Diviserunt sibi vestimenta mea

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La locuzione latina Diviserunt sibi vestimenta mea, tradotta letteralmente, significa si sono divise le mie vesti è tratta dal Salmo 22[1] nella traduzione latina della Vulgata.

Allusione alle vesti del Redentore che, alla sua morte, furono sorteggiate fra i soldati sotto la croce.
La frase si adopera, nell'uso comune, per indicare spoliazioni o ruberie di cui qualcuno è stato vittima, quasi per dire: "Mi hanno rubato anche la camicia"!

Nella liturgia viene cantata oltre che come parte del Salmo 22, anche come antifona nell'Ufficio delle Tenebre per il Venerdì Santo: ℣ Diviserunt sibi vestimenta mea. ℟ Et super vestem meam miserunt sortem.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Salmo Sal 21,19, su laparola.net., tenendo presente il problema della numerazione dei salmi: 22 secondo il testo originale della tanakh e 21 secondo le traduzioni dei Settanta e della Vulgata.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]