Cautethia spuria

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cautethia spuria
Cautethia spuria
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineLepidoptera
SottordineGlossata
InfraordineHeteroneura
DivisioneDitrysia
SuperfamigliaBombycoidea
FamigliaSphingidae
SottofamigliaMacroglossinae
TribùDilophonotini
SottotribùDilophonotina
GenereCautethia
SpecieC. spuria
Nomenclatura binomiale
Cautethia spuria
(Boisduval, 1875)
Sinonimi

Oenosanda spuria
Boisduval, 1875

Cautethia noctuiformis (Boisduval, 1875) è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, diffuso in America Centrale e Settentrionale.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Adulto[modifica | modifica wikitesto]

Appare molto simile a C. yucatana, dalla quale si discosta per le dimensioni maggiori e per l'ala anteriore più lunga e appuntita all'apice; inoltre la linea scura, in corrispondenza del tornus, somiglia più ad un'ampia macchia triangolare che non ad una banda nettamente definita. La colorazione base dell'ala anteriore può essere molto scura.
Nell'ala posteriore, la parte scura distale occupa quasi la metà della superficie. La parte basale risulta invece di un giallo carico.
Macroscopicamente i sessi sono simili (D'Abrera, 1986).
Nel genitale maschile, l'uncus e lo gnathos appaiono più sviluppati rispetto alle altre specie congeneri. Visto lateralmente, l'uncus appare un po' più corto dello gnathos, più largo che in C. grotei grotei e in C. noctuiformis noctuiformis, e con un apice marcatamente convesso; il margine apicale è sinuoso e curvato ad angolo acuto. Lo gnathos mostra un apice dalla superficie divisa e scavata in maniera peculiare, a formare tre lobi; di questi il centrale, sito in posizione più ventrale, è corto, tronco, sottile, e terminante a punta, mentre gli altri due appaiono più arrotondati, tozzi e rivestiti da una fitta copertura di corte spine. L'edeago rivela un piccolo processo, dentellato all'apice, appuntito nella parte distale.
L'apertura alare è compresa tra 35 e 45 mm.

Uovo[modifica | modifica wikitesto]

Le uova sono sferiche e verdastre.

Larva[modifica | modifica wikitesto]

Il bruco è verde pallido, con un lungo "cornetto" caudale di colore marroncino. Via via che gli stadi di sviluppo procedono, la colorazione diviene più scura fino al rossiccio-bruno, tranne che sul capo e sull'ultima parte dell'addome.

Pupa[modifica | modifica wikitesto]

Le crisalidi si rinvengono entro bozzoli posti a scarsa profondità nel sottobosco. La fase pupale dura da 14 giorni a un mese.

Esemplari di Cautethia spuria conservati presso la Texas A&M Insect Collection a College Station, Texas (USA)

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Durante l'accoppiamento, le femmine richiamano i maschi grazie ad un feromone rilasciato da una ghiandola, posta all'estremità addominale. Gli adulti di entrambi i sessi sono attratti dalla luce, ma soprattutto i maschi.
I bruchi vengono parassitati da Ditteri Tachinidi del genere Belvosia Robineau-Desvoidy, 1830.

Periodo di volo[modifica | modifica wikitesto]

La specie è multivoltina in Costa Rica, Messico e nel Texas meridionale. Esemplari adulti possono essere catturati in ogni mese dell'anno.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Gli adulti suggono il nettare di fiori di varie specie.

I bruchi si alimentano su foglie di membri della famiglia Rubiaceae, tra cui Chiococca alba (L.) Hitchc., Chiococca pachyphylla Wernham e Coutarea hexandra (Jacq.) K. Schum..

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale di questa specie comprende il Messico (locus typicus), il Belize (Cayo, Toledo), il Nicaragua (Managua, Carazo, Granada e probabilmente Rivas), la Costa Rica (Guanacaste, Puntarenas, Limón, Alajuela, San José), e gli Stati Uniti meridionali (Texas e Oklahoma).

L'habitat è rappresentato da foreste e zone boscose tropicali e sub tropicali.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sottospecie[modifica | modifica wikitesto]

Non sono state descritte sottospecie.

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

È stato riportato un unico sinonimo:

  • Oenosanda spuria Boisduval, 1875 (sinonimo omotipico) - Hist. nat. Ins., Spec. gén. Lépid. Hétérocères, 1: 319

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Boisduval, 1875 - Histoire Naturelle des Insectes. Species Général des Lépidoptéres Hétérocéres. Tome Premier. Sphingides, Sésiides, Castnides Hist. nat. Ins., Spec. gén. Lépid. Hétérocères, 1 : 1-568, pl. 1-11
  • D'Abrera, Bernard, 1986 - Sphingidae mundi; Hawk Moths of the World. 226 pp.; E.W. Classey, Faringdon; ISBN 086096-022-6
  • Druce in Godman & Salvin, 1881; Godman & Salvin, 1881 - Biologia Centrali-Americana; or Contributions to the Knowledge of the Fauna of Mexico and Central America. Zoology. Lepidoptera. Heterocera Biol. centr.-amer., Lep. Heterocera 1: 1-490 3: pl. 1-101
  • Kitching & Cadiou, 2000 - Hawkmoths of the World; An annotated and illustrated revisionary checklist (Lepidoptera: Sphingidae). 256 PP.; Comstock Publishing Associates; ISBN 978-0-8014-3734-2
  • (EN) Kükenthal, W. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, a cura di Kristensen, N. P., collana Handbuch der Zoologie, Fischer, M. (Scientific Editor), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x + 491, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917.
  • Landman Wijbren, 2001 - The Complete Encyclopedia of Moths. 272 pp.; Grange Books; ISBN 1-84013-409-7
  • Lewis, H. L., 1974 - Butterflies of the World; ISBN 0-245-52097-X
  • Rothschild, L.W. & Jordan, K., 1903 - A revision of the lepidopterous family Sphingidae. Novit. zool., 9, 1-972
  • (EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. xi, 404, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
  • (EN) Stehr, F. W. (Ed.), Immature Insects, 2 volumi, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. ix, 754, ISBN 978-0-8403-3702-3, LCCN 85081922, OCLC 13784377.
  • Tuttle, James P., 2007 - The Hawkmoths of North America, A Natural History Study of the Sphingidae of the United States and Canada. The Wedge Entomological Research Foundation, Washington, DC; ISBN 978-0-9796633-0-7.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]