Ajeeb

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Fotografia di "Ajeeb the Wonderful" (1886).
Volantino che pubblicizza una esibizione di Ajeeb.

Ajeeb è stato un automa scacchistico fraudolento, creato dal costruttore di mobili Charles Hooper[1] e presentato per la prima volta al Royal Polytechnical Institute nel 1868. La parola "Ajeeb" è un termine urdu che significa "strano" o "inspiegabile", e in arabo indica qualcosa di unico e bello.

Ajeeb era un esempio particolarmente intrigante ed ingannevole di tecnologia meccanica: analogamente al Turco meccanico, costruito nel secolo precedente, veniva presentato come automa completamente automatico, ma in realtà nascondeva un forte giocatore al suo interno il quale sceglieva la mossa da compiere.[2][3] L'oggetto attirò molti spettatori e fra gli avversari che lo sfidarono vi furono Harry Houdini, Theodore Roosevelt e O. Henry.

Dopo numerose dimostrazioni presso Coney Island, a New York, Ajeeb è stato distrutto da un incendio nel 1929.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jonathan Schaeffer, One jump ahead, Springer, 1997, p. 90, ISBN 0-387-94930-5. URL consultato il 10 marzo 2009.
  2. ^ Chess Automatons (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2008).
  3. ^ ChessBase :: Spotlights :: Der Schachtürke (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2009).
  4. ^ (EN) James W. Cook, The Arts of Deception: Playing with Fraud in the Age of Barnum, Harvard University Press, 2001, p. 256, ISBN 978-0-674-00457-3.

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