Disturbo evitante/restrittivo dell'assunzione di cibo

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disturbo evitante-restrittivo dell'assunzione di cibo
SpecialitàPsichiatria
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-106B83
MeSHD000080146
Sinonimi
ARFID

Il disturbo evitante-restrittivo dell’assunzione di cibo (conosciuto anche come "ARFID", dall'inglese avoidant-restrictive food intake disorder) è un disturbo del comportamento alimentare di eziologia sconosciuta. Insorge tipicamente durante l'infanzia e consiste nella paura e, conseguente, evitamento del cibo o delle situazioni ad esso collegate.[1][2]

È importante sottolineare che, a differenza dell'anoressia nervosa, nel paziente con tale disturbo non si presenta un'eccessiva preoccupazione della propria forma fisica o un tentativo di perfezionamento della stessa.[1]

Sintomi e caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il disturbo può comparire in qualsiasi momento della vita; ma è più spesso diagnosticato in età infantile. Può inizialmente venire scambiato per un più semplice capriccio del paziente riguardo la scelta minuziosa del cibo da ingerire ma si differenzia da esso per la più consistente durata dei sintomi, dalla compromissione delle attività sociali e da un generalizzato stato di ansia.[3][4]

Il paziente con ARFID può provare avversione verso un particolare tipo di cibo, consistenza, temperatura o forma. Può avere timore di soffocare, vomitare o sentirsi male dopo aver mangiato o vivere il rito del pasto in chiave socialmente ed emotivamente pressante.[5]

In alcuni casi, le cause del disturbo, si possono individuare in eventi traumatici legati al cibo (soffocamento, vomito, problemi gastrointestinali) o all'aspetto sociale dello stesso. In molti altri casi, invece, non si riesce a risalire a una causa scatenante; ma si possono apprezzare comorbilità con: disturbi dello spettro autistico, disturbo da deficit dell'attenzione (ADHD), disturbo d'ansia generalizzato e disturbo ossessivo compulsivo (DOC).[6][5][7][8]

Incidenza[modifica | modifica wikitesto]

Si è notato che l'ARFID tende a esordire in età più giovanile rispetto ad altri disturbi del comportamento alimentare; inoltre, l'incidenza è prevalente nel sesso maschile.[9][10][11]

Diagnosi differenziale[modifica | modifica wikitesto]

La diagnosi di ARFID deve essere eseguita tenendo conto delle seguenti caratteristiche:[1][12]

  • L'evitamento del cibo non deve essere collegato a imposizione sociale, culturale o religiosa;
  • La restrizione non deve essere provocata da un trattamento medico (e.g. chemioterapia, radioterapia) o da altro disturbo del comportamento alimentare, in particolare: anoressia nervosa e bulimia nervosa;
  • Non sussistenza di alterazioni nella percezione della propria forma corporea;
  • Significativa carenza nutrizionale e/o dipendenza da supporto nutrizionale esterno (e.g. nutrizione parenterale).

Trattamento[modifica | modifica wikitesto]

Il trattamento consiste nella riabilitazione nutrizionale del paziente iniziando dal recupero ponderale.[13] La terapia può limitarsi ad avvenire con il trattamento psicologico attraverso la terapia cognitivo-comportamentale sebbene in alcuni casi risulti necessario l'affiancamento di farmaci come il lorazepam, midrazapina e olanzapina.[14][15]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Disturbo evitante/restrittivo dell'assunzione di cibo - Disturbi psichiatrici, su Manuali MSD Edizione Professionisti. URL consultato il 7 aprile 2024.
  2. ^ Disturbo evitante-restrittivo dell’assunzione di cibo - Disturbi di salute mentale, su Manuale MSD, versione per i pazienti. URL consultato il 7 aprile 2024.
  3. ^ (EN) Substance Abuse and Mental Health Services Administration, Table 22, DSM-IV to DSM-5 Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder Comparison, su www.ncbi.nlm.nih.gov, 2016-06. URL consultato il 7 aprile 2024.
  4. ^ (EN) Rachel Bryant‐Waugh, Avoidant restrictive food intake disorder: An illustrative case example, in International Journal of Eating Disorders, vol. 46, n. 5, 2013-07, pp. 420–423, DOI:10.1002/eat.22093. URL consultato il 7 aprile 2024.
  5. ^ a b ICD-11 for Mortality and Morbidity Statistics, su icd.who.int. URL consultato il 7 aprile 2024.
  6. ^ (EN) Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder (ARFID) (for Parents), su kidshealth.org. URL consultato il 7 aprile 2024.
  7. ^ Il disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione del cibo (ARFID), su AIDAP, 8 aprile 2017. URL consultato il 7 aprile 2024.
  8. ^ (EN) Takeshi Inoue, Ryoko Otani e Toshiyuki Iguchi, Prevalence of autism spectrum disorder and autistic traits in children with anorexia nervosa and avoidant/restrictive food intake disorder, in BioPsychoSocial Medicine, vol. 15, n. 1, 2021-12, DOI:10.1186/s13030-021-00212-3. URL consultato il 7 aprile 2024.
  9. ^ Fredrik Svenaeus, Diagnosing mental disorders and saving the normal, in Medicine, Health Care and Philosophy, vol. 17, n. 2, 27 novembre 2013, pp. 241–244, DOI:10.1007/s11019-013-9529-6. URL consultato il 7 aprile 2024.
  10. ^ Rachel Bryant‐Waugh, Avoidant restrictive food intake disorder: An illustrative case example, in International Journal of Eating Disorders, vol. 46, n. 5, 9 maggio 2013, pp. 420–423, DOI:10.1002/eat.22093. URL consultato il 7 aprile 2024.
  11. ^ Richard E. Kreipe e Angela Palomaki, Beyond Picky Eating: Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder, in Current Psychiatry Reports, vol. 14, n. 4, 5 giugno 2012, pp. 421–431, DOI:10.1007/s11920-012-0293-8. URL consultato il 7 aprile 2024.
  12. ^ Stephanie G. Harshman, Jenny Jo e Megan Kuhnle, A Moving Target: How We Define Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder Can Double Its Prevalence, in The Journal of Clinical Psychiatry, vol. 82, n. 5, 7 settembre 2021, DOI:10.4088/JCP.20m13831. URL consultato il 7 aprile 2024.
  13. ^ (EN) Kathryn S. Brigham, Laurie D. Manzo e Kamryn T. Eddy, Evaluation and Treatment of Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder (ARFID) in Adolescents, in Current Pediatrics Reports, vol. 6, n. 2, 2018-06, pp. 107–113, DOI:10.1007/s40124-018-0162-y. URL consultato il 7 aprile 2024.
  14. ^ (EN) Timothy D. Brewerton e Meredith D'Agostino, Adjunctive Use of Olanzapine in the Treatment of Avoidant Restrictive Food Intake Disorder in Children and Adolescents in an Eating Disorders Program, in Journal of Child and Adolescent Psychopharmacology, vol. 27, n. 10, 2017-12, pp. 920–922, DOI:10.1089/cap.2017.0133. URL consultato il 7 aprile 2024.
  15. ^ (EN) Jennifer J. Thomas, Kathryn S. Brigham e Sarah T. Sally, Case 18-2017 — An 11-Year-Old Girl with Difficulty Eating after a Choking Incident, in Richard C. Cabot, Eric S. Rosenberg, Nancy Lee Harris, Virginia M. Pierce, David M. Dudzinski, Meridale V. Baggett, Dennis C. Sgroi, Jo-Anne O. Shepard, Emily K. McDonald, Sally H. Ebeling (a cura di), New England Journal of Medicine, vol. 376, n. 24, 15 giugno 2017, pp. 2377–2386, DOI:10.1056/NEJMcpc1616394. URL consultato il 7 aprile 2024.