Wikipedia:Vaglio/Bauhaus

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Ho aperto questo vaglio per perfezionare la voce e portarla in vetrina --Leotraversa (msg) 15:19, 19 ago 2010 (CEST)[rispondi]

Revisori[modifica wikitesto]

Suggerimenti[modifica wikitesto]

  • Voce intressante, sarebbe bello portarla in vetrina, ma ad occhio ci sarà molto lavoro da fare. Mi segno tra i revisori anche se non so quanto riuscirò a collaborare, mi piacerebbe fare un salto in biblioteca a prendere spunto su qualche libro dell'argomento... Comunque le cose più urgenti da fare, ad un primo acchito:
Per me sono le note stesse: non vorrei che il problema nascesse dalle quadre attorno agli anni o dal ref name tra virgolette, ma non sono così esperto da esserne sicuro.--Frazzone (Scrivimi) 16:58, 27 ago 2010 (CEST)[rispondi]
Ciao, --Adert (msg) 15:45, 19 ago 2010 (CEST)[rispondi]
  • Senza una nota per frase sarà difficile (leggi impossibile) che entri in vetrina, coi criteri attuali di verificabilità. Inoltre è da rivedere la strutta dei paragrafi, dove mancano i rimandi a capo per la divisione in capoversi, dando quello sgradevole effetto "asfaltato". --OPVS SAILCI 15:48, 19 ago 2010 (CEST)[rispondi]
  • Sono da poco su Wikipedia ma ricordo che le note si utilizzano quando all'interno del testo ci sono quando si utilizzano frasi copiate tale e quali dai testi o quando si vogliono presentare degli approfondimenti, perchè su Wikipedia c'è uso massiccio di note? Cioè le note prendono il posto della bibliografia. E' la bibliografia che racconta quali sono i testi che hanno fatto nascere l'elaborato. Leotraversa (msg)
    • No, su wikipedia, almeno nelle voci "perfette", le note devono dire frase per frase da dove è tratta: quale sito, quale libro, quale pagina. Ci sono ovviamente eccezioni per le frasi ovvie (ad esempio se scrivo che una mano ha cinque dita non serve alcuna fonte). Vedi Aiuto:Cita le fonti --OPVS SAILCI 16:03, 19 ago 2010 (CEST)[rispondi]
    • Ah ok allora mi do da fare in questo senso, grazie milleLeotraversa (msg)
  • Per aspirare alla vetrina è necessario avere pochi link rossi nella pagina ✔ Fatto leo.traversa posta. Credo che sia necessario perciò creare intanto le seguenti voci:
  1. Alfred Arndt Sulla wiki tedesca ✔ Fatto
  2. Christian Dell Sulla wiki tedesca ✔ Fatto
  3. Gertrud Grunow Sulla wiki tedesca ✔ Fatto
  4. Ludwig Hilberseimer Sulla wiki tedesca ✔ Fatto
  5. Max Krehan Sulla wiki tedesca ✔ Fatto
  6. Gerhard Marcks Sulla wiki tedesca ✔ Fatto
  7. Georg Muche Sulla wiki tedesca ✔ Fatto
  8. Walter Peterhans Sulla wiki tedesca ✔ Fatto
  9. Lilly Reich Sulla wiki tedesca ✔ Fatto
  10. Joost Schmidt Sulla wiki tedesca ✔ Fatto
  11. Gunta Stölzl Sulla wiki tedesca ✔ Fatto
  12. Hans Wittwer Sulla wiki tedesca
  13. Emil Lange Sulla wiki tedesca
  14. Anni Albers Sulla wiki tedesca ✔ Fatto
  15. Theodor Bogler Sulla wiki tedesca
  16. Otto Haesler Sulla wiki tedesca
  17. Wilhelm Wagenfeld Sulla wiki tedesca ✔ Fatto
  18. Mazdaznan Sulla wiki inglese ✔ Fatto
  19. Accademia di Düsseldorf ✔ Fatto
  20. Otto Pankok Sulla wiki tedesca ✔ Fatto --Adert (msg) 17:58, 20 ago 2010 (CEST)[rispondi]
--Adert (msg) 21:25, 19 ago 2010 (CEST)[rispondi]
  • Sono rimasti pochi link rossi quattro di architetti tedeschi presenti sulla wiki tedesca, già segnalati nel Progetto:Architettura tra le voci da creare e tradurre, ad eccezione di Mazdaznan che mi è stata appena cancellata nonostante fosse una traduzione dal francese e gli elenchi di docenti e allievi che potrebbero essere uno stimolo alla creazione delle voci mancanti. leo.traversa posta
  • Riguardo la sistemazione dei docenti e degli allievi avevo pensato ad una tabella che ho visto qualche tempo fa a lezione di storia del design in cui erano indicati gli anni di insegnamento dei docenti, quelli di permanenza dei direttori e gli allievi che dopo aver finito il corso di studi diventavano docenti. Devo riesumare la tabella tra le dispense e disegnarla sulla wiki Leotraversa (msg)
Ottimo, la voce sta prendendo forma. Stai facendo un buon lavoro! --Adert (msg) 12:12, 24 ago 2010 (CEST)[rispondi]
grazie! Leotraversa (msg)
  • Faccio una proposta, se scorporassimo la storia dagli insegnamenti? Cioè, nella sezione storia descriviamo cronologicamente le vicende della scuola, poi facciamo un capitolo dedicato ai vari isegnamenti e corsi che si sono svolit. Che ne dite? --Adert (msg) 12:12, 24 ago 2010 (CEST)[rispondi]
    • Sinceramente anchio nel progettare l'ampliamento della pagina mi sono trovato di fronte questo problema ma alla fine ho scelto di seguire l'impostazione presente in Bauhaus-Archiv,Magadalena Droste, "bauhaus", Taschen. In letteratura c'è chi agisce dividendo la storia dalla didattica nel proporre la storia del Bauhaus ma secondo me diventa un casino, i corsi con ogni direttore o soltanto con l'approvazione di riforme cambiano professori, programma e persino nome. Non si capirebbe più nulla mettendo tutto insieme secondo me. Leotraversa (msg)
  • Sarebbe interessante poter approfondire anche la critica al "metodo Bauhaus" portata avanti da alcuni esponenti di diverse scuole di pensiero, che giudicano negativamente l'intromissione del design nella formulazione del processo architettonico. Purtroppo, non posso essere molto d'aiuto, ma ricordo quanto scritto anni fa dall'allora presidente del Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Ugo Sasso, che criticava negativamente la continuità metodologica tra "cucchiaio" (disegn) e la "città" (architettura). --Etienne (Li) 23:55, 26 ago 2010 (CEST)[rispondi]
  • Io lascerei la storia per com'è, ma questo è il mio parere, anche perchè già io e lei la pensiamo all'opposta maniera. Io da figlio del Bauhaus credo che con esso sia nata la concezione del progetto, scienza di cui l'Architettura è dal mio punto di vista una branca. Non è essa frutto dell'unione del sapere e del saper fare, técton e árche, tecnica e cultura leo.traversa posta
  • Ehm... Cosa c'entra come la penso "io" (che non ho espresso la mia opinione) o come la pensi tu? Mi limito a registrare che ci sono aspetti controversi legati non al mio pensiero, ma espressi da esponenti che si rispecchiano nella (enciclopedica) bioarchitettura. Se dovessimo basare la voce sulle opinioni personali sarebbe un punto di vista non neutrale, come del resto denuncia la risposta che mi hai dato sopra. Interverrò nella voce quando avrò recuperato tutte le fonti necessarie. --Etienne (Li) 19:44, 2 set 2010 (CEST)[rispondi]
  • Era solo per discutere insieme, sembrando interessati alla cultura del progetto, il luogo adatto sarebbe il Progetto:Design, che avrebbe bisogno di rivitalizzarsi. La voce non c'entra niente perchè come ho detto rispetta la storia della scuola, limitandosi ai fatti, senza presentare critiche a favore o a sfavore e anzi probabilmente una debolezza della voce è la mancanza di anche solo una frase che parli di quello che è stato il contributo culturale del Bauhaus. A questo punto visto che avevi intenzione di porre questa questione possiamo lavorarci insieme. A presto. leotraversa @
  • Ecco quello che manca è parlare del Bauhaus come movimento artistico\architettonico leotraversa @
  • Mettere meglio in evidenza la fine di Bauhaus dopo il fatidico 1933, quando Hitler saliva al potere. Perché mentre Bauhaus in Germania spariva come Arte degenerata, nella tradizionalista Italia il Razionalismo continuava a svilupparsi. Questo mi pare fondamentale: Molti architetti non tedeschi devono molto al Bauhaus e hanno potuto continuare anche dopo il 1933 --LucaLuca 00:11, 28 ago 2010 (CEST)[rispondi]
  • Anche gli architetti tedeschi in realtà hanno dovuto rifugiarsi all'estero, come possiamo incrementare la sezione dell'eredità in cui è toccato quest'argomento? leotraversa(msg)
  • Sull'orientamento politico comunista degli studenti è riferito al paragrafo sulla direzione Meyer, oltre ad essere spiegato in più punti come il governo socialdemocratico sostensse la scuola mentre il governo conservatore, successivamente quello nazista ne abbia ostacolato il percorso e portato la scuola alla chiusura definitva leo.traversa posta
  • grazie per l'interesse, ho inserito Schawinsky tra gli allievi ma non sono riuscito a trovare informazioni sulla sua formazione al Bauhaus, sotto quale direttore fosse e quali laboratori avesse seguito. Se non hai questi dati approfondisco la ricerca sperando di trovare qualcosa. leotraversa(msg)
vedi qui (sezione 1925-) e anche qui. Il suo ambito era prevalentemente teatrale (allestimenti, costumi, coreografie astratte) e balletto, anche se "nasce" come pittore e si specializza come graphic designer Soprano71 14:00, 30 ago 2010 (CEST)[rispondi]
Avrà seguito laboratorio di grafica e il corso di teatro, è un grande comunque! leotraversa(msg)
sul primo sito che ti ho linkato non si apre la biografia per motivi che ignoro: per vederla devi cliccare sul primo bottone blu in alto a sx, "Artist", si apre la bio con la sezione che ti dicevo (1925 in poi) Soprano71 14:09, 30 ago 2010 (CEST)[rispondi]
  • Discutere sulla riorganizzazione delle immagini e sulle migliorie da apportare all' impaginazione
  • Discutere sulla suddivisione dei paragrafi e sull' intitolazione
  • Risolvere il problema dei collegamenti non funzionanti a Commons e Wikizionario


E' una voce molto ricca ma, ho paura, piuttosto caotica. Forse è un limite di Wikipedia: le voci più estese sembrano diventare solo dei lunghissimi e noiosissimi elenchi. Chiedo uno sforzo di spirito enciclopedico: non si potrebbe tentare di sintetizzare la descrizione dei corsi, lasciando magari più spazio alle opere realizzate (oggetti di design, costumi del teatro, edifici, grafica, ecc.) con un minimo di guida critica ciascuno? Due punti invece più specifici: non riesco a capire perché Gropius abbia passato il testimone ad Hannes Meyer; non mi pare molto circostanziato il fatto che De Stijle abbia avuto una forte influenza sul Bauhaus: Van Doesburg era un personaggio quanto meno da prendere con le pinze e il suo tentativo di infiltrarsi nella scuola naufragò, forse per la "nebbiosità" dei suoi ragionamenti... Infine, i toni usati in generale nei confronti del Bauhaus sono forse un po' troppo trionfalistici: non vorrei che qualcuno mettesse un bel avviso NPOV su una voce da mettere in vetrina!--PET.man (msg) 23:25, 20 set 2010 (CEST)[rispondi]
  • si effettivamente il passaggio da gropius a meyer non è molto chiaro, provvederò
  • sulla guida critica porto sempre dei dubbi perchè ho paura che la critica non sia eniclopedica, preferisco i fatti.
  • dove hai riscontrato trionfalismi? mi dispiacerebbe passasse una cosa del genere proprio perché come ti ho detto amo i fatti.

--CMYK0% (msg) 16:57, 24 gen 2011 (CET)[rispondi]

  • Che io sappia non c'è qualcosa di rilevante come i quartieri di Budapest o Tel-Aviv, forse ci sarà pure qualche palazzo progettato in stile bauhaus ma nei miei studi non ne ho trovati di rilevanti. Cmq qualche esempio di italiano c'è come Xanti Schawinsky, in realtà svizzero, ma grtafico che ha lavorato per Olivetti. --Leotraversa (msg) 13:22, 27 ott 2010 (CEST)[rispondi]
  • A mio parere questa non è la pagina adatta a parlare anche dello stile Bauhaus, perché si tratta di quest'ultimo inteso come scuola. Per lo stile ci sarebbe da fare un' altra pagina che si occupi solo di quello. --CMYK0% (msg) 21:48, 24 gen 2011 (CET)[rispondi]
concordo pienamente --Pava (msg) 14:13, 28 feb 2012 (CET)[rispondi]
  • Troppi paragrafi (metto il paragrafo nell'ordine cronologico corretto)

ci sono tre paragrafi vuoti che non si sa a cosa servano o a cosa si riferiscano: Identità culturale, Il Bauhaus espressionista e Il Bauhaus razionalista. Non sarebbe il caso di levarli?--Fpittui (msg) 23:11, 27 feb 2012 (CET)[rispondi]

non so, bisogna vedere come questi verrebbero approfonditi, bisognerebbe anche parlarne con l'utente che li ha creati e chiedere cosa avesse in mente visto che li ha creati e lasciati vuoti col template che chiede di compilarli, puoi invitarlo alla discussione così scopriamo che ha da dire a riguardo o chiedergli direttamente nella sua pagina discussione e poi valutare e riferire qui--Pava (msg) 16:28, 28 feb 2012 (CET)[rispondi]