4 passi fra le nuvole

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4 passi fra le nuvole
Gino Cervi in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1942
Durata94 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generecommedia, drammatico
RegiaAlessandro Blasetti
SoggettoCesare Zavattini e Piero Tellini
SceneggiaturaAldo De Benedetti, Cesare Zavattini, Alessandro Blasetti, Piero Tellini
ProduttoreGiuseppe Amato
Casa di produzioneCines
Distribuzione in italianoE.N.I.C.
FotografiaVáclav Vích
MontaggioMario Serandrei
MusicheAlessandro Cicognini
ScenografiaVirgilio Marchi
Interpreti e personaggi

4 passi fra le nuvole (reso "Quattro passi fra le nuvole" sulla locandina) è un film commedia del 1942 diretto da Alessandro Blasetti. Considerato tra i film precursori del neorealismo italiano, insieme ad Ossessione e I bambini ci guardano.[1][2]

Ha avuto due rifacimenti: Era di venerdì 17 (1956) e Il profumo del mosto selvatico (1995). È stato in seguito inserito, come opera rappresentativa, nella lista dei 100 film italiani da salvare.[3]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Magnaschi (Enrico Viarisio) e Paolo Bianchi (Gino Cervi) sul treno; dietro di loro Maria (Adriana Benetti)

Paolo Bianchi è un commesso viaggiatore di una ditta di dolciumi, con moglie e due figli; un giorno, sul treno che prende per lavoro, incontra un collega, Magnaschi: i due si mettono a parlare vicino al finestrino. Mentre conversano, una giovane donna occupa per sbaglio il posto a sedere di Paolo. L'uomo la fa alzare ma poi, vedendo che la giovane sembra alquanto provata, cambia idea e glielo cede. All'arrivo del controllore, la ragazza non trova il biglietto e cade nel panico. Il bigliettaio si innervosisce, ma Paolo interviene in difesa della ragazza.

Durante una vivace discussione la ragazza finalmente trova il suo biglietto. Quando è la volta di Paolo, il controllore gli chiede di mostrare l'abbonamento, ma egli non riesce a trovarlo. Il controllore gli intima di scendere con lui alla fermata successiva, per fare le opportune verifiche. Nella stanza del capostazione, Paolo mostra la sua irritazione, dovendo ripartire per lavoro, ma i controllori prendono tempo. Appena arriva la conferma che Paolo possiede un abbonamento, viene lasciato andare, ed essendo ormai giunto tardi per prendere la corriera, sale su di un'altra che arriva a Castelpiano, e si ritrova casualmente vicino alla stessa ragazza incontrata in treno. Paolo e la ragazza iniziano a chiacchierare.

A una tappa successiva, mentre la corriera si ferma per fare benzina, la giovane donna confessa a Paolo il desiderio di non tornare a casa, testimoniando uno stato d'animo affranto. Intanto, a causa di un gregge di pecore, la corriera finisce fuori strada. Siccome c'è del tempo da aspettare, Paolo fa un tratto di strada a piedi con la ragazza. Improvvisamente la ragazza si sente male; a quel punto Paolo comincia a sospettare qualcosa, e la ragazza gli confessa di essere in attesa di un bambino, il cui padre è fuggito lasciandola sola. Maria gli chiede quindi un grosso favore: accompagnarla a casa e fingersi suo marito. Paolo inizialmente si scandalizza all'idea, ma poi accetta di aiutarla e i due si presentano alla famiglia della ragazza come marito e moglie.

Luca (Aldo Silvani) e Pasquale (Guido Celano), padre e fratello di Maria

Maria, nel frattempo, accusa un lieve malessere, che in tale occasione Paolo spiega rivelando lo stato di Maria. Paolo, che pensava di poter ripartire subito, è invece costretto dalle circostanze a rimanere a cena con tutta la famiglia, trovandosi nella imbarazzante situazione di dover passare la notte nelle casa dove intanto i genitori di Maria hanno approntato una camera per consentire di trascorrere la notte agli sposi. E così, continuando nella finzione, Paolo e Maria si ritrovano nella stessa camera da letto: egli le dichiara il proprio disappunto per quella situazione che lo ha coinvolto oltre misura e dunque esce dalla stanza.

Al mattino si risveglia e, di buon umore, decide di accettare l'invito del padre di Maria a visitare il podere, accompagnandoli Maria stessa. Trascorre così un momento di serenità nel quale rivela a Maria la sua amicizia, ricambiato dalla riconoscenza di lei per quanto fatto. Al ritorno Paolo viene accolto dal padre, il fratello e il nonno di Maria in tutt'altra atmosfera: dal campionario di Paolo, aperto la sera prima, è uscita una foto che ritrae la vera famiglia di Paolo, ovvero la sua vera moglie e i figli. A quel punto Paolo rivela quanto avvenuto e, compresa la situazione, il padre di Maria acconsente a che possa allontanarsi. Ma prima di uscire Paolo difende la ragazza con un discorso appassionato, riuscendo a convincere i familiari a tenerla fra loro. Paolo si allontana, prende alla fine la corriera e torna a casa in città, dove lo attende il ritorno alla solita vita di tutti i giorni.

Maria (Adriana Benetti) e Paolo (Gino Cervi) sul carro da fieno

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Cast[modifica | modifica wikitesto]

Per il ruolo di protagonista venne scelto Gino Cervi il quale era stato, alcuni anni prima, il doppiatore di Clark Gable nel grande road movie di Frank Capra Accadde una notte, film che ha diversi aspetti in comune con 4 passi fra le nuvole.[4]

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne girato completamente a Roma, agli Studi di Cinecittà.[5]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film uscì nelle sale cinematografiche italiane il 23 dicembre 1942.[5]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni critici ritengono che il lungometraggio sia precursore, insieme ad altre creazioni dello stesso Blasetti (1860 e Vecchia guardia), di alcune caratteristiche del neorealismo italiano.[6]

«Non possiamo che salutare con tutto il nostro entusiasmo questo ritorno di Blasetti ad un lineare linguaggio realistico, dove seguendo le peripezie del protagonista entriamo nella casa dei fattori, con la descrizione di questo ambiente, che avrebbe dovuto fare da contrappunto con quello della città; gli sceneggiatori sono caduti in un pateticismo di cattiva lega. Anche la fotografia finisce per assumere un carattere dolciastro. Bisognerà dire che i russi sono stati i maestri del miglior Blasetti ed egli non li ha dimenticati, se qui troviamo intensamente espresso il valore delle case di periferia con le inquadrature all'inizio e alla fine del film…»

«Un filmetto quasi sempre delizioso, e che ha la sua importanza. Anzitutto perché ci dà una commediola sana, arguta, sentita; e poi perché Blasetti ci offre, con questo film, una piccola grossa sorpresa, ci rivela cioè un volto ancora inedito del suo temperamento. L'autore del Ettore Fieramosca, del Salvator Rosa e della La corona di ferro pareva infatti spinto a prediligere temi complessi e fastosi, dai quali il suo estro sempre acceso e generoso traeva le più diverse suggestioni; oggi, con Quattro passi tra le nuvole, ci dà il sorriso bonario e l'idillio, ritrovati fra uomini qualunque dei nostri giorni.[7]»

Al centro Maria (Adriana Benetti) e Paolo (Gino Cervi) sulla corriera; in primo piano a sinistra Mario Siletti

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Remake[modifica | modifica wikitesto]

Il film conta ben due remake:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Quattro passi tra le nuvole in "Enciclopedia del Cinema"
  2. ^ Quattro passi tra le nuvole (1942) - Film - Trama - Trovacinema
  3. ^ Rete degli Spettatori
  4. ^ Redirect, su 1119.safearkbud.live. URL consultato l'11 novembre 2022.
  5. ^ a b Quattro passi tra le nuvole - Film 1942, su Movieplayer.it. URL consultato l'11 novembre 2022.
  6. ^ 16.11.2017 | QUATTRO PASSI TRA LE NUVOLE, di Alessandro Blasetti (1942), su Fondazione Un Paese - Luzzara. URL consultato l'11 novembre 2022.
  7. ^ mymovies.it, https://www.mymovies.it/film/1942/quattro-passi-tra-le-nuvole/rassegnastampa/415563/.
  8. ^ Netribe srl, Questa sera in TV un remake di “Quattro passi fra le nuvole” - Cesare Zavattini, su www.cesarezavattini.it. URL consultato l'11 novembre 2022.

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