Arethuseae

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Arethuseae
Arethusa bulbosa
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Epidendroideae
Tribù Arethuseae
Lindl., 1826
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Epidendroideae
Tribù Arethuseae
Sottotribù

Le Arethuseae Lindl., 1826 sono una tribù di piante della famiglia delle Orchidacee (sottofamiglia Epidendroideae).[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La tribù comprende specie erbacee epifite, litofite o più raramente terrestri, con fusti globosi o allungati, dotati o meno di pseudobulbi, e con radici ricoperte da un velo di rivestimento composto da cellule vuote e permeabili, che consente alla pianta di assorbire l'umidità atmosferica (velamen).
Possono avere una o più foglie, coriacee, distiche, conduplicate o più frequentemente convolute, spesso plicate, dotate o meno di picciolo.
I fiori possono essere singoli o riuniti in infiorescenze racemose. I petali sono in genere liberi o parzialmente fusi alla base (Gomera spp.), molto più grandi dei sepali nelle Arethusinae, più o meno delle stesse dimensioni nelle Coelogyniinae. Il labello, intero o trilobato, è in genere inserito alla base della colonna, più o meno saccato, e può presentare o meno uno sperone; in alcune specie (Coelogyne spp.) è chiaramente diviso in una parte basale concava (ipochilo) ed una parte apicale convessa o piatta (epichilo), con callosità basali più o meno pronunciate. La cavità stigmatica contiene da 4 a 8 pollinii.[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale della tribù comprende l'Asia sud-orientale (India, Sri Lanka, regione Himalayana, Cina meridionale, Indocina, Indonesia e Malaysia, Taiwan e Giappone), l'Oceania (Nuova Guinea, Australia e isole del Pacifico), il Nord America (Stati Uniti e Canada) e i Caraibi (Bahamas e Cuba). Mentre la sottotribù Arethusinae ha una distribuzione pantropicale le Coelogyninae sono presenti solo nel Vecchio Mondo.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Descritta dal botanico inglese John Lindley nel 1826, la tribù Arethuseae è stata nel corso degli anni più volte ridefinita.
Il raggruppamento così come descritto da Dressler (1993)[3] comprendeva 28 generi suddivisi in 3 sottotribù:Arethusinae, Bletiinae e Chysinae. Tale raggruppamento è risultato in realtà largamente polifiletico, e molti dei generi compresi sono stati ricollocati tra le Collabieae o le Epidendreae[4].[5] Studi filogenetici hanno inoltre evidenziato uno stretto grado di parentela tra Arethusinae e Coelogyninae, un raggruppamento che Dressler collocava in una tribù a sé stante (Coelogyneae).[6]

Alla luce delle attuali conoscenze pertanto la tribù comprende 25 generi suddivisi in due sottotribù:[1][2]

Sottotribù Arethusinae
Sottotribù Coelogyninae

Alcune specie[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Chase M.W., Cameron K.M., Freudenstein J.V., Pridgeon A.M., Salazar G., van den Berg C., Schuiteman A., An updated classification of Orchidaceae, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 177, n. 2, 2015, pp. 151–174, DOI:10.1111/boj.12234.
  2. ^ a b c Genera Orchidacearum, pp.9-88.
  3. ^ (EN) Dressler R.L., Phylogeny and Classification of the Orchid Family, Portland, OR, Dioscorides Press, 1993, ISBN 978-0-931146-24-4.
  4. ^ (EN) van de Berg C, Goldman DH, Freudenstein JV, Pridgeon AM, Cameron KM and Chase MV, An overview of the phylogenetic relationships within Epidendroideae inferred from multiple DNA regions and recircumscription of Epidendreae and Arethuseae (Orchidaceae), in American Journal of Botany. 2005;92:613-624. URL consultato il 26 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2010).
  5. ^ (EN) Goldman DH, Freudenstein JV, Kores PJ, Molvray M, Jarrell DC, Whitten WM, Cameron KM, Jansen RK and Chase MW, Phylogenetics of Arethuseae (Orchidaceae) Based on Plastid matK and rbcL Sequences, in Systematic Botany 2001; 26(3): 670-695.
  6. ^ (EN) Chase M.W., Freudenstein J.F. & Cameron K.M., DNA Data and Orchidaceae systematics: a new phylogenetic classification, in K. W. Dixon, S. P. Kell, R. L. Barrett, & P. J. Cribb (eds.), Orchid Conservation, Kota Kinabalu, Sabah, Natural History Publications, 2003, pp. 69-89.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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