Walther Buhle

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Walther Buhle
Walther Buhle nel 1944
NascitaHeilbronn, 26 ottobre 1894
MorteStoccarda, 28 dicembre 1959
Dati militari
Paese servitoBandiera della Germania Impero tedesco
Bandiera della Germania Repubblica di Weimar
Germania nazista
Forza armata Deutsches Heer
Reichswehr
Heer
UnitàV. Armeekorps
Anni di servizio1913 - 1945
GradoGeneral der Infanterie
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Comandante diCapo della Sezione delle Organizzazioni dell'Oberkommando des Heeres
Capo degli Armamenti dello Heer
Decorazioni

fonti nel corpo del testo
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Walther Buhle (Heilbronn, 26 ottobre 1894Stoccarda, 28 dicembre 1959) è stato un generale tedesco, che fu capo dello staff dell'esercito dell'Oberkommando der Wehrmacht nel 1942 e capo degli armamenti dell'esercito tedesco nel 1945, rimanendo ferito durante l'attentato a Hitler del 20 luglio 1944.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Walther Buhle entrò nel Deutsches Heer come cadetto nel 1913. Nella prima guerra mondiale, fu ufficiale di fanteria e, nel 1915, fu gravemente ferito. Tra le due guerre mondiali, fu membro dello staff della Reichswehr, della fanteria e della cavalleria. Poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, fu promosso al grado di colonnello della Wehrmacht. Fu nominato capo della sezione delle organizzazioni dell'Oberkommando des Heeres, come diretto superiore del colonnello Claus Schenk von Stauffenberg, per il quale non era particolarmente congeniale.

Fu ferito mentre partecipava alla riunione del 20 luglio 1944, quando proprio il suo subordinato Stauffenberg piazzò una bomba nel quartier generale della Tana del Lupo a Rastenburg, nella Prussia Orientale, per uccidere Adolf Hitler. Entrò nella sala conferenze con Stauffenberg e, durante il discorso introduttivo del generale Adolf Heusinger, quando fu sollevato un punto a cui ci si poteva aspettare che Stauffenberg rispondesse, era perplesso che questi non fosse più presente e lo cercò nel corridoio. Il capo telefonista Arthur Adam gli disse che aveva lasciato l'edificio e quindi ritornò alla conferenza. Pochi minuti dopo, la bomba esplose.

In seguito, si riprese dalle ferite e, negli ultimi giorni della Germania nazista, Hitler lo nominò capo degli armamenti dell'esercito tedesco. Partecipò alla battaglia di Berlino e si trincerò nel campo di Zossen, a Maybach II, precedentemente occupato dall'Abwehr.

In seguito alla fine della guerra, fu prigioniero per due anni degli alleati americani, dal maggio 1945 al giugno 1947. In seguito, ritornò a Stoccarda, dove morì nel 1959, all'età di 65 anni.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Croce di Ferro di I Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di II Classe - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Cavaliere dell'Ordine reale di Hohenzollern - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Cavaliere dell'Ordine al merito militare del Württemberg - nastrino per uniforme ordinaria
Distintivo per feriti in nero - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di II Classe (con fibbia 1939) - nastrino per uniforme ordinaria
Croce di Ferro di I Classe (con fibbia 1939) - nastrino per uniforme ordinaria
Distintivo per feriti del 20 luglio 1944 - nastrino per uniforme ordinaria
«(ferro)»
— 2 settembre 1944

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dermot Bradley, The Generals of the Army 1921-1945, volume 2, Bissendorf, 1993, ISBN 3-7648-2424-7.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN74787756 · ISNI (EN0000 0000 1503 3359 · GND (DE124544436