Vladimir Lukin

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Vladimir Lukin

Commissario per i diritti umani della Federazione Russa
Durata mandato13 febbraio 2004 –
18 marzo 2014
PresidenteVladimir Putin
Dmitrij Medvedev
Vladimir Putin
PredecessoreOleg Mironov
SuccessoreElla Pamfilova

Ambasciatore della Federazione Russa negli Stati Uniti
Durata mandato24 gennaio 1992 –
8 febbraio 1994
PredecessoreViktor Komplektov
SuccessoreJulij Voroncov

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista dell'Unione Sovietica
(1960-1991)
Jabloko
(1993-2004; 2016-2020)
Titolo di studiodoktor nauk in storia
UniversitàUniversità statale pedagogica di Mosca
Vladimir Lukin

Vladimir Lukin (Omsk, 13 luglio 1937) è un politico russo.

Presidente del Comitato Paralimpico Russo[1], dal febbraio 2004 al marzo 2014 è stato l'Alto Commissario della Russia per i Diritti Umani. Dal 1992 al 1994 è stato l'ambasciatore della Russia negli Stati Uniti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni'90 è stato uno dei fondatori del partito liberaldemocratico Yabloko, dopo aver ricoperto gli incarichi di vicepresidente della Duma, ombudsman e presidente della Commissione Parlamentare per gli Affari Esteri.
Direttore del Nuclear Threat Initiative, è considerato un'autorità nel campo delle relazioni bilaterali Stati Uniti-Russia ed è membro del Council on Foreign and Defense Policy, un'associazione indipendente di esperti di sicurezza nazionale.

Il 18 febbraio 2009, la DUMA riconfermò la sua candidatura da parte del presidente Medvedev per un secondo mandato il n qualità di Alto Commissario per i Diritti Umani. Allo scadere del quinquennio nel marzo 2014, gli succedette Ella Pamfilova.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ About us - Management - Mr. Vladimir Lukin, su paralymp.ru. URL consultato il 19 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2010).
  2. ^ The Paralympic Order, su Paralympic Movement. URL consultato il 1º ottobre 2017.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN21009846 · ISNI (EN0000 0003 7399 9145 · LCCN (ENn81102968 · GND (DE129465054 · BNE (ESXX1107694 (data) · J9U (ENHE987007278990805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n81102968