Wolfgang Petritsch

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Wolfgang Petritsch
Wolfgang Petritsch (2018)

Rappresentante Speciale dell'Unione europea per il Kosovo
Durata mandato5 ottobre 1998 –
29 luglio 1999
Predecessore--
SuccessorePieter Feith

Alto Rappresentante per la Bosnia ed Erzegovina
Durata mandatoagosto 1999 –
27 settembre 2002
PredecessoreCarlos Westendorp
SuccessorePaddy Ashdown

Dati generali
Partito politicoPartito Socialdemocratico Austriaco
Titolo di studiodottorato di ricerca
UniversitàUniversità di Vienna
Professionediplomatico

Wolfgang Petritsch (Klagenfurt, 26 agosto 1947) è un diplomatico austriaco della minoranza slovena.

Petritsch è nato in una famiglia di sloveni della Carinzia a Klagenfurt; è cresciuto a Glainach[1] in un ambiente misto sloveno / tedesco. Oltre alle sue lingue native, parla inglese, francese e bosniaco / croato / serbo.[2]

Petritsch ha studiato storia, studi tedeschi, scienze politiche e giurisprudenza presso l'Università di Vienna, dove ha ottenuto un dottorato di ricerca nel 1972. È stato anche un borsista Fulbright alla University of Southern California di Los Angeles. Dal 1977 al 1983 è stato segretario del cancelliere austriaco Bruno Kreisky, di cui ha pubblicato una biografia nel 2011.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera diplomatica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo un anno presso la missione austriaca presso l'OCSE a Parigi, tra il 1984 e il 1992, Petritsch è stato direttore dell'Agenzia di stampa e informazione austriaca negli Stati Uniti e Ministro plenipotenziario della Missione permanente dell'Austria presso le Nazioni Unite a New York. Nel 1992-1994 è stato Capo facente funzioni del Dipartimento per la cooperazione economica multilaterale nel ministero degli esteri austriaco, e nell'ultimo anno come capo del dipartimento per l'informazione sugli affari europei nella Cancelleria federale, supervisionando la campagna d'informazione sull'adesione dell'Austria all'UE. Tra il 1995 e il 1997 è stato a capo del Dipartimento per le relazioni internazionali della città di Vienna.[3]

Dal 1997 al 1999 è stato Ambasciatore austriaco nella Repubblica federale di Jugoslavia. Nello stesso periodo, tra ottobre 1998 e luglio 1999, è stato anche rappresentante speciale dell'Unione europea per il Kosovo. In tale ruolo ha presieduto i gruppi di negoziatori dell'UE nel febbraio e nel marzo 1999 ai colloqui di pace sul Kosovo a Rambouillet e a Parigi.[3]

Petritsch ha prestato servizio tra l'agosto 1999 e il maggio 2002 in qualità di Alto rappresentante per la Bosnia ed Erzegovina (OHR). In questo ruolo, è stato l'autorità finale per l'attuazione civile dell'Accordo di pace di Dayton del 1995. Nel 1999-2001 è stato anche presidente della Commissione di successione per l'ex Repubblica socialista federale di Jugoslavia (SFRY) incaricata di distribuire i beni e le passività pubbliche tra gli stati successori (Accordo di Vienna, giugno 2001).[2]

Alle elezioni parlamentari in Austria del 2002, Petritsch ha corso con l'SPÖ di Alfred Gusenbauer, come futuro ministro degli Esteri. Già prima del voto, è stato nominato rappresentante permanente dell'Austria presso le Nazioni Unite a Ginevra, posto dove è tornato in seguito nel 2008.

Nel settembre 2003 Petritsch è stato nominato rappresentante permanente dell'Austria presso l'Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, all'OMC e alla Conferenza sul disarmo; è stato nominato Presidente della Prima Conferenza di Revisione del Trattato di Ottawa (Vertice di Nairobi per un mondo libero dalle mine) che si svolse in Kenya nel 2004.[4]

Nel 2004-2005 ha presieduto la Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE) ed è stato responsabile della sua riforma.[2]

Dopo aver lasciato Ginevra, Petritsch è andato a Parigi come ambasciatore e rappresentante permanente dell'Austria presso l'OCSE fino al 2013.[2]

Altre posizioni[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2005 al 2014, Petritsch ha presieduto il Center for European Integration Studies (CEIS) a Ginevra. Dal 2007 è presidente della Paul Lazarsfeld Gesellschaft, Vienna. Dal 2008 al 2013 è stato presidente del consiglio della <i>European Cultural Foundation</i> di Amsterdam. Dal 2009 è presidente dell'istituto Herbert Kelman di Vienna. Dal 2010 al 2013 è stato membro del Senior Advisory Group sul International Dialogue on Peacebuilding and Statebuilding (g7+), a Parigi. Successivamente è stato nominato Joseph A. Schumpeter Fellow presso l'Università di Harvard. È presidente della Austrian Marshall Plan Foundation.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Kärntner Diplomatie rund um die Welt Archiviato il 2 febbraio 2014 in Internet Archive.. Artikel vom 21. August 2011 in der Kleinen Zeitung
  2. ^ a b c d e Wolfgang Petritsch, su wolfgangpetritsch.com.
  3. ^ a b CV, ohr.int
  4. ^ Nairobi Summit: 1st Review Conference, su nairobisummit.org.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Alto rappresentante per la Bosnia ed Erzegovina Successore
Carlos Westendorp 18 agosto 1999 - 26 maggio 2002 Paddy Ashdown
Controllo di autoritàVIAF (EN37039837 · ISNI (EN0000 0001 2100 6899 · LCCN (ENn96110339 · GND (DE123912687 · BNF (FRcb12684904z (data) · J9U (ENHE987007281394705171 · NSK (HR000228444 · CONOR.SI (SL26758499 · WorldCat Identities (ENlccn-n96110339