Domenico Ghirardelli

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Domenico Ghirardelli

Domenico Ghirardelli, chiamato anche Domingo (Rapallo, 21 febbraio 1817Rapallo, 17 gennaio 1894), è stato un imprenditore italiano naturalizzato statunitense, fondatore della Ghirardelli & Sons chocolate company di San Francisco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Domenico Ghirardelli, figlio di Giuseppe Ghirardelli, un mercante di spezie di Genova[1], e DI Maddalena Ferretto[1][2], nacque il 21 febbraio 1817[3] a Rapallo. Finiti gli studi obbligatori, ottenne impiego presso la storica cioccolateria artigianale Romanengo di Genova[2].

Nel 1837, all'età di vent'anni, Ghirardelli si trasferì in Uruguay, dove in seguito a un incidente rimase vedovo dell'italiana Elisabetta Corsini[4].

Il centro commerciale Ghirardelli Square

L'anno successivo si trasferì nuovamente, stabilendosi a Lima, in Perù, dove aprì una confetteria. Qui sposò in seconde nozze la peruviana Carmen Alvarado Martín (1830-1887) dalla quale ebbe sette figli[2], e dove iniziò a utilizzare lo spagnolo Domingo del suo nome di battesimo[4].

Nel 1849 si recò in California su raccomandazione del suo ex vicino di casa James Lick, uno dei protagonisti della corsa all'oro californiana, assieme al quale l'anno prima aveva acquistato 600 libbre di cioccolato. Dopo aver speso egli stesso alcuni mesi come cercatore, intraprese l'attività di commerciante[5] di cioccolato a servizio dei cercatori. Aprì dunque un negozio a Stockton, che rimase distrutto da un incendio[4], prima di stabilirsi definitivamente a San Francisco e fondare, nel 1852, la celebre Ghirardelli Chocolate Company.

Ritiratosi in pensione nel 1892, Domingo Ghirardelli lasciò le redini dell’azienda nelle mani dei figli e decise di tornare in Italia presso i propri luoghi d’infanzia[4]; rientrato a Rapallo nel 1892, vi morì due anni dopo[6] il 17 gennaio del 1894, all'età di 77 anni[4]. Riportato negli Stati Uniti d'America, il suo corpo fu sepolto presso il cimitero di Mountain View, a Oakland[7].

La fama nel settore del cioccolato[modifica | modifica wikitesto]

Selezione di prodotti Ghirardelli nel negozio-esposizione presso Ghirardelli Square, a San Francisco
Statua sulla tomba di Ghirardelli

La Ghirardelli Chocolate Company, negli anni divenuta produttore su scala industriale, rese a Ghirardelli il riconoscimento del San Francisco Chronicle quale cioccolatiere di maggior successo della città[7] e rese il suo nome celebre in tutti gli Stati Uniti d'America.

Intorno al 1865, un operaio della Ghirardelli mise a punto una tecnica con la quale, appendendo un sacchetto di semi di cacao in una stanza calda, era possibile privare gli stessi del burro di cacao per sgocciolamento, un residuo che, polverizzato, poteva essere impiegato nella produzione di cioccolato. Tale tecnica, nota come processo Broma, diventò in seguito il metodo più comune per la produzione di cioccolato[8].

Ghirardelli divenne presto un marchio di successo che contraddistingueva prodotti alimentari (non solo cioccolato, ma anche vini, aperitivi, liquori, caffè e spezie) che viaggiavano su flotta di 30 navi, esportando in Cina, Giappone e Messico[4] e che è sopravvissuto al suo fondatore, il quale aveva dato una nuova sistemazione delle sue industrie nella Pioneer Woolen Mill[4].

Negli anni sessanta del XX secolo, la società venne acquistata dalla multinazionale svizzera del cioccolato Lindt & Sprüngli[4] e lo stabilimento trasferito nella vicina San Leandro[6], avviando la trasformazione del primitivo opificio in un centro commerciale denominato Ghirardelli Square.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Polly Ghirardelli Lawrence, Margery Menafee Tingley, Ben W. Reed e Ruth Teiser, The Ghirardelli Family and Chocolate Company of San Francisco, Berkeley, Calif., Regional Oral History Office, The Bancroft Library, University of California, 1985, p. 3.
  2. ^ a b c Sidney Lawrence, The Ghirardelli Story, in California History, marzo 2002, p. 90.
  3. ^ Richard H. Dillon, North Beach: The Italian Heart of San Francisco, San Francisco, Presidio Press, 1985, p. 11, ISBN 0-89141-187-9.
  4. ^ a b c d e f g h Generoso D'Agnese, L’oro nero di Ghirardelli Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive., in Oggi 7. URL consultato nel marzo 2015.
  5. ^ Hornitos, su Ghost Towns, Abandoned Villages, and Historical Sites in the United States and Canada. URL consultato l'8 luglio 2007.
  6. ^ a b Roberta Gregori, Ghirardelli, il cioccolato di San Francisco che viene da Rapallo Archiviato il 20 marzo 2015 in Internet Archive., in Mentelocale, 30 agosto 2014. URL consultato nel marzo 2015.
  7. ^ a b SF Chronicle, July 25, 2010. "Where to Find Celebrities' Resting Places" by Charlie Wells
  8. ^ Ghirardelli, su The Ghirardelli Story - A Rich Heritage. URL consultato il 10 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2009).

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