Codex Theodulphianus

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Il Codex Teodulphianus, designato Θ, è un manoscritto latino del X secolo dell'Antico e del Nuovo Testamento. Il testo, scritto su pergamena, è una versione della Bibbia Vulgata. Contiene l'intera Bibbia,[1] con alcune parti scritte su pergamena purpurea.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il Libro dei Salmi e i quattro Vangeli sono scritti su pergamena purpurea in lettere d'argento (le lettere iniziali sono in oro).[1] Il testo è scritto in scrittura minuscola.[2] Il testo latino del Vangelo è un rappresentante della recensione teodulfiana della Vulgata, ed è considerato il più importante testimone di questa recensione (altri manoscritti sono il Codex Annicensis e il Codex Hubertanus). Presenta una forte somiglianza testuale con il Codex Hubertanus, sebbene sia scritto in una mano più piccola. Il testo del Vangelo di Matteo è molto vicino al Codex Cavensis. I libri dei re, il libro delle Cronache, il libro di Esdra e le epistole paoline (parzialmente) sono testualmente vicini al tipo spagnolo della Vulgata. Nel Libro della Genesi, nel Libro di Giosuè e nel Libro dei giudici, il testo è vicino al Codex Amiatinus.[3]

Il Codice contiene il comma Johanneum (Giovanni 1, 5:7), un testo spurio che fa riferimento alla trinità, nella sua posizione abituale (a differenza del Codex Cavensis e del Codex Toletanus).[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

E.A. Lowe ha datato il manoscritto all'ottavo o al nono secolo.[1] Precedentemente apparteneva alla Cattedrale di Orleans, alla famiglia Mesmes, quindi passò alla Biblioteca nazionale di Francia. Il manoscritto è stato esaminato e descritto da Samuel Berger. È stato collazionato da John Wordsworth e H.J. White per la loro edizione del testo della Vulgata.[2] Attualmente il manoscritto è conservato nella Biblioteca nazionale di Francia a Parigi (Lat. 9380).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Bruce M. Metzger, The Early Versions of the New Testament, Oxford University Press, 1977, p. 344-345.
  2. ^ a b Frederick Henry Ambrose Scrivener e Edward Miller, A Plain Introduction to the Criticism of the New Testament, vol. 2, 4ª ed., London, George Bell & Sons, 1894, p. 69.
  3. ^ (FR) Samuel Berger, Histoire de la Vulgate pendant les premiers siècles du Moyen Age, Paris, 1893, pp. 150–151.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]