Yves Jamiaque

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Yves Jamiaque

Yves Jamiaque, nome d'arte di Isaac Jedwab[1] (Reims, 30 gennaio 1918Nizza, 8 giugno 1987[2]), è stato uno scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, paroliere e regista francese.

Vita[modifica | modifica wikitesto]

Yves Jamiaque (vero nome Isaac Jedwab[1], Jamiaque era il nome della madre, in realtà Yamniak[3]) è nato a Reims[4], o a Parigi[5], il 30 gennaio 1918.
Dopo aver conseguito la laurea in Scienze umane con una specializzazione in Storia, venne reclutato fra le forze armate dell'esercito francese durante la seconda guerra mondiale, più tardi sarà fatto prigioniero[5].
Alla Liberazione della Francia inizia la carriera artistica di Jamiaque nella recitazione drammaturgica in "Lorenzaccio" di Musset, diretto da Gaston Baty, nel ruolo di Scoroncocolo.[5] Due anni dopo, nel 1949, ecco il suo debutto di drammaturgo, adattando la Chanson de Roland ("La Tragédie de la Passion"), al Théâtre Lancry.[4][5]
In seguito dà vita al primo spettacolo di "suoni e di luci" (1952), testo di Jean Martin-Dumézil, nello scenario del castello di Chambord, con la collaborazione del compositore Maurice Jarre e di Jean-Wilfrid Garett. È stato uno dei pionieri del "Club d'Essai de la Radio Télévision Française", studio di musica elettronica e di produzioni radiofoniche, assieme a Jean Tardieu che gli propone di scrivere radiodrammi. Su Radio Europe 1, l'8 marzo 1957 lancia una nuova narrativa poliziesca nella formula del "documentario" di cronache dell'Interpol, realizzata in collaborazione con Pierre Laforêt (due anni più tardi cureranno la collana "Interpol" su casi criminali reali per la casa editrice Grand Damier con un primo volume firmato da Jamiaque, "Ocre pour les brunes")[6].
Parallelamente all'attività di autore radiofonico nascono i drammi per il teatro: "Habeas corpus" e "Negro spiritual" (1954), "Les Lingots du Havre" (1956), "Les Cochons d'Inde" (1960) per il Théâtre du Vieux-Colombier[7]. Nel frattempo riduce per la radio uno dei suoi romanzi dal titolo "L'Homme à la voiture rouge": quasi 800[5] gli episodi in onda su Radio Luxembourg (RTL), tra il 1961 e il 1963. È l'autore di sketch per lo spettacolo "Dimanche dans un fauteuil" ("Domenica in poltrona", 1963) di Jean Chouquet per la radio France Inter.
Il passo successivo fu la televisione: si adopera in una cinquantina di sceneggiature fra feuilleton e drammi, che in Italia sono tuttora inediti. Lavora ad alcune produzioni sia tratte da proprie opere che da libri di autori noti (com'è stato nel caso di Signé alouette del giallista Pierre Véry).
Ha ideato le parole per brani musicali, fra cui la canzone "Chandernagor" nel 1967, per la colonna sonora del film "Signé Alouette", interpretata dai "Petits Chanteurs D'Estampuis" con la musica di Georges Garvarentz.
È stato presidente della Società francese degli Autori e Compositori Drammatici (SACD), dal 1981 al 1983[5]; presidente del Consiglio internazionale degli autori drammatici, all'interno della CISAC ("Confédération Internationale des Sociétés d'Auteurs et Compositeurs").
Tra i numerosi riconoscimenti ha ricevuto: Le prix des U, il Grand Prix de la Ville d'Enghien, il Premio Ibsen (1960)[8], il "Challenge Theatra de Bruxelles", il Premio Antenne 2 per la migliore commedia dell'anno ("Acapulco Madame").[9]
È scomparso nel giugno del 1987, a Nizza[3]; riposa nel cimitero di Saint-Paul-de-Vence[5]. Ha una figlia, Laurence Jyl, scrittrice.

Le opere teatrali continuano ad essere rappresentate in molti paesi, tra cui Stati Uniti, America Latina, Spagna, Portogallo, Italia, Grecia, e in particolare in Germania e URSS. La commedia "La coda del diavolo" di Yves Jamiaque fu proposta per la televisione italiana nel 1964, regia di Leonardo Cortese.

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • 1961 - L'homme à la voiture rouge (in collaborazione con Michel Averlant)
  • 1963 - Le grand Sire
  • 1969 - Un extravagant violoniste
  • 1969 - Une fusée percutante

Opere teatrali (prima rappresentazione in Francia)[modifica | modifica wikitesto]

Televisione (come autore e sceneggiatore)[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Yves Jamiaque, Biblioteca nazionale di Francia. URL consultato il 3 jan 2019.
  2. ^ Jedwab Isaac deces.matchid.io
  3. ^ a b (FR) Yves Jamiaque, le scénariste, su signealouettebyromain.blogspot.it, 2 marzo 2014.
  4. ^ a b Jean Bergeaud, Je choisis ... mon théâtre: Encyclopédie du théâtre contemporain, Paris, Éditions Odilis, 1956, p.345.
  5. ^ a b c d e f g (FR) Le dramaturge Yves Jamiaque, su lemonde.fr, 16 giugno 1987.
  6. ^ Jacques Baudou, Radio mystère: le théâtre radiophonique policier, fantastique et de science-fiction, Paris, Encrage, 1997, p. 194.
  7. ^ Pubblicato la prima volta su L'Avant-scène, n. 235, gennaio 1961.
  8. ^ (FR) Prix Ibsen, su syndicat-critique-tmd.fr. URL consultato il 9 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  9. ^ Acapulco di Yves Jamiaque, su apriteilsipario.it, 2003. URL consultato il 9 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2011). Nella traduzione e adattamento di David Norisco, durante la stagione teatrale 2003/04, con il titolo "Acapulco" fu portato in scena in Italia per la regia di Maurizio Panici, con Valeria Ciangottini, Renato Campese, Leandro Amato, Stefania Castiglion, Marco Serino.
  10. ^ a b c d e Serie tv intitolata 'Le théâtre de la jeunesse'.
  11. ^ a b c d e f g Serie tv.
  12. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Film tv.
  13. ^ (FR) Loisillon du paradis, su tele70.com. URL consultato l'8 febbraio 2016.
  14. ^ a b c Per la serie tv "Au théâtre ce soir".

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La tragédie de la Passion d'Yves Jamiaque, Le Berry, 24 juillet 1950.
  • Jean Bergeaud, Je choisis ... mon théâtre: Encyclopédie du théâtre contemporain, Paris, Éditions Odilis, 1956.
  • Siegfried Kienzle, Modern world theater: a guide to productions in Europe and the United States since 1945, New York, Ungar, 1970.
  • -, Le dramaturge Yves Jamiaque, "Le Monde", Paris, n. 13181, 16 juin 1987.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN88347026 · ISNI (EN0000 0001 1816 2460 · LCCN (ENno2004091910 · GND (DE1106394283 · BNF (FRcb14684626q (data) · J9U (ENHE987007503165405171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2004091910