Ziad Bakri

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Ziad Bakri, anche accreditato come Ziyad Bakri (in arabo: زياد بكري, in ebraico: זיאד בכרי; Giaffa, 27 marzo 1980), è un attore, regista e direttore della fotografia palestinese con cittadinanza israeliana.

Biografia e carriera[modifica | modifica wikitesto]

Ziad Bakri è il terzo figlio del regista Mohammad Bakri e fratello di Saleh Bakri, Adam Bakri e Mahmood Bakri. Nato in Israele, studiò cinema a Tel Aviv, diplomandosi in arte drammatica al Nissan Nativ Acting Studio, in fotografia alla scuola d'arte Camera Obscura, e in regia alla Minshar School of Art.[1]

Ziad iniziò la sua carriera recitando a teatro. Nel 2008 entrò nel cast di The Shooting of Thomas Hurndall, un film televisivo britannico sull'assassinio dell'attivista inglese Tom Hurndall. Ricoprì in seguito ruoli cinematografici in co-produzioni internazionali, ottenendo la parte principale nei film Blind Sun e Inyanim ishiayim. Nel 2016 fu il protagonista del cortometraggio Mare Nostrum, premiato come best short film al Giffoni Film Festival 2017.[2] Dal 2015 al 2016 ha preso parte alla prima e seconda stagione della serie televisivisa francese Le Bureau - Sotto copertura.

Il suo esordio alla regia è del 2011 con il cortometraggio The Salt Fisherman. Il film ottenne una candidatura come miglior cortometraggio al Festival internazionale del cinema di Dubai. Ziad curò inoltre la fotografia cinematografica del docufilm Zahra,[3] vincitore nel 2010 del premio miglior documentario al Festival del cinema africano, d'Asia e America Latina di Milano.

Nel 2018, è protagonista del lungometraggio Mafak, storia drammatica sul ritorno in società di un ex-detenuto palestinese, diretta dal regista esordiente Bassam Jerbawi. Il film fu presentato in anteprima alla quindicesima edizione delle Giornate degli Autori.[4] Un anno dopo, alla Mostra del Cinema di Venezia, fu presentato in concorso il cortometraggio Give Up the Ghost, dove Bakri recita da protagonista al fianco di Maria Zreik.[5] Nel 2021 recita nel cast di Amira, del regista egiziano Mohamed Diab, un film sul conflitto arabo-israeliano pluri-premiato a Venezia e a Roma.[6][7]

Successivamente è stato protagonista di tre film sul conflitto siriano: il lungometraggio The Translator,[8] dai registi di Mare Nostrum; il commovente cortometraggio Tala'vision, vincitore del Gold Student Academy Award;[9] e il film di Alessio Cremonini Profeti con protagonista Jasmine Trinca. Girato in Puglia nel 2021,[10] è il primo lavoro di Bakri in Italia, nei cinema dal 26 gennaio 2023.[11]

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema

Cortometraggi

Televisione

Video musicali

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Direttore della fotografia[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei suoi film Ziad Bakri è stato doppiato da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Agenzia Isabella Gullo: Bakri Ziad, su agenziaisabellagullo.net, Agenzia Isabella Gullo, ottobre 2013. URL consultato il 5 febbraio 2018.
  2. ^ (FR) Mare Nostrum, un film de Rana Kazkaz et Anas Khalaf, su georgesfilms.fr, Georges Film. URL consultato il 5 febbraio 2018.
  3. ^ (EN) Zahara, su dubaifilmfest.com, Dubai Film Fest. URL consultato il 16 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2018).
  4. ^ (EN) Jay Weissberg, Venice Film Review: ‘Screwdriver’, su variety.com, Variety, 12 settembre 2018. URL consultato il 7 gennaio 2019.
  5. ^ (EN) Behind the Scenes with Zain Duraie on “Give Up The Ghost”, su broadcastprome.com, Broadcast Pro, 17 gennaio 2020. URL consultato il 7 maggio 2020.
  6. ^ Ilaria Falcone, “Amira” di Mohamed Diab, su nonsolocinema, 4 settembre 2021. URL consultato il 26 dicembre 2022.
  7. ^ (EN) James Mottram, Venice Film Festival 2021: three Arab films to look out for, su thenationalnews.com, 27 luglio 2021. URL consultato il 31 agosto 2021.
  8. ^ Giada Sartori, The Translator – Una parola per cambiare una vita, su Birdmen Magazine, 9 giugno 2021. URL consultato il 26 dicembre 2022.
  9. ^ (EN) Redmond Bacon, Murad Abu Eisheh Captures a Childlike Perspective of War with Student Oscar Winner ‘Tala’vision’, su Director's Note, 24 gennaio 2022. URL consultato il 26 dicembre 2022.
  10. ^ Primo ciak per Profeti di Alessio Cremonini, su ansa.it, 9 aprile 2021. URL consultato il 31 agosto 2021.
  11. ^ Simonia Grisolia, Focus Italia: ‘Profeti’, la clip e il trailer del film in sala il 26 Gennaio 2023, su Taxidrivers, 28 ottobre 2022. URL consultato il 26 dicembre 2022.
  12. ^ Jovanotti: Romeo arabo e Giulietta ebrea in 'Stella Cometa', su www1.adnkronos.com, Adnkronos, 3 dicembre 1999. URL consultato il 5 febbraio 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN5429147484293349360004 · LCCN (ENno2017130059 · GND (DE1114088900 · J9U (ENHE987007408071705171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2017130059