Yvonne De Fleuriel

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Yvonne De Fleuriel, pseudonimo di Adele Croce (Teano, 7 luglio 1889Roma, 9 gennaio 1963), è stata una cantante e attrice italiana di varietà e del cinema muto, molto popolare nel periodo della Belle Époque.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Teano, in provincia di Caserta, il 7 luglio 1889, da una famiglia di braccianti.[1] Dopo aver trascorso l'infanzia nella sua cittadina natale, da adolescente venne accolta in un collegio femminile di Napoli, dove probabilmente imparò a cantare.[1]

Lasciò il collegio a diciotto anni ed entrò nel mondo dello spettacolo: debuttò al teatro come «attrice generica» nella compagnia di Eduardo Scarpetta. Poco più che ventenne, conobbe l'attore Nicola Maldacea, il quale la avvicinò al mondo della canzone. Lo stesso Maldacea gli suggerì di assumere lo pseudonimo Yvonne De Fleuriel, e si fece conoscere dal pubblico esibendosi nei più noti caffè-concerto di Napoli, divenendo in poco tempo una delle più famose sciantose italiane.

Fu interprete delle più famose canzoni della tradizione napoletana, gran parte delle quali scritte da Giovanni Capurro, Rocco Galdieri e Gennaro Pasquariello. Tra le più conosciute canzoni della De Fleuriel vi furono Nini e Girala la rota, entrambe del 1908 e scritte da Luigi Mattiello.

Nel 1915 esordì nel cinema con il film 120 H.P. della Napoli Film, e successivamente prese parte ad altri film nel ruolo di protagonista, come ne Il veleno del piacere (1918), La modella di Tiziano (1921) e Madame l'Ambassadrice (1921).

Con la crisi del cinema italiano degli anni venti si trasferì in Germania, dove ottenne qualche scrittura perlopiù da comparsa. Ritornata negli anni successivi in Italia, caduta in disgrazia, si stabilì a Roma, città nella quale visse i suoi ultimi anni di vita, caratterizzati da povertà e solitudine. Morì in un modesto appartamento della capitale il 9 gennaio 1963 all'età di 74 anni.[1]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c G. Lacetera, "Yvonne de Fleuriel" una sciantosa di Vico Asilo Infantile, in Il Sidicino, Aprile 2012. URL consultato il 9 ottobre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Bianco & Nero, Roma, Centro sperimentale di cinematografia, ed. varie.
  • Enciclopedia dello Spettacolo, Roma, Le maschere editore, ed. varie.
  • G. Borgna, Storia della canzone italiana, Bari, Laterza, 1985, ISBN 8842026301.
  • F. Possenti, I teatri del primo Novecento, Settimo Milanese, Orsa Maggiore edizioni, 1987, p. 151.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàSBN DDSV128128
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie