Zein bint al-Husayn

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Zein bint al-Husayn
Principessa di Giordania
Stemma
Stemma
In caricadal 23 aprile 1968
Nome completoarabo: زين بنت الحسين
TrattamentoSua Altezza Reale
NascitaAmman, Giordania, 23 aprile 1968 (56 anni)
DinastiaHashim
PadreHusayn di Giordania
MadreAntoinette Avril Gardiner
ConsorteMajdi Al-Saleh
FigliJa'afar
Jumana
Tahani (adottata)
ReligioneSunnismo

Zein bint al-Husayn (in arabo زين بنت الحسين; Amman, 23 aprile 1968) è una principessa giordana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Educazione e matrimomio[modifica | modifica wikitesto]

La principessa Zein è nata nel 1968 con la gemella Aisha, come ultimogenita di re Husayn e di Antoinette Avril Gardiner.[1]

Frequentò la Westover School a Middlebury, dove fu capitano della squadra di pallavolo e si diplomò nel 1986,[2] e il New England College a Torrington.[1] Il 3 agosto 1989 sposò ad Amman il Sayyid Majdi Al-Saleh (figlio minore del Sayyid Farid Al-Saleh).[1]

La principessa Zein e la sua sorellastra Alia sono anche cognate, con Alia sposata con il fratello di Majdi Al-Saleh.

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Dagli anni '90 fu impegnata in lavori umanitari e durante la guerra del Golfo sostenne il Gulf Peace Team, un movimento nonviolento contro il conflitto.[3][4]

Nel marzo 1997 il palazzo Hashemiyeh, che fino ad allora era adibito al ricevimento dei dignitari stranieri, fu trasformato dal re Husayn in un orfanotrofio.[5][6] A Zein venne affidata da suo padre la responsabilità di gestire la struttura, ribattezzata "Dar al-Bir" (Casa della Pietà).[6]

Il 5 marzo 2013 visitò gli amministratori e i pazienti del Miami Children's Hospital, dove assistette anche a programmi di avanguardia come TeleHealth, un servizio di telemedicina.[7] Con il marito possiede il Royal Ja'afar Stud, dove allevano cavalli arabi.[1][8]

Patrocini[modifica | modifica wikitesto]

  • Dar al-Bir Orphanage.[1]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Zein bint al-Husayn e il Sayyid Majdi Al-Saleh hanno due figli biologici e una adottata:[1]

  • Ja'afar (9 novembre 1990);
  • Jumana (9 novembre 1990), gemella del precedente;
  • Tahani Al-Shahwan.

Titoli e trattamento[modifica | modifica wikitesto]

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Abd Allah I di Giordania al-Husayn ibn Ali  
 
Abdiyya bint Abdullah  
Talal di Giordania  
Musbah bint Nasser Nasser Pasha *  
 
Dilber Khanum *  
Husayn di Giordania  
Jamil 'Ali bin Nasser Nasser Pasha  
 
Dilber Khanum  
Zein al-Sharaf Talal  
Wijdan Shakir Pasha Shakir Pasha  
 
...  
Zein bint al-Husayn  
Arthur Gardiner John Gardiner  
 
Esther Scarph  
Walter Percy Gardiner  
Mabel Jane Tovell Daniel Tovell  
 
Ada Alberta King  
Antoinette Avril Gardiner  
Arthur Sutton Josiah Sutton  
 
Elizabeth Able  
Doris Elizabeth Sutton  
Dora Elizabeth Alderton Augustus Alderton  
 
Gertrude Ruth Green  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze giordane[1][modifica | modifica wikitesto]

Gran Cordone dell'Ordine dell'Indipendenza - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine della Stella di Giordania - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per la competenza del comando - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[1][modifica | modifica wikitesto]

I Classe dell'Ordine reale al merito norvegese (Regno di Norvegia) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I Classe dell'Ordine al merito del Brunei - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i (EN) Christopher Buyers, jordan3, in royalark.net. URL consultato il 10 luglio 2023.
  2. ^ (EN) Dirk Johnson, 'PROUD PARENT' HUSSEIN ADDRESSES 45 GRADUATES, in nytimes.com, 7 giugno 1986. URL consultato il 10 luglio 2023.
  3. ^ (EN) Gulf Peace Campers Heading for Kuwait, in Nonviolence Today, 1990-1991, pp. 5, 6.
  4. ^ (EN) Thomas Weber, From Maude Royden's Peace Army to the Gulf Peace Team: An Assessment of Unarmed Interpositionary Peace Forces, in Journal of Peace Research, 1993.
  5. ^ (EN) ORPHANAGE FIT FOR A KING, in sun-sentinel.com, 6 luglio 1999. URL consultato il 10 luglio 2023.
  6. ^ a b (EN) Human Rights, in kinghussein.gov.jo. URL consultato il 10 luglio 2023.
  7. ^ (EN) Her Royal Highness Princess of Jordan Visits Miami Children's Hospital, in nicklauschildrens.org, 3 giugno 2013. URL consultato il 10 luglio 2023.
  8. ^ (EN) Mary Kirkman, Royal Jaafar Stud, in Arabian Horse Times, vol. 44, n. 3, 2013. URL consultato il 10 luglio 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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