Democratici Svedesi

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Democratici Svedesi
(SV) Sverigedemokraterna
LeaderJimmie Åkesson
SegretarioRichard Jomshof
StatoBandiera della Svezia Svezia
SedeStoccolma
AbbreviazioneSD
Fondazione6 febbraio 1988
IdeologiaPopulismo di destra[1][2]
Conservatorismo nazionale[1][3]
Euroscetticismo[3]
In precedenza:
Neonazismo[4]
CollocazioneDestra[5]/Estrema destra[6][7][8][9][10][11]
Partito europeoPartito dei Conservatori e dei Riformisti Europei
Gruppo parl. europeoGruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei
Seggi Riksdag
72 / 349
(2023)
[12]
Seggi Europarlamento
3 / 21
(2019)
Iscritti33,207[13] (2015/2016)
Sito websverigedemokraterna.se

I Democratici Svedesi (in svedese Sverigedemokraterna, SD) sono un partito politico svedese di matrice nazionalista e populista di destra[14].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il partito è stato fondato nel 1988 tramite l'unificazione di varie forze dell'estrema destra svedese[15] con l'obiettivo di contrastare fenomeni quali l'immigrazione e l'islamizzazione, a favore di una politica improntata alla difesa della cultura svedese. Il partito aveva forti legami con il neonazismo.[4] Negli anni 2000 la dirigenza del partito ha deciso di rinunciare alle idee più oltranziste esprimendosi come movimento euroscettico e prodigandosi per il controllo dell'immigrazione.[4]

Alle elezioni del 19 settembre 2010 il partito entra per la prima volta nel Riksdag (il Parlamento), ottenendo 20 seggi.

Alle elezioni europee del 25 maggio 2014 il partito ottiene 2 seggi nell'europarlamento, entrando a far parte del gruppo parlamentare europeo EFDD. Alle legislative del 2018 il partito, con candidato-premier Jimmie Åkesson, ottiene il 17.5% dei voti e 62 seggi. Alle legislative del 2022, a sorpresa sul piano nazionale, il partito raggiunge lo storico risultato del 20,6% dei voti, ottenendo per la prima volta spazio in un esecutivo insieme agli alleati della Destra moderata di Ulf Kristersson.[16]

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Elezioni legislative[modifica | modifica wikitesto]

Elezione Voti % +/- Seggi +/- Status
1988 1 118 0,0
0 / 349
Extraparlamentare
1991 4 887 0,1 Aumento0,1
0 / 349
Stabile Extraparlamentare
1994 13 954 0,3 Aumento0,2
0 / 349
Stabile Extraparlamentare
1998 19 624 0,4 (10.º) Aumento0,1
0 / 349
Stabile Extraparlamentare
2002 76 300 1,4 (8.º) Aumento1,0
0 / 349
Stabile Extraparlamentare
2006 162 463 2,9 (8.º) Aumento1,9
0 / 349
Stabile Extraparlamentare
2010 339 610 5,7 (6.º) Aumento2,8
20 / 349
Aumento20 Opposizione
2014 801 178 12,9 (3.º) Aumento7,2
49 / 349
Aumento29 Opposizione
2018 1 135 627 17,5 (3.º) Aumento4,6
62 / 349
Aumento13 Opposizione
2022 1 330 325 20,54 (2.º) Aumento3,04
73 / 349
Aumento11 Appoggio esterno attivo[17]

Elezioni europee[modifica | modifica wikitesto]

Anno Voti % +/- Seggi +/-
1999 8 568 0,3 (8.º)
0 / 22
2004 28 303 1,1 (9.º) Aumento0,8
0 / 19
Stabile
2009 103 573 3,3 (10.º) Aumento2,2
0 / 18
0 / 20
Stabile

Stabile

2014 359 248 9,7 (5.º) Aumento6,4
2 / 20
Aumento2
2019 636 877 15,3 (3.º) Aumento5,6
3 / 20
Aumento1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Parties and elections - Sweden, su parties-and-elections.eu. URL consultato il 13 settembre 2022.
  2. ^ Rydgren, p. 10.
  3. ^ a b (EN) Sweden, su europeelects.eu. URL consultato il 13 settembre 2022.
  4. ^ a b c Chi sono questi Democratici Svedesi, su ilpost.it.
  5. ^ Ingeborg Toemmel, The European Union: What it is and how it Works, Palgrave Macmillan, 2014, p. 158, ISBN 978-1-137-42754-0. EU parliament sees birth of new right-wing group, in EUobserver, 22 giugno 2009. URL consultato il 18 luglio 2011. Tory minders gag right-wing allies in the ECR, in The Times, London, 8 novembre 2009. URL consultato il 18 luglio 2011. New-look European Parliament, in BBC News, 3 settembre 2009. URL consultato il 18 luglio 2011.
  6. ^ (EN) Sweden’s far right takes a step closer to power, su politico.eu. URL consultato il 13 settembre 2022.
  7. ^ (EN) Swedish opposition leader tasked with forming new government, su theguardian.com. URL consultato il 13 settembre 2022.
  8. ^ (EN) Swedish PM Lofven facing defeat as no-confidence vote looms, su reuters.com. URL consultato il 13 settembre 2022.
  9. ^ (EN) Magdalena Andersson: Sweden's first female PM returns after resignation, su bbc.com. URL consultato il 13 settembre 2022.
  10. ^ (EN) Swedish government set to lose confidence vote: parties, su france24.com. URL consultato il 13 settembre 2022.
  11. ^ Rydgren, p. 9.
  12. ^ Dante Thomsen il 1ºGiugno 2023 abbandona il partito
  13. ^ (SV) Tusentals medlemmar lämnade S i fjol – bara SD ökade [Thousands of members leave S last year – only SD increases], in Nyheter Idag, 30 aprile 2021. URL consultato il 24 maggio 2021.
  14. ^ Alexandra Kaasch e Franca van Hooren, The welfare state as crisis manager : explaining the diversity of policy responses to economic crisis, Palgrave Macmillan, 2013, ISBN 978-1-137-31484-0, OCLC 844063308. URL consultato il 23 settembre 2022.
  15. ^ Democratici svedesi | Avanti!, su avantionline.it. URL consultato il 27 gennaio 2018.
  16. ^ (EN) Ulf Kristersson: Swedish parliament elects new PM backed by far right, in BBC News, 17 ottobre 2022. URL consultato l'11 marzo 2024.
  17. ^ Tale appoggio, tuttavia, poiché il partito detiene la maggior parte dei seggi della coalizione di centro-destra, su cui si basa la fiducia al governo, è più considerato come una partecipazione informale ma comunque incisiva come una ufficiale

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN156521680 · ISNI (EN0000 0001 0708 7450 · LCCN (ENnb2010018947 · GND (DE4824864-2 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2010018947
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