Chi ha ucciso Cock Robin?

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Chi ha ucciso Cock Robin?
Jenny davanti al corpo di Robin
Titolo originaleWho Killed Cock Robin?
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1935
Durata8 min
Rapporto1,37:1
Genereanimazione, commedia, musicale, giallo
RegiaDavid Hand
SceneggiaturaBill Cottrell
ProduttoreWalt Disney
Casa di produzioneWalt Disney Productions
Distribuzione in italianoArtisti Associati
MusicheFrank Churchill
AnimatoriHamilton Luske, Bob Wickersham, Eric Larson, Hardie Gramatky, Clyde Geronimi, Norman Ferguson, Bill Roberts, Dick Lundy
Doppiatori originali
Doppiatori italiani
Ridoppiaggio (2004)

Chi ha ucciso Cock Robin? (Who Killed Cock Robin?) è un film del 1935 diretto da David Hand. È un cortometraggio d'animazione della serie Sinfonie allegre, distribuito negli Stati Uniti dalla United Artists il 26 giugno 1935[1] e basato sull'omonima filastrocca britannica del 1744.[2] In alcuni personaggi del film si possono riconoscere caricature di attori dell'epoca. È stato distribuito in DVD col titolo Chi ha ucciso Robin?.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Mentre Robin il pettirosso (caricatura di Bing Crosby) suona una serenata a Jenny Wren (caricatura di Mae West), un uccello nascosto scocca una freccia nel cuore di Robin e lui cade a terra. Arrivano la polizia e un'ambulanza. Mentre i dottori portano via il corpo di Robin, la polizia arresta tre sospetti: un cuculo (caricatura di Harpo Marx), un passero (caricatura di Edward G. Robinson) e un merlo (caricatura di Stepin Fetchit). Il giorno dopo si svolge il processo e i tre sospetti vengono interrogati da un pappagallo avvocato, ma nessuno dei tre sa dire chi è l'assassino. Poi arriva in tribunale Jenny che chiede sia fatta giustizia per il povero Robin. Poiché non si capisce chi sia il colpevole, il giudice gufo condanna tutti e tre i sospettati all'impiccagione. In quel momento un'altra freccia viene scagliata e si scopre che a farlo è stato Cupido, il quale afferma di non aver ucciso Robin, ma solo di averlo colpito, e che lui è caduto a testa in giù per amore di Jenny. Robin si risveglia e lui e Jenny si baciano.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu distribuito in Italia nel 1936 in lingua originale. Fu doppiato dalla Royfilm per la distribuzione in VHS nel 1987 e poi ridoppiato dalla stessa società per la distribuzione in DVD nel 2004. Non essendo stata registrata una colonna internazionale, in entrambi i casi la musica presente mentre i personaggi parlano e cantano fu sostituita.

Edizioni home video[modifica | modifica wikitesto]

VHS[modifica | modifica wikitesto]

Italia
  • Paperino & soci a caccia di... guai (gennaio 1987)[3]

DVD[modifica | modifica wikitesto]

Il cortometraggio fu distribuito in DVD-Video nel primo disco della raccolta Silly Symphonies, facente parte della collana Walt Disney Treasures e uscita in America del Nord il 4 dicembre 2001[4] e in Italia il 22 aprile 2004.[5]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Dave Smith, Disney A to Z: The Official Encyclopedia, 2ª ed., Disney Editions, 1998, p. 610, ISBN 0-7868-6391-9.
  2. ^ (EN) Russell Merritt e J. B. Kaufman, Walt Disney's Silly Symphonies: A Companion to the Classic Cartoon Series, Gemona del Friuli, Cineteca del Friuli, 2006, p. 162, ISBN 88-86155-27-1.
  3. ^ Paperino & soci a caccia di... guai, su VHS Walt Disney, 23 ottobre 2019. URL consultato il 31 marzo 2022.
  4. ^ (EN) Lindsay Mayer, Silly Symphonies: The Historic Musical Animated Classics DVD Review, su dvdizzy.com, p. 2. URL consultato il 24 novembre 2016.
  5. ^ USCITE in DVD - Aprile 2004, su tempiodelvideo.com, Focus Video. URL consultato il 22 ottobre 2020.
  6. ^ (EN) The 8th Academy Awards - 1936, su oscars.org, Academy of Motion Picture Arts and Sciences. URL consultato il 1º marzo 2017.
  7. ^ Annali 1936 - Premi, su asac.labiennale.org, ASAC. URL consultato il 1º marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2019).
  8. ^ (EN) Top Films Archives, su nationalboardofreview.org, National Board of Review. URL consultato il 1º marzo 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]