Zehra Doğan

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Zehra Doğan

Zehra Doğan (Diyarbakır, 14 aprile 1989) è un'artista e giornalista curda con cittadinanza turca, nota per essere stata arrestata e condannata per aver pubblicato sui social media un suo dipinto in cui raffigura la distruzione di Nusaybin dopo gli scontri tra le forze di sicurezza e gli insorti curdi.[1][2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fondatrice e direttrice di Jinha, un'agenzia di stampa curda femminista con un personale tutto femminile, dal febbraio 2016 Doğan ha vissuto a Nusaybin, una città turca al confine con la Siria. Il 21 luglio 2016 è stata arrestata in un bar a Nusaybin e incarcerata nella prigione di Diyarbakir. Il 2 marzo 2017 è stata assolta dall'accusa di "appartenenza a un'organizzazione illegale", ma è stata condannata a 2 anni, 9 mesi e 22 giorni di carcere per "propaganda terroristica" a causa delle notizie pubblicate e dei post sui social media tra cui anche un suo dipinto in cui raffigura la distruzione di Nusaybin.[3] “Mi sono stati dati due anni e 10 mesi [di prigione] solo perché ho dipinto bandiere turche su edifici distrutti. Tuttavia, (il governo turco) ha causato questo. L'ho solo dipinto", ha scritto Doğan su Twitter dopo la sentenza.

La sua pubblicazione Jinha è stata chiusa il 29 ottobre 2016 dalle autorità turche, uno degli oltre 100 organi di stampa chiusi dopo il fallito colpo di stato militare nel luglio 2016. In prigione, lei e altre donne hanno creato il quotidiano Özgür Gündem Zindan (Free Agenda Dungeon), il cui nome è un'opera teatrale su Özgür Gündem (Free Agenda), una pubblicazione con sede a Istanbul che si rivolge al pubblico curdo.

Dopo aver terminato la condanna, è stata rilasciata dalla prigione di Tarso il 24 febbraio 2019.[4][5]

Nel novembre 2017 un artista cinese dissidente, Ai Weiwei, ha pubblicato una lettera in cui esprimeva solidarietà nei riguardi della giornalista-artista incarcerata, facendo un parallelo tra la Cina e la Turchia nella repressione delle espressioni artistiche.[6] Zehra Doğan ha risposto dalla prigione: "L'arte è il miglior strumento per la lotta".[7]

L'artista di strada Banksy ha espresso più volte solidarietà nei confronti di Doğan dedicandole anche un murale a New York.[8][9]

L'artista e attivista Gianluca Costantini ha realizzato molti disegni per richiedere la libertà della Doğan.[10][11]

La prima grande mostra "Avremo anche giorni migliori. Opere dalle carceri turche" si è tenuta nel 2019 al Museo di S. Giulia Brescia a cura di Elettra Stamboulis[12][13] e successivamente nel 2021 con il titolo "Il tempo delle farfalle" al PAC Padiglione d'arte contemporanea di Milano a cura di Elettra Stamboulis[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Jetzt lässt Erdogan Künstler ins Gefängnis werfen!, su krone.at. URL consultato il 14 luglio 2018.
  2. ^ (EN) PEN America Celebrates Release of Turkish Artist, Writer Zehra Doğan, su PEN America, 25 febbraio 2019. URL consultato il 12 marzo 2019.
  3. ^ Tiziana Ferrario, Oriana e tutte noi: la scritta "Press" diventata bersaglio, Il Fatto Quotidiano, Roma, 19 novembre 2020, p. 16.
  4. ^ (EN) Journalist Zehra Doğan released from prison, su ANF News. URL consultato il 24 febbraio 2019.
  5. ^ (EN) Turkey. Zehra Doğan came out of jail today, su Kedistan, 24 febbraio 2019.
  6. ^ (EN) Ai Weiwei pens letter to Kurdish artist imprisoned in Turkey, in Kurdistan24. URL consultato il 16 marzo 2018.
  7. ^ (EN) Zehra Doğan to Ai Weiwei, “Art is the best instrument for the struggle”, su Kedistan, 15 marzo 2016.
  8. ^ (EN) Banksy just unveiled a new mural in New York City and this is what it means, in The Independent. URL consultato il 13 luglio 2018.
  9. ^ (EN) Banksy creates mural in New York in support of jailed Turkish artist, in The Telegraph, 16 marzo 2018. URL consultato il 16 marzo 2018.
  10. ^ (EN) Zehra Dogan: L'art de plain-pied dans l'Histoire - ChannelDraw, su channeldraw.org, 21 ottobre 2018. URL consultato il 3 novembre 2022.
  11. ^ (EN) FESTIVAL DES AUTRES MONDES | PAYS DE MORLAIX - ChannelDraw, su channeldraw.org, 13 ottobre 2018. URL consultato il 3 novembre 2022.
  12. ^ Zehra Doğan. Avremo anche giorni migliori. Opere dalle carceri turche, su Fondazione Brescia Musei. URL consultato l'8 marzo 2022.
  13. ^ zehra dogan, su Skira. URL consultato l'8 marzo 2022.
  14. ^ IL TEMPO DELLE FARFALLE | PAC, su pacmilano.it. URL consultato l'8 marzo 2022.

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