Will Alsop

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William Allen Alsop

William Allen Alsop, chiamato Will (Northampton, 12 dicembre 194712 maggio 2018[1]), è stato un architetto inglese.

Biografia[2][modifica | modifica wikitesto]

Dopo un anno di studi di Belle Arti Presso il Northampton College of Art, frequenta per cinque anni l'Architectural Association di Londra . Durante il quarto anno di corso partecipa al concorso per il Centro Georges Pompidou ottenendo il secondo posto dietro il progetto vincitore di Renzo Piano Richard Rogers e Gianfranco Franchini. In questa occasione Alsop, ancora studente, chiese al suo tutor Dennis Crompton di iscriversi al suo posto non avendo i requisiti per partecipare, fu questo il suo primo tentativo di porre nel mondo reale la sua visione di architettura nell'ambito della risoluzione di problemi urbani di forte impatto[3].

Grazie ad una borsa di studio trascorre il quinto anno alla British School di Roma, esperienza, per Alsop, fortemente formativa.

Durante gli anni all'Architectural Association di Londra lavora per un breve periodo presso lo studio di Maxwell Fry e Jan Drew, pionieri dell'architettura modernista inglese.

Risultarono assai più importanti per la sua formazione i quattro anni trascorsi nello studio dell'architetto inglese Cedric Price a Londra. L'impiego nello studio di Price fu la sua prima esperienza professionale dopo la laurea[3].

Verso la fine degli anni settanta entra a far parte, in qualità di architetto, dei Riverside Studios sotto la direzione artistica di David Gotthard.

Negli anni settanta entra in società con John Lyall fondando lo studio Alsop & Lyall con sede a Londra.

Nel 1991 fonda con l'architetto di Amburgo Jan Stormer lo studio Alsop & Stormer, attivo per tutti gli anni novanta.

Progetti[2][modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Principali premi e riconoscimenti[4][modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://www.theguardian.com/artanddesign/2018/may/13/british-architect-will-alsop-dies-aged-70-after-short-illness
  2. ^ a b Mel Gooding, Will Alsop un'architettura sociale, Venezia, Marsilio, 2006, ISBN 978-8831789271.
  3. ^ a b T.Porter, A.Orlandoni, More noise, Siracusa, LetteraVentidue, 2016.
  4. ^ Will Alsop – biografia in OICOS, Rivista, su oicosriflessioni.it (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2017).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mel Gooding, Will Alsop un'architettura sociale, Venezia, Marsilio, 2006
  • A.Orlandoni, T.Porter, Will Alsop. More noise, Siracusa, LetteraVentidue, 2016

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN79069104 · ISNI (EN0000 0001 2140 9997 · ULAN (EN500027476 · LCCN (ENn86803522 · GND (DE119065347 · BNF (FRcb121624442 (data) · J9U (ENHE987007423597005171 · NSK (HR000442983 · WorldCat Identities (ENlccn-n86803522