) in rappresentanza di un'alleanza "a sinistra della sinistra" comprendente, oltre al suo partito, l'AREV (erede del Partito Socialista Unificato) e la Convenzione per un'Alternativa Progressista.

Nel 1997 viene eletta deputata in una circoscrizione dello Giura ed entra a far parte del governo di Lionel Jospin come Ministro dell'ambiente e del territorio (Ministre de l'Aménagement du Territoire et de l'Environnement), carica che conserva sono alle dimissioni presentate nel 2001.

Come segretario nazionale dei Verdi, sostiene alla campagna per le elezioni presidenziali del 2002 il candidato del partito Noël Mamère, che supera per la prima volta la soglia del 5% (1.495.673 voti pari al 5,24%). Perde però il suo seggio alle elezioni amministrative del 2002 e nel gennaio 2003 viene sostituita da Gilles Lemaire alla segreteria nazionale.

Nel 2004 viene eletta senatrice per la regione Senna-Saint-Denis[2]

È stata candidata all'Eliseo nelle elezioni presidenziali del 2007 dove ha ottenuto al primo turno 576.666 voti (1,57%), venendo esclusa dal successivo ballottaggio.[3]

Nel 2008 si candida a sindaco di Montreuil, comune della periferia di Parigi storicamente governato dal Partito Comunista, sfidando il sindaco in carica, il comunista Jean-Pierre Brard. Appoggiata da una lista con ecologisti, socialisti dissidenti e personalità esterne ai partiti, riesce dapprima un po' a sorpresa a costringere Brard al ballottaggio, e vince poi al secondo turno con il 54% dei voti.

Contraria al cumulo di cariche, non si ricandida al Senato nel 2011.

Dominique Voynet nel 2010

Nel 2012 è insignita della Legion d'onore, indicata dalla ministra dell'Ambiente, l'ecologista Cécile Duflot.

Alla fine del 2013 annuncia che non si ricandiderà sindaco di Montreuil, contestando il comportamento dei suoi oppositori di sinistra e in generale denunciando una degradazione della vita politica, facendo allusione al comportamento del Partito Socialista locale che punterebbe a presentare comunque un proprio candidato a sindaco[4] Alcuni osservatori sottolineano che sarebbe comunque andata incontro a una probabile sconfitta[5].

Ispettore generale degli affari sociali[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la scadenza del suo mandato da sindaco, il governo la nomina a capo dell'Ispettorato generale degli affari sociali (IGAS)[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Généalogie de Dominique VOYNET, su geneastar.org.
  2. ^ Scheda sul sito del Senato francese..
  3. ^ Fonte: Ratifica ufficiale del Consiglio Costituzionale francese Archiviato il 27 aprile 2007 in Internet Archive.
  4. ^ (FR) Dominique Voynet ne sera "pas candidate" à sa réélection à Montreuil, su nouvelobs.com, 25 novembre 2013. URL consultato il 5 maggio 2024.
  5. ^ (FR) A Montreuil, Dominique Voynet reste sa meilleure ennemie, in Le Monde, 23 novembre 2013. URL consultato il 5 maggio 2024.
  6. ^ (FR) Dominique Voynet nommée inspectrice générale des affaires sociales, su rtl.fr, 16 aprile 2014. URL consultato il 5 maggio 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Direttore dell'Agenzia sanitaria regionale di Mayotte Successore
(?) dal 1° gennaio 2020 in carica
Predecessore Sindaco di Montreuil Successore
Jean-Pierre Brard 22 marzo 2008 – 4 aprile 2014 Patrice Bessac
Predecessore Ministro della pianificazione territoriale e dell'ambiente Successore
Jean-Claude Gaudin
(Pianificazione regionale)
Corinne Lepage
(Ambiente)
4 giugno 1997 – 9 luglio 2001 Yves Cochet
Predecessore Segretario generale de I Verdi Successore
Jean-Luc Bennahmias 2001 – 2003 Gilles Lemaire
Controllo di autoritàVIAF (EN64152164 · ISNI (EN0000 0000 7836 2774 · LCCN (ENno99081827 · GND (DE128743689 · BNF (FRcb13338241s (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no99081827