Bernardino II di Savoia-Racconigi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bernardino II di Savoia-Racconigi
Marchese di Racconigi
Stemma
Stemma
In carica1582 –
1605
PredecessoreFilippo
SuccessoreTitolo estinto
TrattamentoSua Altezza Reale
Altri titoliCavaliere dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata
NascitaTorino, 1540
MorteRacconigi, 1605
DinastiaSavoia-Racconigi
PadreFilippo di Savoia-Racconigi
MadrePaola Costa
ConsorteIsabella Grillet
ReligioneCattolicesimo

Bernardino II di Savoia-Racconigi, soprannominato Monsignor di Racconigi (Torino, 1540Racconigi, 1605), fu marchese di Racconigi e signore di Pancalieri con Sommariva.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Filippo, marchese di Racconigi, e di sua moglie la nobildonna Paola Costa dei signori di Mirandolo, Bernardino nacque a Torino.

Intrapresa la carriera militare come da tradizione di famiglia, fu capitano degli Arceri della Guardia di Carlo Emanuele I di Savoia e partecipò in appoggio dell'imperatore del Sacro Romano Impero alla lotta contro i turchi in Ungheria. Dopo i successi totalizzati, tornato in patria, ottenne dal cugino duca il Collare dell'Annunziata[1] ed ulteriori feudi minori con ampie rendite annesse.

Alla morte del padre nel 1582, dopo due anni di permanenza forzata alla corte di Torino, nel 1584 Bernardino II decise di stabilirsi definitivamente nel feudo della sua famiglia, in aperto contrasto con la politica filo-spagnola inaugurata dal duca Carlo Emanuele I (di cui era stato anche precettore e consigliere assieme a Andrea Provana di Leinì per volontà del padre di Carlo Emanuele, il duca Emanuele Filiberto di Savoia); a Racconigi, il marchese fece largo uso del castello locale dove creò una propria piccola corte, attorniandosi di personaggi influenti che arricchirono la città di ville e palazzi. Interessandosi sempre più ai propri possedimenti, nel 1600 fece una notevole donazione per la costruzione della chiesa locale di San Rocco, sulla strada verso Cavallermaggiore, oltre a dare inizio ai lavori per l'ampliamento del convento dei domenicani della città, completato nel 1604. Si impegnò altresì per lo sviluppo dell'industria serica in loco, già promossa largamente da suo padre.

Bernardino morì a Racconigi nel 1605 e, non avendo avuto figli ed essendogli premorti tutti i fratelli senza eredi, il suo titolo si estinse. Bernardino venne sepolto nella chiesa dei Servi di Maria di Racconigi, ma in tempi successivi la sua salma e quella della consorte furono tumulati per volere di Vittorio Emanuele III nella cappella del castello di Racconigi. La vedova Isabella de Glillet dispose che l'eredità venisse destinata al duca Carlo Emanuele I, riservandosi comunque l'usufrutto del castello di Racconigi fino alla sua morte. Nel 1625, alla morte della marchesa, il castello divenne proprietà ducale e venne riassegnato al ramo collaterale dei Savoia-Carignano nella persona del principe Tommaso Francesco di Savoia.

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

Bernardino II sposò a Racconigi nel 1577 la nobildonna francese Isabella Grillet, dei marchesi de la Cluse. La coppia non ebbe figli.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata - nastrino per uniforme ordinaria

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Claudio di Savoia-Racconigi Francesco di Savoia-Racconigi  
 
Caterina di Seyssel  
Bernardino I di Savoia-Racconigi  
Ippolita Borromeo Giovanni Borromeo, IV conte di Arona  
 
Maria Cleofe Pio  
Filippo di Savoia-Racconigi  
Giovanni Adorno Raffaele Adorno  
 
Violante Giustiniani Longo  
Violante Adorno  
Eleonora Sanseverino Roberto Sanseverino, conte di Cajazzo  
 
Giovanna da Correggio  
Bernardino II di Savoia-Racconigi  
Giovanni Luigi Costa  
 
 
Luigi Antonio Costa  
Bona Grimaldi Pietro Grimaldi, barone di Bueil  
 
Caterina Gattilusio  
Paola Costa  
Giorgio Villa, signore di Rivalba  
 
 
Bona Villa  
Bernardina Villa  
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Per approfondimenti vedasi http://www.blasonariosubalpio.it/Appendice03.html[collegamento interrotto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Marchese di Racconigi Successore
Filippo 15821605 Titolo estinto