Lechia

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Lechia
Immagine di Lechia mancante
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumChelicerata
ClasseArachnida
OrdineAraneae
SottordineAraneomorphae
SuperfamigliaSalticoidea
FamigliaSalticidae
SottofamigliaSalticinae
Tribùincertae sedis
GenereLechia
Zabka, 1985
Serie tipo
Lechia squamata
Zabka, 1985
Specie

Lechia Zabka, 1985 è un genere di ragni appartenente alla Famiglia Salticidae.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Lechia è il nome antico della Polonia, nazione d'origine del descrittore della specie, l'aracnologo Zabka.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il genere è stato descritto sulla base di un unico esemplare femminile, originariamente rinvenuto nei cespugli della foresta vietnamita[1].

Il cefalotorace ha colore che vira dall'arancio al marrone, con una sottile striscia gialla lungo il margine. La zona intorno al pattern oculare è nera, fatta eccezione per i due occhi mediani frontali, che sono marrone scuro. L'opistosoma è giallognolo, con macchie grigie diffuse. Le zampe sono gialle con annulazioni grigie[1].

Relazioni filogenetiche[modifica | modifica wikitesto]

Questo esemplare descritto, secondo l'aracnologo Jerzy Prószynski, ha molte peculiarità in comune con il genere Euophrys C. L. Koch, 1834, e la stessa Euophrys minuta Prószynski, 1992, sarebbe da ascrivere al genere Lechia[1][2].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

L'unica specie oggi nota di questo genere è stata rinvenuta in Cina e in Vietnam[3].

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

A giugno 2011, si compone di una specie[3]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Murphy & Murphy 2000: 293
  2. ^ Lechia
  3. ^ a b The world spider catalog, Salticidae
  4. ^ Specie tipo del genere.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Zabka, 1985 - Systematic and zoogeographic study on the family Salticidae (Araneae) from Viet-Nam. Annales Zoologici, Warszawa, vol.39, p. 197-485.
  • Frances e John Murphy, An Introduction to the Spiders of South East Asia, Kuala Lumpur, Malaysian Nature Society, 2000.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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