Bing (Beckett)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bing
Titolo originaleBing
Altri titoliPing
AutoreSamuel Beckett
1ª ed. originale1966
1ª ed. italiana1969
Genereracconto
Lingua originalefrancese

Bing è una prosa breve di Samuel Beckett scritta in francese e pubblicata nel 1966 dalle Éditions de Minuit di Parigi e l'anno successivo inclusa in Têtes-mortes. In inglese, tradotta dall'autore stesso con il titolo Ping, è uscita in No's Knife, presso Calder di Londra. La traduzione in italiano, di Guido Neri, è apparsa per la prima volta nel volume Teste morte della collana Einaudi Letteratura della casa editrice di Torino nel 1969.

Nel numero dei "Cahiers de l'Herne" dedicato a Beckett (n. 31, 1976) si possono leggere anche le nove versioni precedenti l'ultima pubblicata (interessante che all'inizio avesse titolo Blanc, ossia "bianco"), in stadi di successive sottrazioni che coinvolgono anche altri testi del periodo, quali Lo spopolatore, Quello che è strano, via e Immaginazione morta immaginate.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Difficile parlare di trama per una prosa senza verbi (che non siano participi aggettivanti) né virgole, "esercizio di sconcerto dell'immaginazione del lettore [...] resistente ai metodi di lettura critica"[1]. C'è un parallelepipedo bianco e un personaggio in esso inscatolato, senza movimenti, in piedi, quasi claustrofobico, senza che conosca soffitto o pavimento del posto perché non muove neanche la testa ed è "probabilmente vicino all'ultimo respiro"[2].

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Samuel Beckett, Bing, Éditions de Minuit, Paris, 1966
  • Samuel Beckett, Bing, in Têtes-mortes, Éditions de Minuit, Paris, 1967
  • id., Ping, in No's Knife, Calder, London, 1967
  • id., Bing, in Teste morte, trad. Guido Neri e Valerio Fantinel, "Einaudi Letteratura", Einaudi, Torino, 1969
  • id., in Racconti e prose brevi, a cura di Paolo Bertinetti, "Letture", Einaudi, Torino, 2010, ISBN 978-88-06-20215-6

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lodge, cit., p. 145.
  2. ^ David Lodge, cit., p. 138. Le gambe giunte e le mani con le palme all'esterno hanno fatto pensare a Lodge a una sorta di crocifisso, o alla possibilità di voler rendere metafisicamente la morte di Cristo, ivi, p. 142.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • David Lodge, Samuel Beckett: Some «Ping» Understood, in "Encounter", 30, febbraio 1968; poi in The English Novel: Developments in Criticism since Henry James, a cura di Stephen Hazell, Macmillan, Houndmills 1978, pp. 136–48.
  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di letteratura