Covini Engineering

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Covini Engineering
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1978 a Castel San Giovanni
Fondata daFerruccio Covini
Sede principaleCastel San Giovanni
SettoreAutomobilistico
ProdottiAutovetture
Sito webwww.covini.it/

Covini Engineering è un'azienda automobilistica artigianale che si dedica alla produzione di autovetture ad alte prestazioni. L'azienda fu fondata dall'ingegnere Ferruccio Covini nel 1978.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La prima realizzazione è stata la Covini T44, una vettura a quattro ruote motrici con una originale carrozzeria a pannelli piani, simmetrici e modulari equipaggiata dal primo motore diesel concepito già in sede di progetto con turbocompressore, della VM Motori di Cento (FE). Il progetto e il brevetto sono stati acquistati dalla stessa VM Motori.[1]

Nel 1981 la Covini Engineering presenta al Salone di Ginevra la B24 turbocooler, una berlinetta a motore centrale diesel VM di 2400 cm³, con innovativo sistema di superalimentazione con scambiatore termico aria/acqua, primo diesel stradale a superare i 200 km/h.[1] La vettura, concepita con finalità pubblicitarie e scientifiche per sperimentare nuove tecnologie, ha anche un piccolo seguito commerciale.

La Covini C6W

Nel 1988 viene presentata la Covini T40 turboboost; concepita con le stesse finalità della B24, ma con i motori diesel plurifrazionati fino a 4 litri di cilindrata, sempre della VM Motori. Nel 1998 una nuova vettura sperimentale, con i nuovissimi motori diesel common rail della VM motori, viene presentata al salone dell'automobile di Torino; è la prima vettura diesel stradale a superare i 300 km/h.

Dopo una gestazione del progetto iniziata nel 2003 con le prime anticipazioni alla stampa[2], nel 2008 è stata presentata la Covini C6W[3] che si contraddistingue per la presenza di sei ruote, con due assi all'anteriore, come quelli della vettura Tyrrell P34 di Formula 1[4].

La Covini C6W ha partecipato nel 2019 al salone dell'Auto Parco Valentino di Torino.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b LetUDrive.com 26 aprile 2016, su letudrive.com. URL consultato il 1º maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2016).
  2. ^ Corriere della Sera del 22 aprile 2003, su archiviostorico.corriere.it.
  3. ^ Presentazione su Virtualcar, su virtualcar.it (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2013).
  4. ^ (EN) Presentazione su Italiaspeed
  5. ^ Covini C6W, torna l'auto a sei ruote, su Repubblica.it, 17 giugno 2019. URL consultato il 5 novembre 2019.

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