Askoll

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Askoll EVA
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Borse valori
Fondazione2014 a Dueville, Vicenza
Fondata daElio Marioni
Sede principaleDueville
GruppoAskoll Holding S.r.l.
Persone chiaveElio Marioni, Presidente
Alessandro Beaupain (Vice Presidente)
Gian Franco Nanni (CEO)
SettoreCasa motociclistica
ProdottiScooter
Biciclette
Fatturato17.9 milioni € (2021 [1])
Sito webwww.askollelectric.com

Askoll EVA S.p.A è una casa motociclistica italiana che produce scooter elettrici, biciclette a pedalata assistita e monopattini elettrici. Fondata nel 2014, ha sede a Dueville, Vicenza e fa parte del gruppo Askoll Holding S.r.l.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Askoll EVA è stata fondata nel 2014 dal Elio Marioni, presidente di Askoll Holding, dopo due anni di sviluppo all'interno del reparto di ricerca della casa madre. Per finanziare la neonata sussidiaria il gruppo ha venduto uno dei suoi stabilimento produttivi.

I primi modelli di biciclette e scooter sono entrati in produzione nel 2015 denominati “eB” (electric bike) ed “eS” (electric scooter).[2] Tali veicoli sono equipaggiati con motori elettrici e accumulatori prodotti dalla stessa casa madre.[3]

Nel 2016 l'azienda ha presentato il prototipo di un quadriciclo elettrico a due posti (la Askoll Elò)[4] inizialmente destinata alla produzione ma successivamente, a causa degli alti costi e alla mancanza di un partner industriale, il progetto venne accantonato.[5]

Nel 2017, il servizio postale austriaco ha ordinato una flotta di scooter elettrici Askoll per il suo servizio di consegna. Inoltre nello stesso anno Askoll è divenuta fornitore dello scooter sharing MiMoto.[6]

Nel luglio 2018 la società è diventata pubblica venendo quotata in borsa all’indice AIM Italia.[7] Nello stesso anno è iniziata una partnership con il fornitore spagnolo di scooter sharing eCooltra.[8]

Nel 2019 Askoll EVA ha presentato all’EICMA una serie di unità motrici elettriche per e-bike vendute anche a terzi.[9]

Nei primi mesi della pandemia di COVID-19, l’azienda ha dovuto chiudere le attività per sei settimane a seguito del lockdown imposto dal governo italiano. A causa della pandemia, nella prima metà del 2020 le attività sono crollata drasticamente (le vendite si sono contratte del 62%).

Nell'estate del 2020 è stata presentata la nuova famiglia di scooter elettrici NGS disegnati dalla Italdesign[10], un'evoluzione dei modelli eS, caratterizzati da una guida più silenziosa e connettività Bluetooth.[11]

Veicoli in produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il modello Askoll eS3

Scooter elettrici[modifica | modifica wikitesto]

Biciclette[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Risultati consolidati al 31 dicembre 2021 (PDF), su askollelectric.com. URL consultato il 4 maggio 2022.
  2. ^ Askoll presenta la eB2 una nuova bici elettrica da uomo, su ebikemag.com, 10 novembre 2016. URL consultato il 6 maggio 2022.
  3. ^ Darsi una mossa. Dalle lavatrici ai monopattini, su repubblica.it, 24 settembre 2021. URL consultato il 6 maggio 2022.
  4. ^ Askoll, l’auto elettrica low cost, su repubblica.it, 16 novembre 2016. URL consultato il 6 maggio 2022.
  5. ^ La storia inedita di Askoll Elò, la city car elettrica mai nata, su vaielettrico.it, 23 giugno 2021. URL consultato il 6 maggio 2022.
  6. ^ MiMoto, lo scooter sharing elettrico che parla italiano parte dal centro di Milano, su lastampa.it, 13 ottobre 2017. URL consultato il 6 maggio 2022.
  7. ^ Askoll EVA sbarca oggi su AIM Italia, su borsaitaliana.it, 11 luglio 2018. URL consultato il 6 maggio 2022.
  8. ^ Marco Berti Quattrini, E-sharing. eCooltra cambia scooter e sceglie Askoll, su moto.it, 4settembre 2018. URL consultato il 6 maggio 2022.
  9. ^ (EN) EICMA 2019 New Models & Industrial Plan Presentation (PDF), su askollelectric.com, 6 novembre 2019. URL consultato il 6 maggio 2022.
  10. ^ (EN) Italdesign project: Dixy, su italdesign.it. URL consultato il 6 maggio 2022.
  11. ^ Scooter Askoll: i nuovi colori, gli accessori e le novità in arrivo, su dueruote.it, 25 giugno 2021. URL consultato il 6 maggio 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]