Wikipedia:Bar/Discussioni/Promemoria privacy nelle biografie

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Promemoria privacy nelle biografie NAVIGAZIONE


Siccome ne sto trovando sempre più spesso, sarebbe credo il caso di tener presente che nelle biografie non hanno molta ragione di essere inclusi dati che riguardano la sfera privata del personaggio pubblico. Diamo conto di alcuni personaggi per ciò che ad effetti pubblici hanno fatto, non per ciò che fanno nelle proprie camere da letto (o in macchina, o sulla lavatrice, o dove sia :-), quindi informazioni su frequentazioni, flirt, matrimoni, figli, dove stanno di casa, che auto possiedono e simili preziose perle, si intendono vietate dalla normativa sulla protezione dei dati sensibili. Questa vieta - tra l'altro - la diffusione dei seguenti dati:

  1. dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale;
  2. dati personali idonei a rivelare provvedimenti di cui all'articolo 3, comma 1, lettere da a) a o) e da r) a u), del d.P.R. 14 novembre 2002, n. 313, in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, o la qualità di imputato o di indagato ai sensi degli articoli 60 e 61 del codice di procedura penale;

A titolo di confronto, segnalo che il codice deontologico dei giornalisti sulla privacy (e noi non siamo giornalisti) dispone - fra l'altro - che

  • Nel raccogliere dati personali atti a rivelare origine razziale ed etnica, convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, opinioni politiche, adesioni a partiti, sindacati, associazioni o organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché dati atti a rivelare le condizioni di salute e la sfera sessuale, il giornalista garantisce il diritto all'informazione su fatti di interesse pubblico, nel rispetto dell'essenzialità dell'informazione, evitando riferimenti a congiunti o ad altri soggetti non interessati ai fatti.
  • La divulgazione di notizie di rilevante interesse pubblico o sociale non contrasta con il rispetto della sfera privata quando l'informazione, anche dettagliata, sia indispensabile in ragione dell'originalità del fatto o della relativa descrizione dei modi particolari in cui è avvenuto, nonché della qualificazione dei protagonisti.
  • La sfera privata delle persone note o che esercitano funzioni pubbliche deve essere rispettata se le notizie o i dati non hanno alcun rilievo sul loro ruolo o sulla loro vita pubblica.
  • Il giornalista, nel far riferimento allo stato di salute di una determinata persona, identificata o identificabile, ne rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza e al decoro personale, specie nei casi di malattie gravi o terminali, e si astiene dal pubblicare dati analitici di interesse strettamente clinico.
    La pubblicazione è ammessa nell'ambito del perseguimento dell'essenzialità dell'informazione e sempre nel rispetto della dignità della persona se questa riveste una posizione di particolare rilevanza sociale o pubblica.
  • Il giornalista si astiene dalla descrizione di abitudini sessuali riferite ad una determinata persona, identificata o identificabile.
  • La pubblicazione è ammessa nell'ambito del perseguimento dell'essenzialità dell'informazione e nel rispetto della dignità della persona se questa riveste una posizione di particolare rilevanza sociale o pubblica.

E questo, lo ripeto, vale per i giornalisti, mentre noi non lo siamo, la differenza consistendo nell'essere sottoposti alla disciplina generale che è molto più severa.
Non richiede ovviamente commento il buon gusto di convertire le nostre voci ad articoli di giornaletto da barberia... --Hrundi V. Bakshi 13:04, 29 nov 2006 (CET)[rispondi]

Non posso che essere d'accordo. Voci "a rischio", da quanto vedo, sono soprattutto quelle dei personaggi di volta in volta assurti agli onori della cronaca, nazionale e internazionale. Il problema è già stato affrontato dal Progetto:Omosessualità (vedi nota "Chi e come inserire" a fondo pagina), dato il carattere estremamente sensibile dell'argomento. Credo che ricordando che Wikipedia non è una rivista di gossip tu abbia colto nel segno. --Paginazero - Ø 13:11, 29 nov 2006 (CET)[rispondi]
naturalmente tutto questo vale se i dati non sono stati esplicitati pubblicamente dalla persona. Non scrivere che Primo Levi fosse ebreo (o che Angelo Pezzana è omosessuale) mi sembrerebbe un'idiozia. -- .mau. ✉ 14:12, 29 nov 2006 (CET)[rispondi]
un attimo queste osservanzioni vanno bene per le persone in vita, per quelle che sono già morte non ne vedo il motivo di tenere tanti segreti, sempre ammesso che tali notizie siano rilevanti per comprendere ciò che la persona ha fatto nella vita. PersOnLine 14:24, 29 nov 2006 (CET)[rispondi]
Va bene, ma senza esagerare. Per un capo di stato lo possiamo citare il nome della moglie (dato che compaiono insieme ed è una figura ben nota)? Condivido anche le osservazioni di Personline riguardo al fatto che per personaggi storici sono dati utili: il fatto che Laura a Petrarca non gliela mollasse ha permesso al Poeta di ammorbarci per interi anni di liceo. --JollyRoger ۩ lo sceriffo cattivo 14:38, 29 nov 2006 (CET)[rispondi]
andiamo peggio con la Beatrice di dantesca memoria :D. comunque quoto in toto. --valepert 15:05, 29 nov 2006 (CET)[rispondi]
(pensa te con che robe devo conflittare...) D'accordo con l'inclusione nella linea guida sulle biografie (che per questi aspetti è proprio scarnissima...) di alcuni "paletti" tratti da quanto sopra. Per i "morti" l'inclusione di eventuali info controverse dovrebbe tenere in considerazione il rispetto dei "rimasti" soprattutto se citati nella voce. Sarebbe anche auspicabile un maggiore uso della citazioni delle fonti (possibilmente dirette e non gossipare...) --Civvì (talk) 15:09, 29 nov 2006 (CET)[rispondi]

(bis-conflittato) Nessuno discute la Laura del Petrarca, ma noi stessi la conosciamo solo perché fu una "ragione" di ciò che dà enciclopedicità al suo spasimante. Così come è ovvio che il dato su Primo Levi costituisce ragione della sua vicenda umana e, di riflesso, poetica. Della supposta omosessualità di Michelangelo, invece, che tanto viene sbandierata ad esempio su en.wiki, sfugge quale possa mai esserne stata l'eventuale influenza sulla realizzazione delle sue opere. Ma questo è un condizionamento culturale. Da noi invece, il riferimento più importante e concreto credo che sia a proposito delle biografie di persone per lo più viventi, delle quali si raccontano cose che sono fuori luogo innanzitutto per l'economia della voce. Fornire nomi ed età di coniugi e figli e flirt e amorazzi passati e futuri, quando questi non siano enciclopedici per loro conto, o quando questo esuli - per usare la felice espressione normativa - dalla essenzialità dell'informazione (e ne esula quasi sempre salvo rarissime eccezioni), non rende le nostre voci migliori, non ci è richiesto, non è propriamente in linea con i nostri scopi e (so che non conterebbe, ma) non è manco di grande delicatezza. Proprio a proposito di presidenti, infatti, mi stona leggere nella voce il nome della consorte di Francesco Cossiga, il quale salì al Colle come fosse sempre stato celibe, senza che mai la sua signora abbia avuto ragione o motivo di essere nota per tale, probabilmente essa stessa non intendendo diventare nota. E il contenuto informativo di questo dato potrebbe essere opinabile (oltre che da verificare in punto di liceità). Perché noi lo scriviamo? Solo perché c'è da compilare una casellina? Di uno come Cossiga allora si dovrebbe coerentemente citare piuttosto il gossip che ne circolò sulla Sciarelli, che di suo invece è nota? Ma siamo davvero a questo punto? Il fatto è che se non ci imponiamo un limite che partendo dall'ossequio della normativa giunga alla serietà delle voci, si arriva a relazionare passaggi cruciali della storia italiana come ad esempio questo. Quanti altri ce ne sono in giro fra le nostre pagine? --Hrundi V. Bakshi 15:39, 29 nov 2006 (CET)[rispondi]

Ad esempio nel caso che citi le considero informazioni valide, dato che si tratta pur sempre di cose per cui la Canalis è stata in TV, giornali ecc --JollyRoger ۩ lo sceriffo cattivo 16:14, 29 nov 2006 (CET)[rispondi]
esatto: "tv, giornali ecc", non enciclopedie ;-) --Hrundi V. Bakshi 16:15, 29 nov 2006 (CET)[rispondi]
Concordo in pieno con HVB, ma vi avverto: l'inverno sarà lungo duro per tutti -:) - --Klaudio 19:35, 29 nov 2006 (CET)[rispondi]

A proposito, che ne dite del fatto che nelle voci di attori, attrici e modelle vengono scritte cose come etnia:caucasica (di solito nel box, ad esempio in Alana Evans)? Non vi sembra un po' stupido importare sulla nostra wikipedia anche certi termini razzisti di uso comune in quella inglese? A me irritano molto e li segherei a vista, ma non vorrei essere l'unico. Se uno vuol sapere di che colore è la pelle di un personaggio guarda la foto nella voce (se c'è) oppure se la cerca su Google immagini. --Lucio Di Madaura (disputationes) 00:15, 30 nov 2006 (CET)[rispondi]

sull'etnia delle modelle, come detto sulla pagina di discussione Bianca Balti, e' una delle caratteristiche in base a cui si "schedano": in pratica le informaizoni che normalmente si trovano sui siti di modelle (es [1] o [2]) sono le 3 misure, il peso, l'altezza, qualche volta l'eta' (sopratutto nei paesi nordici dove molte modelle sono minorenni), il tipo di servizi che sono solite effettuare (glamour, sport, copertine, abiti da sera, intimo, nudo, ecc..) e l'"etnicita'"; certo, al posto di quest'ultima potrebbero indicare "occhi castani,capelli scuri, pelle abbronzata", "capelli biondi, occhi azzurri, pelle chiara" o "occhi a mandorla, capelli neri, pelle giallognola", ma per comodita' preferiscono classificarle in tipologia "etniche" ("mediterranea", "caucasica", "asiatica"). In questo non c'e' nessuna accezione razzistica, semplicemente dovendo lavorare con il loro aspetto fisico questa risulta una delle loro caratteristiche tecniche.--Yoggysot 06:23, 30 nov 2006 (CET)[rispondi]
Forse non è chiara una cosa: caucasico è un termine razzista (vai a leggere la voce). Se proprio si deve indicare il colore della pelle meglio mettere "di origine europea". --Lucio Di Madaura (disputationes) 02:27, 5 dic 2006 (CET)[rispondi]
IMO, se si decide di indicarla come caratteristica, e' meglio usare le classificazioni standard, anche se alcune di queste, in ambiti diversi, possono avere accezioni razziste (anche ebreo ha avuto interpretazioni razziste, ma se io dico che in Israele la maggior parte dei cittadini sono ebrei non lo uso con questo significato negativo, pur essendo lo stesso termine)...--Yoggysot 04:01, 6 dic 2006 (CET)[rispondi]