NGC 5248

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NGC 5248
Galassia a spirale barrata
La galassia NGC 5248
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel
Data1784
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazioneBoote
Ascensione retta13h 37m 32s
Declinazione+08° 53′ 08″
Distanza74 milioni di a.l.
(22,7 milioni di pc)
Magnitudine apparente (V)10,0
Dimensione apparente (V)6,2 x 4,5
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale barrata
ClasseSAB(rs)bc I
Altre designazioni
C 45, UGC 8616, MCG+02-35-015, PGC 48130, CGCG 073.054, H I-34, h 1650, GC 3615, IRAS 13350+0908
Mappa di localizzazione
NGC 5248
Categoria di galassie a spirale barrata

Coordinate: Carta celeste 13h 37m 32s, +08° 53′ 08″

NGC 5248 (Mount Lemmon SkyCenter)
Regione interna di NGC 5248 ripresa con lo strumento MUSE del VLT

NGC 5248 (nota anche come C 45) è una galassia a spirale barrata visibile nella costellazione del Boote; è stata scoperta da William Herschel nel 1784.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Si individua circa 9° a ESE della stella Vindemiatrix, una gigante gialla appartenente alla costellazione della Vergine; la regione di cielo in cui si trova è in realtà povera di stelle appariscenti. Può essere scorta anche con un telescopio amatoriale da 114 mm, se il cielo è in ottime condizioni atmosferiche.

La galassia si trova a circa 9° dall'equatore celeste; ciò comporta che sia facilmente osservabile da entrambi gli emisferi celesti, senza rilevanti differenze. Gli osservatori dell'emisfero nord sono leggermente più avvantaggiati.[1] Il periodo più adatto per la sua osservazione nel cielo boreale va da marzo ad agosto.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

NGC 5248 presenta un nucleo brillante attraversato da una barra molto appariscente, da cui partono due bracci di spirale principali piuttosto deboli, più altri bracci secondari; si stima che il suo diametro sia di 123.000 anni luce, con una massa di 140 miliardi di Soli. Tende ad allontanarsi dalla Via Lattea con una velocità pari a 1156 km/s.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Una declinazione di 9°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 81°; il che equivale a dire che a nord dell'81°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud dell'81°S l'oggetto non sorge mai.
  2. ^ Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Caldwell Objects, Cambridge University Press, 2003, ISBN 0-521-55332-6.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Opere generali[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Caldwell Objects, Cambridge University Press, 2003, ISBN 0-521-55332-6.
  • A. De Blasi, Le stelle: nascita, evoluzione e morte, Bologna, CLUEB, 2002, ISBN 88-491-1832-5.

Carte celesti[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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