Criptotia

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Criptotia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM744.29
ICD-10Q17.8
OMIM123557
MeSHC565140

La criptotia è una rara malformazione congenita dell'orecchio esterno, consistente nell'invaginazione del polo superiore dell'elice sotto un lembo di cute della regione temporale del cranio[1] e nel deficit di dimensione cranio-caudale del padiglione[2]. Inoltre la fossa scafoidea dell'orecchio si presenta ipoplasica e l'antielice ha un profilo non smusso. Può essere presente una terza radice dell'elice[3]. Poiché l'elice è affossata, manca la parte cefalica del solco retroauricolare e dunque l'orecchio esterno si trova strettamente accostato alla cute del cranio, senza però aderirvi.

Epidemiologia[modifica | modifica wikitesto]

Rara in Europa e negli Stati Uniti è frequente in Asia (fino a 1:400 in Giappone)[4].

Benché sia un reperto di norma isolato, la criptotia può talora essere associata alle sindromi di Edwards o di Fraser o di Carmi[5]. Un singolo caso di trasmissione eredo-familiare è stato descritto in letteratura.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

La classificazione proposta da Hirose et al.[6] distingue:

  • criptotia tipo I: curvatura anomala della radice superiore dell'elice (ipoteticamente causata dall'eccessiva larghezza del muscolo trasverso dell'orecchio)
  • criptotia tipo II: curvatura anomala della radice inferiore dell'elice (ipoteticamente causata dall'eccessiva larghezza del muscolo obliquo dell'orecchio).

Trattamento[modifica | modifica wikitesto]

L'approccio non chirurgico (auricular molding) si basa sull'applicazione di tutori (metallici o di cera)[7] o di distrattori esterni. La risposta a questi tentativi terapeutici non è però prevedibile e nei casi più impegnativi il tasso di fallimento è elevato[8].

Sono state proposte svariate tecniche chirurgiche; in linea generale esse prevedono la detensione dei tessuti molli, la ricostruzione della normale morfologia della cartilagine ed il ripristino della continuità della cute mediante lembi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Kantu K, Aretsky PJ, Polisar IA, Cryptotia, in The Laryngoscope, vol. 82, n. 2, febbraio 1972, pp. 161-5, DOI:10.1288/00005537-197202000-00001, PMID 5014382.
  2. ^ Paredes AA Jr, Williams JK, Elsahy NI, Cryptotia: principles and management, in Clinics in Plastic Surgery, vol. 29, n. 2, aprile 2002, pp. 317-326, DOI:10.1016/S0094-1298(01)00007-4, PMID 12120686.
  3. ^ Berish Strauch, Luis O. Vasconez, Elizabeth J. Hall-Findlay, Bernard T. Lee, Grabb's Encyclopedia of Flaps. Volume I. Head and Neck, 3ª ed., Lippincott Williams & Wilkins, settembre 2008, p. 234, ISBN 978-0-7817-6432-2.
  4. ^ Ohmori S, Takada H, Cryptotia, in Aesthetic Plastic Surgery, vol. 3, n. 1, dicembre 1979, pp. 15-28, DOI:10.1007/BF01577833.
  5. ^ Roger E. Stevenson, Judith G. Hall, Human malformations and related anomalies, 2ª ed., Oxford University Press, USA, ottobre 2005, p. 338, ISBN 978-0-19-516568-5.
  6. ^ Hirose T, Tomono T, Matsuo K, Katohda S, Takahashi N, Iwasawa M, Satoh R, Cryptotia: our classification and treatment, in British Journal of Plastic Surgery, vol. 38, n. 3, luglio 1985, pp. 352-60, DOI:10.1016/0007-1226(85)90241-3, PMID 4016423.
  7. ^ Lindford AJ, Hettiaratchy S, Schonauer F, Postpartum splinting of ear deformities, in British Medical Journal, vol. 334, n. 7589, 17 febbraio 2007, pp. 366-8, DOI:10.1136/bmj.39063.501377.BE, PMID 17303887.
  8. ^ Smith W, Toye J, Reid A, Smith R, Nonsurgical correction of congenital ear abnormalities in the newborn: Case series, in Paediatrics & Child Health, vol. 10, n. 6, luglio 2005, pp. 327-31, PMID 19675840.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]